Marzo, gp d'Australia
Nelle ultime tre settimane abbiamo lavorato tanto, qualche giorno anche fino a tardi, ma finalmente le monoposto sono pronte.
Non sono mai tornata a casa in questo periodo, c'era davvero troppo da fare e non ne valeva la pena. Il mio tempo libero l'ho quasi sempre passato con i due piloti, specialmente con Giul in realtà.
Durante la prima settimana, in particolare, il pilota francese si è praticamente insediato sul divano di casa mia, era lì ogni qual volta avesse un momento libero.
Voleva controllare che io stessi bene e che non la prendessi male nel caso in cui Seb non si fosse fatto sentire, cosa di cui lui era certo.
Durante le altre due settimane, invece, passava tutti i giorni a salutarmi, ma non rimaneva mai più di tanto.
Davo a tutti l'impressione di essere serena, quando invece il passare dei giorni senza sentire Seb mi stava logorando dentro. Non so cosa farò quando lo rivedrò.Il giovedì di gara passa tranquillo, io non ho molto da fare se non dare un occhio ogni tanto al lavoro dei meccanici mentre montano la monoposto.
Cerco di tenermi bene alla larga da tutti gli uomini in rosso e anche dalle trasmissioni sportive, come attuale detentore del mondiale è lui il protagonista della prima conferenza stampa della stagione.Mi butto sul letto della mia camera e sospiro, passandomi una mano davanti al volto. Sono felice di non averlo ancora incontrato, ma sarà impossibile vivere così ogni giornata di ogni gran premio.
Non posso aver paura di guardarmi intorno e incrociare il suo sguardo, se le cose non miglioreranno dovrò trovare una soluzione, assolutamente.FP1 e FP2 passano, fortunatamente, senza intoppi di alcun genere. In realtà è difficile incrociare qualcuno se si è perennemente chiusi nei box, per mia fortuna.
Quando però vedo sfilare la sua vettura abbasso lo sguardo, ogni singola volta, incapace di guardarla.
La nostra nuova monoposto sembra funzionare, almeno: Red Bull e Ferrari si contendono le prime 4 posizioni, come l'anno scorso, mentre noi lottiamo con le Mercedes per 3ª e 4ª fila. Davvero niente male, potremmo puntare addirittura al 3º posto nei costruttori se sfruttiamo al meglio le nostre potenzialità, spero.
A fine giornata esco sul retro del nostro box per poi andare in albergo, ma vedo una massa di giornalisti accerchiare qualcuno che, come me, se ne sta andando, o almeno sta cercando di farlo.
Cerco di capire di chi si tratta e appena quel grumo di persone si avvicina vengo trafitta da due occhi blu che incrociano i miei, appena succede lui abbassa la testa e si infila gli occhiali da sole, poi accelera il passo per seminare le altre persone e raggiunge la sua solita moto.
Non sorride e non rilascia dichiarazioni, non aveva mai fatto così, se non in qualche momento particolare del campionato. Ora siamo alla prima gara...
Continua ad importarmi di lui, nonostante tutto e quindi appena arrivo in camera mia chiamo Charles."Pronto?"
"Ciao, Charles."
"Vittoria! Aspetta un secondo..."
"Tutto okay?" Sento la mia voce rimbombare più di prima, deve aver messo in viva voce la chiamata.
"Si si, ora puoi parlare!"
"Sicuro che non ci sia qualcuno nei paraggi?"
"Ehm... si si, vai tranquilla!" Sono sicura che ci sia anche Seb lì, ma faccio finta di niente.
"Lui come sta? L'ho visto per pochissimo oggi, ma era parecchio incupito..."
"Sta esattamente allo stesso modo dai test spagnoli... e tranquilla so che è solo colpa di questo coglione..."
"Va bene... speravo in qualcosa di più confortante."
"Cerco di tenerti aggiornata, a domani."
"Un secondo Charles!" Mi schiarisco la voce è faccio un respiro profondo.
"Sebastian so perfettamente che mi stai ascoltando, sorridi almeno per i tifosi, glielo devi... Ciao ragazzi!" E chiudo la chiamata, non sarei riuscita a rispondere alla sua voce, ho dovuto ricorrere a tutta la mia forza di volontà per quella unica sprezzante osservazione finale, ma ho bisogno di togliermi qualche sassolino dopo i suoi comportamenti.Il sabato mattina passa tranquillo, smussiamo gli ultimi angoli e poi siamo pronti per le qualifiche del pomeriggio.
Io le passo dentro il box di Giul, mentre Hennel è al muretto, non c'era spazio anche per me, mi ha detto.
Mancano 5 minuti all'inizio del primo Q1 dell'anno e sento l'adrenalina salire. Ovviamente cerco in continuazione sugli schermi i due piloti Ferrari, in questo momento la rabbia verso Vettel è stata completamente spazzata via dalla mia anima da tifosa sfegatata.
Charles è già tranquillo nella sua monoposto, mentre vedo il tedesco discutere animatamente con qualcuno nel fondo del box, però non riesco a vedere chi sia. I primi piloti partono e lui deve ancora finire di sistemarsi ed entrare nella vettura.
Tiro un sospiro di sollievo quando lo vedo partire, mancano ancora 10 minuti alla fine, ma, vedendo i suoi intertempi, inizio a preoccuparmi nuovamente.
Prendo uno dei tablet che ci sono all'interno del box per poter seguire il suo primo giro cronometrato on board: guida in modo nervoso, quasi a scatti. Con l'auto che si ritrova non dovrebbe comunque essere un problema arrivare al Q3, ma potrebbe finire davvero lontano dalla posizione a cui lui ambisce.
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Sogno e paura || F1 story
FanfictionSe una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita. ~Ayrton Senna~ È una storia di una semplice ragazza di nome Vittoria Bianch...