Capitolo 14-Autografi e regali

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Inizia ufficialmente il mio primo weekend di gara, va bene che è solo giovedì e per il grande pubblico c'è solo la conferenza stampa dei piloti, ma per ingegneri e meccanici sono giovedì e venerdì le giornate clue.
È in questi due giorni che si setta la macchina e si decido le strategie.
In conferenza stampa oggi ci sarà anche Giul insieme ai due che si stanno contendendo in titolo Seb e Verstappen, quest'ultimo a +15 sul pilota tedesco.
Stamattina avevo chiesto a Sebastian quando avrei potuto incontrare lui e Charles, mi ha risposto: A fine giornata, dopo il track walk. Se vuoi possiamo anche andare a prendere un aperitivo assieme, così conosci anche un po' Charles😉
Non ci ho pensato due volte prima di dirgli di si, ma penso che indifferentemente da cosa mi proponga riceverà sempre una risposta affermativa da parte mia.

Passo tutta la giornata a seguire il lavoro di Hennel, parla con altri ingegneri, studia i dati degli anni precedenti del tracciato e delle ultime gare del campionato. Quando manca poco alla fine della giornata va dai meccanici e spiega che sensori e dove posizionarli per le FP1 del giorno dopo, avrà così tutti i dati che gli servono per consigliare le strategie e il set up migliore per questo gp.
Nonostante il poco feeling fra di noi il suo metodo di lavoro mi ha colpito, mette anima e cuore per questa squadra e questa macchina, forse è per questo che non gli è piaciuto il mio consiglio sull'ala, questa macchina è come una figlia per lui e vuole proteggerla da tutti e a tutti i costi. Dovrò fare come il fidanzato che cerca di conquistare il padre della propria ragazza.
Finalmente sono le 18 e il mio capo mi lascia libera, 10 minuti dopo vedo rientrare nei box Giul e Giovi.
"Ragazzi, Seb e Charles hanno già finito il track walk?"
"Penso di si, mi sembra fossero partiti prima di noi, no Giovi?"
"Si si, sembra anche a me. Ma perché ti interessa tanto Vitto? Non riesci a stare più senza il nostro caro Seb?" Mi guarda con un sorrisetto che mi fa tanto venire voglia di tirargli una sberla.
"Dai Giul, per quanto mi prenderai in giro dopo quello che vi ho detto ieri? Davanti a lui inoltre!"
"Per sempre, ovvio!"
"Si, va bene... comunque dovevo andare da loro per fargli autografare un paio di gadget Ferrari per degli amici e per mio papà, ma visto che voi vi rendete poco utili gli scriverò!"
Giovi mi guarda e mi sorride come se avessi detto qualcosa di troppo.
"E quindi hai già il suo numero?" Loro due ridacchiano, mentre io alzo gli occhi al cielo.
"Mamma mia siete incorreggibili, andate a darvi una sistemata prima di farmi venire un esaurimento nervoso."
Meglio che scriva a Seb prima che si dimentichi del nostro incontro. Noto che è da un paio di ore, probabilmente da quando è arrivato al circuito, che non entra su whatsapp.

Seb❤️🏎

Ciao😊 tu e Charles avete finito? Dove possiamo vederci?

Appena gli scrivo noto comparire la scritta online e mi viene da sorridere, magari stava aspettando un mio messaggio, oppure aveva semplicemente appena finito di fare ciò che doveva.

Ehi, abbiamo appena finito anche noi, stavo per scriverti per sapere dove sei, noi siamo nel box😉

Anch'io sono nel mio box, vi raggiungo sul retro del vostro?

No, passiamo noi. Tu esci sul retro. Sarà sicuramente più tranquillo dalle tue parti😉

