Capitolo 34-Raccomandata

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Sono in aereo, direzione Monza. Mi siedo fra i due piloti, almeno a loro due voglio dire del mio futuro in rosso prima che lo sappiano per quello che succederà durante il weekend.
"Ragazzi? Devo dirvi una cosa prima dell'inizio di questo weekend."
Si girano verso di me e aspettano che continui, guardo prima uno e poi l'altro negli occhi, sorridendo.
"Ho firmato un contratto per la Ferrari."
"Cosa, cosa, cosa? Spiegati meglio, vuoi abbandonarmi?"
"Giul sta buono e lasciala parlare."
"Non ti abbandono, non preoccuparti, almeno non fino a fine stagione. Abbiamo ancora questo 3º posto costruttori da guadagnarci, ma la casa di Maranello mi ha offerto un contratto per lo stesso ruolo che ho adesso qua a partire dalla prossima stagione.
Volevo che lo sapeste prima dell'annuncio di questo weekend."
Giovi è il primo ad abbracciarmi. "È fantastico Vitto, speriamo di raggiungerti anche noi prima o poi."
"Magari! Poi un pilota italiano alla Ferrari prima o poi ci vorrebbe." Mi sorride e poi mi giro verso il francese, ha lo sguardo perso nel vuoto. Lo abbraccio e anche lui mi stringe forte a sé.
"Come farò senza di te adesso?"
"Giul abbiamo ancora tre mesi da passare insieme e poi non è che scompaio. Ti prometto che ci vedremo ad ogni weekend di gara e anche quando non ci sono i gran premi se riusciamo."
Ci stacchiamo e finalmente mi sorride. "Hai realizzato il tuo sogno!"

Arriviamo al paddock poco prima di pranzo e vado direttamente all'hospitality Ferrari con in mano la busta con il contratto. Entro e mi ritrovo subito un meccanico che sta prendendo un caffè e mi riconosce.
"Vettel è impegnato nella sala riunioni con Arrivabene, Binotto e Adami, forse ti conviene passare più tardi."
"In realtà dovrei parlare proprio con Arrivabene e Binotto, secondo te posso disturbarli? Sarebbe importante."
"Vieni con me, andiamo a vedere." Saliamo le piccole scale per andare al piano superiore. Arriviamo e la porta è aperta, quindi il meccanico entra, bussando ovviamente, e fa cenno anche a me di seguirlo.
"Scusa Maurizio, è arrivata Vittoria e mi ha detto che doveva parlare urgentemente con te."
A sentire il mio nome tutti spostano lo sguardo su di me, in particolare Seb alza gli occhi dai fogli che stava consultando con Adami e mi rivolge un sorriso radioso. Mi ritrovo a fissarlo finché il Team Principal non prende la parola.
"Grazie Francesco, se è per quello che penso hai fatto bene a portarcela. A dopo."
"A dopo ragazzi!"
Seb e Adami continuano a parlare fra di loro, mentre Arrivabene si avvicina e mi invita a sedermi al tavolo, nel frattempo Binotto chiude la porta e si siede a fianco a me.
"Bene Vittoria, quindi hai preso una decisione? Sebastian non ha voluto dirci niente, ma sono sicuro che lo sappia già." Maurizio gli lancia uno sguardo infuocato e il tedesco scoppia a ridere dalla parte opposta della stanza.
Lo guardo e scuoto la testa, avrà anche 10 anni più di me, ma sembra ancora un bambino.
"Stiamo insieme, ma giuro che sono io la parte sana della coppia."
"Non ne avevamo dubbi, fidati." Mi dice Binotto con il sorriso stampato in volto.
Mentre parla tiro fuori il contratto e lo appoggio di fronte al mio futuro Team Principal. Appena vedono la firma Binotto mi lascia qualche pacca sulla spalla e Maurizio mi stringe energicamente la mano, sorridendomi pure. "So che mancano ancora alcuni mesi, ma... benvenuta in Ferrari!"
A sentire queste ultime tre parole gli occhi mi diventano lucidi, è da quando avevo 16 anni che sognavo questo momento e non posso evitare di nascondere un paio di lacrime che mi rigano le guance.
Prontamente, però, Seb attraversa la stanza e mi fa alzare dalla sedia per stringermi forte a sé , mi asciuga quelle poche lacrime prendendomi il viso fra le mani e poi mi lascia un leggero bacio a fior di labbra.
"Che posso dire, congratulazioni e benvenuta in squadra!" Gli sorrido e lui ritorna da Riccardo Adami, mentre io mi risiedo al mio posto.
"Bene Vittoria, sai che Monza è un weekend molto pieno, soprattutto per noi, quindi avremmo messo la possibile, ora certa, tua presentazione dopo la conferenza stampa dei piloti post qualifica. Dovrebbe essere un momento abbastanza tranquillo, tanto la macchina non può essere modificata o risettata, va bene?"
"Si si, va bene. Immagino abbiate già parlano con Resta anche di questo, ma cosa dovrò fare?"
"Si, lui sa già tutto. Tu non dovrai fare niente di speciale, ci saremo io e Mattia con te: ti presenteremo e poi lasceremo fare ai giornalisti qualche domanda."
"Bene, allora ci vediamo, torno ai miei box io."
"Siamo davvero contenti che tu ti sia unita a noi, siamo certi che darai l'anima per la nostra monoposto." Sorrido a Mattia prima di parlare.
"È da 10 anni che aspettavo questo momento." E me ne vado, con un sorriso che nessuno potrà levarmi.

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