Capitolo 37-Sei felice?

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Gp Australia, Marzo 2026

Il mio primo gran premio da ingegnere della Ferrari. Vestire di rosso è un'altra cosa, quando entrò nel paddock c'è anche qualcuno che mi chiede di fare una foto, cioè a me?!
Un bambino, avrà avuto 5/6 anni, vestito tutto di rosso mi ha anche chiesto quando sarebbe arrivato Seb, ma la verità è che questa mattina non ne ho la minima idea.
Quando mi sono svegliata mi sono ritrovata un suo bigliettino in cui mi diceva che doveva urgentemente parlare con Maurizio, ci saremo visti direttamente nel paddock.
Mi viene un'idea assurda, sarà per la mia condizione, ma ora non riesco a dire di no ai bambini.
"Signore, se mi lascia suo figlio lo porto con me nel paddock, tanto è giovedì mattina e io non ho niente da fare. Giuro che fra un'ora glielo riporto qua!" Mi guarda impietrito, non si immaginava nulla del genere, ma appena sposta lo sguardo sul suo bimbo e vede come freme, me lo passa.
"Stia attenta signorina Bianchi, lui è una vera peste!"
"Ah si?" Rivolgo uno sguardo divertito al piccolo che ho fra le braccia e lui annuisce tutto convinto.

Iniziamo a girare per il paddock e subito mi rivolgo al piccolo.
"Com'è che ti chiami? Mi sono dimenticata di chiedertelo."
"Gabriel!"
"Allora Gabriel, Vettel so che doveva parlare con Arrivabene, quindi non so se è libero adesso e Leclerc lo stesso immagino. Ti va intanto se andiamo dai miei due amici della Sauber? Di sicuro loro non stanno facendo niente, come sempre." Lo faccio ridacchiare.
"Dove vuoi tu signora Vettel."
Gli sorrido. "Mi dispiace deluderti, ma non sono ancora la signora Vettel. Chiamami Vittoria comunque."
"Va bene Vittoria!" Mi sorride e si aggrappa con le braccine al mio collo.
Entriamo nell'hospitality della Sauber e come immaginavo ci sono Giul e Giovi che giocano con i cellulari, appena sentono la porta chiudersi alzano lo sguardo e mi guardano un po' perplessi.
Nel frattempo io faccio scendere dal mio braccio il piccolo.
"Ciao ragazzi! Volevo farvi conoscere il mio nuovo amico Gabriel, fra un po' lo devo portare a conoscere Vettel, ma era impegnato e quindi ho pensato di portarlo qua intanto!"
Il piccolo si nasconde un po' dietro alla mia gamba e i due piloti gli sorridono. "Hai fatto benissimo a portarlo qua! Gabriel vedo che sei un tifoso Ferrari, ma la vuoi una maglietta nostra con i nostri autografi?"
Subito la timidezza iniziale scompare e corre da Giovi che gli prende la mano e lo porta non so di preciso dove per prendere questa maglietta.
Nel frattempo Giul mi si avvicina e mi abbraccia.
"Guarda che è solo da una settimana che non ci vediamo!"
"E immagino che in questa settimana tu non lo abbia ancora detto a Seb, no? Altrimenti non ti, anzi, non vi lascerebbe un attimo soli." Lo guardo colpevole.
"Lo sai che non gliel'ho detto solo perché voglio che sia speciale, non ho dubbi su di lui." Mi guarda e mi sorride.
"Lo so, lo so, ma ormai lo sanno quasi tutti tranne il padre!"
"Eh, ma Maurizio e Mattia sono i miei datori di lavoro e ne ho dovuto parlare subito con loro, per adesso fino alla fine delle tappe europee a settembre sono a posto, poi vedremo con i medici.
Invece tu e Giovi eravate lì con me la scorsa settimana quando l'ho scoperto, non sarei riuscita a tenertelo nascosto per più di una giornata e allora ho rinunciato in partenza." Si mette a ridere e subito dopo torna Gabriel con la maglietta e un pennarello indelebile in mano, subito dietro c'è Giovi che cerca di non farlo scappare, ma il piccolo viene subito da me e mi salta in braccio.
"Allora, contento della maglia?" Annuisce tutto convinto.
"Ora me la deve autografare anche Alesi!" Giul non se lo fa ripetere due volte e gli autografa la maglia.
"La vuoi anche una foto con questi due?" Subito gli si illuminano gli occhi e allora dò il bambino in braccio a Giul e scatto una foto ai tre.
Quando il mio miglior amico mi ripassa il bimbo, che subito si aggrappa al mio collo, mi sussurra una cosa all'orecchio.
"Sarai una bravissima mamma..." Gli sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia.
"Grazie ragazzi, ora vado a vedere se trovo quegli altri due piloti della rossa.
Gabriel saluta anche tu!"
"Ciao Giovinazzi! Ciao Alesi! Grazie!"
"Ciao piccolo!" Gli rispondono in coro e lo fanno ridacchiare.

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