"Ciao Vittoria!" Seb si avvicina e mi abbraccia, hanno proprio ragione quando dicono che è focoso come un meridionale.
"Ciao Seb e piacere Charles, io sono Vittoria!" E porgo la mano al monegasco prima di avviarci verso l'hospitality della mia scuderia, ho lasciato lì le cose da far autografare.
"Piacere mio, quindi tu lavori per l'Alfa Sauber?" E indica la mia maglietta sorridente, sorrido anch'io istintivamente guardandola, mi sembra ancora un sogno, ed annuisco.
"Che bei ricordi... torno spesso a salutare i miei vecchi compagni, ma te non ti ho mai vista prima, sei nuova? Cosa fai?"
"Sono nuovissima, questo è il mio primo weekend. Per adesso in realtà non faccio niente, osservo. A partire da questo inverno invece lavorerò con Hennel sull'aerodinamica."
"Wow, devi essere davvero brava allora."
"Vedremo come me la caverò. Bon, ora siamo arrivati, non so bene come funziona se potete entrare con me o se è meglio che vada io a prendere la roba e voi mi aspettiate qua fuori."
Mi gratto il collo un po' imbarazzata, non so ancora quanto e come posso muovermi. I due piloti lo capiscono e mi guardano con tenerezza ed è Seb a intervenire.
"Noi collaboriamo in modo stretto con la Alfa Sauber, non ci dovrebbero essere problemi, ma non vorremmo dare fastidio. Va a prendere quello che serve noi ti aspettiamo."
"Va bene." E corro letteralmente all'interno dell'hospitality, prendo lo zainetto dentro cui ci sono anche tre cappellini e una bandiera Ferrari, sono quelli che devo far autografare. Appena esco li vedo di spalle che stanno confabulando qualcosa.
"Ragazzi? Sono tornata."
Charles si gira subito, mentre Seb finisce di fare qualcosa.
"Sei stata velocissima!" A questo punto anche il pilota numero 5 si gira.
"Già, comunque avremmo un piccolo regalo di benvenuto, ieri ho ben capito che sei una grande tifosa della Ferrari e anche una mia grande fan."
Seb mi sorride, ma io lo continuo a guardare con sguardo interrogativo.
Poi da dietro la schiena tirano fuori 2 cappellini e una polo della Ferrari e Seb inizia con le spiegazioni prima di passarmi uno alla volta gli oggetti.
"Allora la maglietta te l'abbiamo autografata entrambi con dedica ed è una delle mie polo, vedi con anche la bandiera tedesca qua sulla manica, tranquilla era una di quelle pulite.
Poi questo cappellino è quello di Charles con il numero 16, questo l'ha autografato solo lui.
Infine vorrei darti questo, è il cappellino della vittoria dell'ultimo gp, a Monza. Come avevi detto il nostro primo incontro, anche se io non me lo ricordo, è stato a Monza diversi anni fa, quindi questo è in ricordo di quel primo incontro. Sul cappellino ti ho anche scritto la data."
Sono scioccata, penso che la mia mandibola tocchi terra.
"Ma ragazzi... perché avete fatto tutto questo? Cioè ok portarmi una maglietta o un cappellino o un'altra cagata, ma Seb mi hai regalato uno dei tuoi berretti della vittoria. E anche tu Charles, non ti avevo ancora mai parlato e decidi già di regalarmi un tuo cappellino?"
"Vittoria sei una persona che colpisce." Seb dice queste cose con una tranquillità disarmante, forse è lo stesso atteggiamento che gli consente di sfrecciare in macchina a 300 km/h.
"Va bene, ora mi sembra anche troppo farmi fare degli altri autografi per i miei amici.."
"Dai su tira fuori, facciamo in fretta e poi andiamo a prendere questo aperitivo." Charles cerca di rassicurarmi e allora tiro fuori i cappellini e la bandiera. I cappellini li faccio autografare con dedica a Samuele, a Marco e a mio papà, Mario. La bandiera invece la faccio solo autografare, questa sarà sempre per mio papà principalmente, ma è da tenere in casa, quindi meglio nessuna dedica.
"Bene, grazie mille. Non vedo l'ora di vedere le loro facce dopo questi regali, sapete è una sorpresa."
"Potresti fargli una foto di quando lo scoprono e inviarmela, mi piace l'affetto dei fan."
"Me lo ricordo bene." E guardo Seb quasi sognante.
"Comunque ci siamo dilungati anche troppo, andiamo. Lasciatemi almeno offrire me dopo tutto quello che avete fatto!"
"Per stavolta ti lasciamo, dai."
Sorrido anche a Charles, passiamo una bella oretta assieme fino alle 19:30, scopro che anche il monegasco è davvero un ragazzo d'oro, tanti criticano i piloti, dicono che sono montati e vengono spese un sacco di altre brutte parole. È vero qualcuno potrebbe essere così, ma fino ad adesso tutti e 4 i piloti che ho incontrato sono normalissimi ragazzi.
Anzi mi rendo conto che hanno addirittura più paura di noi, il loro sogno lo hanno realizzato, ma l'ansia di dover far bene li può portare a viverlo male, ad aver paura di essere cacciati e quindi si perdere ciò a cui tengono di più.
Finisce così la mia prima giornata nel paddock.

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