Capitolo 25-Natale

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24 dicembre

Domani è Natale, in queste settimane sono stata in fabbrica dal lunedì al giovedì, poi tornavo a casa. Stiamo iniziando a dare forma alla nostra vettura. Devo ammetterlo: Hennel è molto bravo, capisco perché sia qua, ma mi è davvero difficile lavorarci assieme. Quando gli propongo qualcosa tenta sempre di modificarla leggermente in modo da renderla un'idea sua, magari lo fa realmente solo pensando alla macchina, ma anche se è così i modi che usa non sono decisamente i migliori.
A parte il rapporto con il mio capo, il lavoro è una figata. Ogni tanto mi viene ancora la pelle d'oca quando entro nella struttura: sto lavorando per un team di F1!
In un paio di occasioni ho incontrato anche Giul e Giovi. In questo momento non è necessaria la loro presenza, ma ci tengo a venire a vedere come procede o forse vogliono solo venire a infastidire me, in realtà non l'ho ancora capito.
Siamo andati a mangiare assieme e siamo anche usciti un paio di volte, a forza di insistere sono riusciti a farsi raccontare per intero tutto quello che è successo con Sebastian, a partire da Abu Dhabi.
Seb. In realtà lui adesso è un tasto un po' dolente, è dal giorno dopo il Gala che non lo vedo, mi ha solo scritto qualche messaggio ogni tanto, ma niente di che.
Il giorno dopo il Gala abbiamo girato un altro po' Parigi al mattino e subito dopo pranzo siamo ripartiti. Mi ha riaccompagnato di nuovo fino a casa.

Flashback
"È già buio, sicuro di non volerti fermare a dormire da me? Sarei più tranquilla." Penso che il mio sguardo sia un po' patetico, ma vorrei davvero saperlo vicino a me per un altro po'. Lui mi sorride e mi accarezza la guancia. "Vi ho già disturbato fin troppo, non sono stanco e in due orette sono a Maranello. Sai ho dormito davvero bene sta notte." E mi guarda malizioso, ma non mi dà fastidio, ho dormito tremendamente bene anch'io fra le sue braccia. "Non ho mai dormito così bene io."
Gli metto anch'io una mano sulla guancia e mi avvicino finché i nostri respiri non si mischiano, a questo punto involontariamente sorrido ed è lui a colmare quegli ultimi millimetri che separavano le nostre bocche.
Ogni volta che lo bacio lo scopro come fosse la prima volta, ogni volta è il nostro primo bacio ed è bellissimo.
"Buonanotte Vitto."
"Buon viaggio Seb."
Scendo dall'auto e tiro fuori le chiavi di casa, ma prima di entrare lo guardo ripartire e girare infondo alla mia via.

So perfettamente che non è facile per lui avere del tempo libero, ma speravo che mi scrivesse almeno per vederci durante queste vacanze natalizie.
Ho preferito non prenotare nessun viaggio per questi giorni, sto iniziando a viaggiare davvero tanto e non mi dispiace restare un po' a casa.
L'unico programma fuori casa è capodanno, Charles mi ha invitato alla festa che ha organizzato a casa sua a Montecarlo, mi ha pure detto che potevo portare qualche amico, tenendo in considerazione che alla festa ci sono praticamente tutti i piloti di F1.
Avrei invitato Gaia e Veronica, ma invitando quest'ultima sarebbe dovuto venire anche Marco che in mezzo a tutti quei piloti sarebbe impazzito, quindi ho escluso l'idea.
Ho quindi provato a sentire Laura per vedere se aveva già qualche programma, ma stranamente era libera, quindi andrò con lei. Arriverà da Parma il 30 e si fermerà a dormire da me, poi il 31 mattina partiamo assieme.
Secondo me lei e Giul andranno molto d'accordo, sono identici. Anche se in effetti ho un po' paura a farli conoscere, chissà cosa inizieranno a tramare contro di me!

Suonano il campanello, sono le 16 e non stiamo aspettando nessuno, magari è la nonna che porta qualcosa da mangiare per domani. È già da un paio d'anni che abbiamo iniziato a organizzare il grande pranzo di Natale a casa nostra, mia mamma impazzisce letteralmente per sistemare tutto e di conseguenza fa impazzire anche tutti noi che dobbiamo darle una mano.
Vado ad aprire e invece mi ritrovo davanti un postino.
"Buongiorno, la signorina Vittoria Bianchi?" Chiede leggendo l'etichetta di una scatola.
"Si sono io."
"Bene, firmi qua." E mi dà un piccolo schermo su cui firmare.
"Ecco a lei." Mi consegna il pacco. "Buon Natale e arrivederci!"
"Buon Natale anche a lei." E richiudo la porta alle mie spalle.
Non ho ordinato niente, almeno io non mi ricordo di aver ordinato niente e quindi lo apro subito.
Dentro ci trovo un pacchetto con un bigliettino appoggiato sopra.
"Mi volevo scusare per non esserci mai stato nelle ultime settimane, mi raccomando però non aprirlo prima del 25.
So che ci sarai anche tu da Charles, non vedo l'ora di rivederti.
Seb"

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