Il venerdì passa tranquillo, continuo a seguire Hennel nel suo lavoro. È un'emozione unica vedere le monoposto così vicine, vorrei poter già dare le mie opinioni, ma non vorrei inimicarmi ulteriormente il mio capo, quindi decido di osservare e basta. Magari verso la fine della stagione proverò a dire qualcosa...
Ora è già sabato ed è ora di qualifiche. L'obbiettivo è passare il taglio del Q1 e magari mettere almeno una macchina nel Q3 per noi.
La pista non è proprio ideale per la nostra macchina, ma siamo la 5ª forza del mondiale, siamo dietro solo alle 4 case costruttrici, quindi possiamo fare bene.
Vedo che stanno entrando nei box i due piloti e una volta che hanno finito di parlare con i loro ingegneri di pista mi avvicino.
"Mi raccomando fatemi godere appieno queste prime qualifiche, andatevi a prendere la Q3!"
Mi sorridono e se ne vanno nelle loro macchine, sono già concentrati al massimo.
Non capisco come facciano ad essere così calmi, io sono agitatissima e non devo fare niente.
Ecco il semaforo verde che si accende. Il Q1 passa tranquillo, come previsto riusciamo a passare senza problemi.
Il Q2 è molto più combattuto, mentre i 6 piloti dei top team passano senza problemi, noi lottiamo con Haas e Renault per le altre 4 posizioni, le altre scuderie non riescono a competere in questa stagione. Dopo il primo tentativo Giul è 7º, è già abbastanza tranquillo, mentre Giovi è 10º è lì al limite. Partono per il secondo tentativo.
La pista sta migliorando. Tutti stanno migliorando il proprio tempo. Giovi è il primo a tagliare il traguardo e riesce a migliorarsi, ora è 8º, ma le due Renault e anche una Hass lo superano. Ormai è 11º. Manca solo il giro di Giul, lui è già sicuro del passaggio, ma continua a migliorarsi in ogni settore: 5º! È riuscito a fare meglio addirittura delle due Mercedes.
È l'ora di decidere la pole, Giul ha già fatto un bel lavoro, tutto quello che farà ora sarà solo di guadagnato. Ora che sono più tranquilla per il mio team guardo con più attenzione la lotta per la pole, guardo con più attenzione la Ferrari.
Le due Red Bull sembrano più veloci, ma Seb si tiene l'ultimo colpo. Al momento è 3º, ma si sta continuando a migliorare, ma concluso il 2º deve recuperare ancora un decimo. Nell'ultimo settore fa qualcosa di incredibile, la tabella dei tempi si illumina di fucsia e rifila 3 decimi a Gasly che è secondo, non capisco da dove abbia tirato fuori quel tempo. È pole per Seb!
La classifica finale è: Vettel, Gasly, Verstappen, Leclerc, Hamilton, Ocon e il primo degli altri è il nostro Giul.
Sono davvero orgogliosa della squadra e anche Resta sembra soddisfatto dei risultati di oggi, ma i punti si faranno domani.
Ora io non ho più niente da fare e decido quindi di andare al nostro hospitality aspettando che i due piloti facciano le interviste, lì aspetto per fargli i complimenti.
Mentre aspetto mi metto a girare un po' sui social, più volte entro anche su WhatsApp, nella chat con il pilota della Ferrari, sono indecisa se scrivergli i complimenti per la pole oppure no.
Lui è il mio idolo, ma non vorrei che mi vedesse solo come una sua fan, disperata di attenzioni da parte sua e che lo tormenta in continuazione. Vorrei provare a conoscerlo veramente, come sto facendo con Giul e Giovi.
Scrivo e cancello il messaggio che vorrei inviargli una decina di volte, ma alla fine non ho il coraggio di farlo.
Ecco che arrivano gli altri due.
"Complimenti! Dai come prima qualifica non è andata per niente male, considerando poi le caratteristiche della nostra macchina... è andata benissimo!"
"Guarda Giul, è al suo primo gran premio e ne capisce già più di noi."
"Per questo l'abbiamo presa!" E il francese mi circonda le spalle con un braccio.
"Bene, però ora vedete di riposarvi per bene. I punti si fanno la domenica, non dimenticatelo." E gli faccio l'occhiolino prima di uscire per andare in Hotel.
Anch'io ho bisogno di riposarmi.È già domenica, sono le 6 del mattino e non riesco a riaddormentarmi, quindi decido di andare direttamente al circuito e fare colazione là. Tanto da quello che ho potuto capire in questi giorni si trova sempre qualcuno con cui fare due chiacchiere.
Invece una volta arrivata e dopo aver fatto colazione non trovo nessuno, se non qualche meccanico che lavora sulla macchina, ma questi non posso disturbarli.
Mi aggiro dunque nel paddock e mi fermo davanti l'hospitality Ferrari, quanto mi piacerebbe un giorno vestirmi di rosso.
