Yas Marina, Abu Dhabi
Siamo all'ultimo gran premio della stagione, Charles ha un rassicurante vantaggio di +24 su Gasly, un vantaggio che negli ultimi gran premi si è ridotto e non gli ha ancora dato la matematica vittoria del titolo.
Seb, con non poco disappunto, si è rilegato al ruolo di scudiero. Più di una volta dopo una qualifica o di una gara ho dovuto cercare di calmarlo, di farlo ragionare sul bene del team e su quello che aveva già fatto Charles durante le ultime stagioni per lui.
Alla fine penso che l'abbia capita e nell'ultimo gran premio in Brasile ha ceduto la seconda piazza al monegasco, senza fare commenti inappropriati nei team radio e salendo sul terzo gradino del podio sorridente.
Mi sembra il minimo in realtà, con quel gran premio si sono pure aggiudicati il titolo costruttori.Si iniziano ad accendere i semafori. 1... 2... 3... 4... 5 e si spengono, si parte. Seb parte dalla pole, ma si lascia subito sfilare davanti Charles, gli coprirà le spalle da Gasly che partiva subito dietro dalla 3ª piazza. Sembra la fotocopia del gran premio dell'anno scorso, ma questa volta è il numero 5 a proteggere le spalle all'altro pilota della rossa.
I nostri piloti della Sauber partono dietro non è un circuito molto adatto alla nostra auto, forse abbiamo pure sbagliato qualcosa noi. Partiranno Giovi 8º e Giul 11º, non è nemmeno riuscito ad entrare nel Q2 ieri, ma non importa il nostro l'abbiamo già conquistato lo scorso gran premio ottenendo praticamente matematicamente il 3º posto nei costruttori, il miglior risultato di sempre.
In realtà potrebbe ancora raggiungerci la Mercedes, ma noi dovremmo fare un doppio zero e loro fare doppietta, cosa neanche minimamente pensabile.Volano le rosse, su questo circuito stanno davvero andando come nessun altro, esattamente come l'anno scorso e, sempre come l'anno scorso, il pilota che sta per laurearsi campione del mondo lascia al suo compagno di squadra la gioia dell'ultima vittoria.
Charles all'ultima curva rallenta e aspetta che il suo compagno lo superi per accodarsi e poi andare in parata, uno affianco all'altro, lungo tutto il circuito.
Alla fine anche a noi non è andata così male la gara, abbiamo recuperato un altro po' di punticini: 6º e 8º, anche per noi ora c'è da festeggiare.
In teoria stasera io e Seb non staremo nemmeno insieme, lui si è occupato della festa per Charles e sarà lì, io invece sarò con il mio team a festeggiare questa straordinaria stagione e lì saluterò anche tutti, questo è il mio ultimo giorno di lavoro qui, dalla prossima settimana dovrò trasferirmi da Hinwil a Maranello.Ormai non chiedo nemmeno più a Resta e vado direttamente sotto il podio, vedo Britta dall'altra parte e scavalco le transenne, mi avvicino a lei e appoggio una mano sulla sua spalla.
"Avrà anche appena perso il suo titolo, ma almeno per oggi sarà felice di aver vinto la gara?" Mi abbraccia velocemente e mi sorride, ormai ci troviamo spesso a parlare e penso che quando arriverò in Ferrari ci capiterà ancora più di frequente.
"Finché ci sarai tu ad accoglierlo quando scende dall'auto il sorriso non glielo leva nessuno." Le sorrido anch'io, mi sono accorta di avere una buona influenza sull'umore del tedesco, ma sentirselo dire da una persona che lo conosce da così tanto mi fa davvero piacere.
Arrivano con le monoposto, si tolgono subito il casco e come prima cosa Seb va ad abbracciare Charles, gli sta dicendo qualcosa, lo vedo dal sorriso che si allarga sul viso del neo campione del mondo.
Appena si staccano vado subito dal mio di campione, per prima cosa lo abbraccio.
"Dai almeno per oggi non lamentarti, la gara l'hai vinta." Cerco di essere seria mentre parlo, ma appena ci guardiamo negli occhi scoppiamo entrambi a ridere. Ci staranno sicuramente prendendo per pazzi quelli che ci guardano.
Mi bacia, ma subito dopo mi lascia andare.
"Sarà meglio che salga sul podio, da quando ci sei tu ogni volta devo far aspettare gli altri. Penso che la FIA ce l'abbia un po' con noi."
"Tanto al massimo ce l'hanno con te, sanno che è tutta colpa tua." E gli faccio l'occhiolino. "Dai ora muoviti!"
Lo vedo scuotere sconsolato la testa mentre se ne va sul retro podio, io intanto, come sempre, vado dove ci sono gli uomini in rosso e, aiutata da loro, scavalco le transenne. Aspetto di sentire la combinazione di inni che ormai preferisco, come molti altri ferraristi d'altronde: inno tedesco e inno italiano, quante vittorie e quanti titoli ci hanno portato anche in passato.
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Sogno e paura || F1 story
FanfictionSe una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita. ~Ayrton Senna~ È una storia di una semplice ragazza di nome Vittoria Bianch...