Capitolo 24-Ti aspetto

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Mi sento scuotere una spalla e non apro nemmeno gli occhi.
"Ancora 10 minuti..." Allora sento che chi è venuto a svegliarmi inizia ad accarezzarmi i capelli.
"Mmmh..." Dopo un paio di minuti mi rigiro e apro finalmente gli occhi.
"Ma buongiorno! Non sei esattamente una mattiniera normalmente, eh?"
Mi ritrovo Sebastian seduto sul bordo del mio letto già pronto che mi guarda divertito.
"Ma che ora è? Siamo già tardi? Devo prepararmi in 5 minuti? Ne sono capace."
"Ahahahaha, stai tranquilla sono le 7:10, puoi fare con calma. Sono io che mi sono svegliato una mezz'ora in anticipo, non preoccuparti.
C'è una pasticceria qua vicino? Volevo andare a prendere qualche pasta per colazione."
"Ok, allora mi inizio a preparare.
Ma ti rendi conto di cosa vuoi fare? Abbiamo fatto di tutto per non farti vedere e vorresti andare in giro per il paese a prendere le paste?" Non sono arrabbiata, sono divertita dall'ingenuità di questo ragazzo. Lui si gratta la nuca imbarazzato, non ci aveva proprio pensato e io gli sorrido.
"Dai vieni con me giù, vedo se mio papà è già sveglio e chiedo a lui di andare a prenderle."
"Ma no, volevo essere io gentile, non voglio scomodarlo."
"Stai tranquillo, va quasi tutte le mattine in pasticceria. Bisogna solo dirgli cosa prendere per te."
Scendo e vedo che mio papà si sta mettendo le scarpe per l'appunto.
"Stai andando in pasticceria?"
"Si, devo prendere qualcosa di particolare?"
"Per me il solito, tu Seb cosa vuoi?"
"Mi affido alla vostra esperienza di questa pasticceria, ho finito la stagione e quindi posso anche sgarrare. Qualcosa o con cioccolato o con crema."
"Benissimo, 10 minuti e sono di nuovo qui."
Nel frattempo mi preparo, appena arriva mio papà facciamo colazione assieme e poi partiamo. Meglio partire prima che la gente inizi ad uscire, già daremo abbastanza nell'occhio a girare con una Ferrari in un paesino.
"Pronta a partire?"
"Tu potrai anche dire che è solo una Portofino, ma io non vedo l'ora di salirci!" Sembro davvero una bambina quando mi ritrovo di fronte una bella auto, ma non mi dà fastidio mostrarmi così con lui.
"Il navigatore dice che dovremmo metterci 11 ore, io punterei a farlo in 9."
"E allora partiamo!"
All'inizio parliamo e cantiamo anche un po' le canzoni che passano alla radio, ma dopo 5 ore, quando siamo ormai al confine con la Francia mi addormento. Non ce la facevo più e mi sveglio solo qualche ora dopo per il suono di un clacson. Mi stiracchio e mi guardo attorno.
"Dove siamo? Scusa se non ti ho fatto compagnia..."
"Tranquilla, adesso ho un bel repertorio di tue foto."
Lo guardo malissimo. "Possibile che tutte le persone che conosco abbiano una cartella piena di foto mie mentre dormo?"
"Forse dovresti evitare di addormentarti ovunque!" E scoppia a ridere.
"Comunque siamo già praticamente a Parigi, fra mezz'ora siamo all'hotel."
Una volta arrivati mi accorgo che è davvero un hotel di lusso, cioè lo sapevo, ma è diverso trovarselo davanti.
E come ogni vero vip entriamo dall'entrata sul retro per evitare eventuali giornalisti.
"Ti avviso che alla fine Britta ha preso una suite unica con all'interno due camere da letto, così potrai avere la tua privacy. Ti va bene?"
"Tranquillo, va benissimo così. Ti preoccupi decisamente troppo."
"Ok, ok. Ho capito."
Arrivati in stanza lasciamo giusto i bagagli e ritorniamo ad uscire.
"Bene, ora ti porto agli Champs Elisées, ho intuito che non è esattamente la cosa che preferiresti, ma dobbiamo prenderti un vestito per domani sera. L'ho promesso a Veronica." Mi punta il dito contro e mi sorride.
"Penso che tu, Veronica e Gaia mi farete dannare. E si, è vero che non è proprio il mio ambiente, ma immagino che con te sarà più divertente!"

Giriamo tutti i negozi più importanti del mondo della moda, mi fa davvero strano essere qua. Stiamo cercando un vestito rosso, ma non troviamo niente che ci convince a pieno, Seb mi fa provare decine di vestiti e non gliene va bene uno, né a lui né alle mie altre due amiche. Gli ho lasciato il mio telefono e manda le foto di tutti gli abiti che indosso nel gruppo che ho con le altre due, secondo me fra i vari cambi d'abito si mettono a parlare d'altro perchè ogni tanto mi sembra di sentirlo ridacchiare da solo.
Ora entriamo da Dolce&Gabbana, speriamo di trovare l'abito, altrimenti ci toccherà ritornare domani mattina, ormai sono già le 18:30.
A primo impatto ci sembra di non vedere niente, allora chiediamo una mano e la commessa ci porta l'abito, secondo me, perfetto.
È lungo, la gonna però è morbida e semplice, con uno grande spacco laterale, poco sotto la vita inizia invece la parte in pizzo, il pizzo finisce con uno scollo a cuore, però l'abito ha anche delle spalline molto spesse di un tessuto praticamente trasparente in cui ci sono ancora dei fiorellini in pizzo.

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