Ad un certo punto noto, però, una figura rossa tutta incappucciata che si aggira, sembra che abbia le cuffiette. Mi avvicino per capire chi è, se è qualcuno della Ferrari oppure un fan che cerca di intrufolarsi quando non c'è ancora nessuno. Mi rivolge la schiena e non riesco a vederlo in faccia, appoggio quindi una mano sulla sua spalla, quando si gira però mi perdo in due occhi azzurri molto noti. E lui si toglie subito le cuffiette.
"Vittoria? Che ci fai già qua?"
"Scusa Seb non volevo disturbarti, solo che ti avevo visto di schiena e avevo paura che fossi un qualche fan che cercava di intrufolarsi. Continua a fare quello che stavi facendo."
Facciamo per andarmene, ma lui mi richiama.
"Vittoria non te ne andare, mi fa piacere passare un po' di tempo con qualcuno che conosco, solo che non riuscivo più a stare in hotel e pensavo fossero ancora tutti a dormire."
"Va bene, anch'io non riuscivo più a prendere sonno, sai è il mio primo gp, ma ora che facciamo?"
"Ti va di fare il giro del circuito a piedi? Ti potrei mostrare i segreti del circuito."
Come potrei rifiutare se mi rivolge quel sorriso sincero?
"Va bene, ma si può fare?"
"Sei in compagnia di Sebastian Vettel. Vuoi che mi neghino una cosa del genere?"
E mi fa l'occhiolino, mi metto a ridere alla sua affermazione. Cerca di fare il sicuro di sé e il vip, ma non gli riesce molto bene.
"Va bene signor Vettel, allora mi faccia strada."
Iniziamo a camminare lungo il circuito silenziosamente fino alla fine del primo rettilineo dove mi fermo e inizio a parlare, voglio chiarire una cosa con lui prima di continuare.
"Sai, ieri dopo le qualifiche, volevo scriverti per complimentarmi per la tua pole, ma alla fine non l'ho fatto."
Mi guarda interrogativo, non capisce ancora quello che gli voglio dire.
"E perché non l'hai fatto? Mi avrebbe fatto piacere."
"Perché... non voglio solo sembrare una tua fan, non voglio assillarti e farti stufare di me. Vorrei conoscerti e diventarti amica per davvero, anche se sei il mio idolo, forse lo voglio soprattutto perchè sei il mio idolo..."
Mi si avvicina e mi appoggia una mano sulla spalla.
"Vittoria, non pensare più delle cose del genere, sarai anche una mia fan, ma la passione che mi hai dimostrato per questo sport in questi pochi giorni è esattamente uguale alla mia. Non posso non voler conoscere qualcuno che ama alla follia come me uno sport così assurdo. Anche io voglio esserti amico, quindi se ti venisse mai voglia di scrivermi, anche per dirmi che ti stai facendo un panino alla nutella, tu scrivi, senza paura."
Gli sorrido e anche lui ricambia, non capisco come abbia tirato fuori da un discorso serio la nutella.
Continuiamo il nostro giro e Seb mi spiega tutti trucchi del tracciato e le traiettorie migliori da seguire, fino a che non arriviamo nel secondo rettilineo e abbiamo un po' di tempo per parlare di altro.
"Io ho la scusa che era il mio primo gran premio, tu come mai non riuscivi a dormire?"
"Ero un po' agitato per la gara, sai ieri ho fatto un gran bel giro in qualifica, ma le Red Bull, vedendo il passo di venerdì, sono più forti... ho paura di sprecare un altro mondiale e ancor di più di deludere la squadra e i fan."
A questo punto sono io a prenderlo per un braccio e fermarlo per guardarlo negli occhi.
"Seb, non penso di essere la prima a dirtelo, ma togliti dalla testa una cosa del genere. Intanto la squadra sa quanto lavori, anche per migliorare la macchina, sei uno dei piloti più presenti se non il più presente. E per quanto riguarda i tifosi, noi tifosi della rossa, nessun pilota potrà mai deluderci finché dimostrerà, come fai tu, il proprio attaccamento a questi colori."
E punto il dito contro lo scudetto che ha sulla felpa, allora mi sorride e si toglie il mio dito di dosso per potermi abbracciare, è la prima volta che mi abbraccia perchè è lui a desiderare questo contatto e in questa stretta mi sento davvero nel posto giusto, a casa.
"Grazie Vitto, era davvero quello di cui avevo bisogno. La tua passione è qualcosa di raro."
Finiamo il giro e una volta tornati nel paddock ci dividiamo, ora c'è molta più gente.Oggi non ho molto da fare, osservo e cerco di stare in parte senza disturbare quelli che stanno lavorando. Seguirò la gara dal box di Giul.
Ore 13:10. I 5 semafori si spengono. Si parte. Al via le posizione rimangono quelle, almeno in testa, ma Gasly è attaccato a Seb e tenta più volte il sorpasso, ad un certo punto, in un incrocio di traiettorie, rischiano addirittura il contatto, finché al giro 10 il pilota Red Bull non è costretto a fermarsi in una via di fuga: si è rotto il cambio.
Ora virtualmente sul podio ci sono Seb, Verstappen e Charles. Il tedesco è abbastanza tranquillo in testa con un vantaggio di circa 5s, mentre l'altro pilota Ferrari è all'inseguimento di Max ed è quasi entrato in zona DRS.
Gli altri sono tutti più staccati. Giovi è riuscito ad entrare in zona punti ed è 8º ora, mentre Giul ha ingaggiato un corpo a corpo con Ocon per la 5ª posizione.
Al 20º giro inizia ad aprirsi la finestra per il primo e, quasi sicuramente, unico pit stop.
Sia Leclerc che Giul optano per la stessa strategia, sono i primi ad entrare e vogliono provare a fare l'undercut rispettivamente su Max e Ocon. Giul ce la fa, mentre la Ferrari sembra avere un problema al pit stop e quando anche la Red Bull fa il pit stop Max è ancora davanti.
Seb è uno degli ultimi a rientrare, le sue gomme erano ancora buone, e quando rientra è ancora tranquillamente primo dopo il cambio gomme.
A 5 giri dalla fine i distacchi si sono ampliati e le posizione si sono congelate tranne che per Leclerc e Max.
Il monegasco era abbastanza distante sul rettilineo del traguardo, ma tira una super staccata in curva 2 e i due si affiancano lungo tutto il grande curvone. Leclerc è all'estero, ma grazie alla grande trazione della Ferrari, nonostante la macchina percorra più metri, ha un'accelerazione maggiore e alla fine riesce a concludere un grande sorpasso.
Anche qualcuno dei nostri meccanici inizia ad applaudire e mi unisco a loro.
È finito: Vettel, Leclerc e Verstappen sul podio, Giul e Giovi sono rispettivamente 5º e 8º.
Ora Seb è a -5 su Max in classifica mondiale.
I nostri piloti ritornano ai box e vado per prima cosa ad abbracciare Giul.
"Bravissimo, è così che si guida!"
"Grazie Vitto! Il primo podio che faccio te lo dedico." E chiude con il suo solito occhiolino.
Vado anche da Giovi adesso.
"Considerando che non eri mai andato a punti qua direi che è andata benissimo. Complimenti!"
E abbraccio anche lui. "Grazie e ora vai sotto il podio, è uno spettacolo."
Seguo il suo consiglio e corro sotto il podio, arrivo giusto in tempo per vedere salire sul podio i tre piloti. Seb entra saltando e con il suo solito dito alzato, è davvero felice.
Quando parte l'inno italiano anch'io mi metto a cantarlo, che emozione!
Poi partono con lo champagne e mentre Seb si sporge per poter coinvolgere anche il resto della squadra sembra che mi noti fra tutte le persone che ci sono e mi sorride, per poi tornare a festeggiare sul podio.Ritorno al nostro hospitality e mi metto a guardare su Sky sport Italia le interviste ai piloti, sia i nostri piloti che quelli del cavallino sono super sorridenti dopo questo gran premio.
Mi fermo ad ascoltare attentamente l'intervista di Seb.
"Seb, oggi è andato tutto bene e anche Leclerc è riuscito a darti una mano in ottica mondiale con quel bellissimo sorpasso. Come è stata la tua gara?"
"È andato tutto per il meglio, prima della gara temevamo che le Red Bull potessero andare più forti e Gasly infatti era più veloce. Abbiamo avuto un po' di fortuna con la sua uscita, ma ogni tanto ci vuole."
"Questa vittoria e ancora di più questa doppietta ci voleva proprio per te e anche per la squadra."
"Sicuramente, ma noi sappiamo i nostri valori e sappiamo quanto duramente stiamo lavorando. Questa vittoria è soprattutto per tutti i nostri tifosi, quelli che ci sostengono in qualunque caso e non si perdono neanche un gran premio. In particolare la mia vittoria è per una nuova amica che mi ha ricordato tutto questo e mi ha ricordato quanto può essere bello questo sport." E se ne va senza dar modo alla giornalista di replicare.
Il mio cuore accelera. Ha davvero detto quello che ho appena sentito? Mi ha dedicato la sua vittoria di oggi e lo conosco solo da 4 giorni. È decisamente un pazzo.Seb❤️🏎
Sappi che sei un pazzo, come ti è venuto in mente di dedicarmi la tua vittoria?😱
Ah e complimenti, sei un grande😘
Qualche ora dopo, quando sono ormai in hotel ricevo la risposta.
Ho solo detto quello che pensavo, come sempre, e tu sei stata davvero fondamentale per questo successo. Grazie❤️
E ti aspetto alla festa di stasera😉
Spazio autrice
È un capitolo molto più lungo del solito, ma non volevo dividere qualifiche e gran premio. Volevo fosse un tutt'uno.
Spero non vi abbia annoiato :)
Grazie per le letture❤️Lz12300
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Sogno e paura || F1 story
FanfictionSe una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita. ~Ayrton Senna~ È una storia di una semplice ragazza di nome Vittoria Bianch...