La mattina dopo i test vado molto presto all'aeroporto, ho due giorni liberi prima di dover passare 3 settimane in Svizzera per prepararci alla prima gara del mondiale in Australia.
Ho davvero bisogno di staccare un attimo la spina e casa è il posto migliore per farlo.
Arrivo all'aeroporto di Venezia, anche perché avevo lasciato qua la mia adorata macchina e appena salgo sopra a quest'ultima scrivo alle mie migliori amiche.Ragazze, spero che una di voi due abbia casa libera, ho bisogno di mangiare tante schifezze e parlare con voi. Fra un'ora e mezza sono lì.
Veronica: Casa mia è libera, pensate voi alle schifezze!
Gaia: Io sono piena di patatine e pop corn, Vitto fermati tu per strada a prendere anche qualcosa di dolce.
Grazie❤️
Come sempre hanno risposto presente senza neanche sapere cosa abbia. Loro ci sono sempre.
Al primo supermercato che incontro uscita dall'autostrada mi fermo, prendo un po' di biscotti e una mega vaschetta di gelato, spero bastino, e mi metto in coda per pagare. C'è una sola cassa aperta ed ho almeno 10 persone davanti a me in fila, così il mio sguardo vaga per il negozio, finché non incontra poco alla mia destra la mini edicola all'interno del supermercato. Consiste in un paio di scaffali con in mostra i vari giornali e le varie riviste.
Mi metto svogliatamente a leggere le testate dei giornali, ma mi balza quasi subito all'occhio una cosa strana: su di una rivista, che se non sbaglio parla di gossip, c'è bello nitido in copertina il simbolo della Ferrari.
Devo assolutamente sapere il perché sia lì, allora mi rivolgo al signore dietro di me in fila.
"Scusi, potrebbe tenermi un attimo il posto? Devo andare a vedere di una rivista là." E gli indico la scaffalatura di riviste.
"Non si preoccupi signorina, vada pure!" Mi sorride e io gli sorrido di rimando.
Tiro fuori la rivista e ora riesco a vedere bene la copertina. «Sebastian Vettel ha finalmente una nuova fiamma?» «Chi è questa misteriosa ragazza?»
In prima pagina c'è una nostra foto mentre ci baciamo sulla sua 488 GTB, l'unica volta in cui ci sono salita è stata quella sera di Venezia. C'era stato quel flash davanti a casa mia a cui nessuno dei due aveva dato importanza, perché non abbiamo prestato più attenzione?
Sento gli occhi diventarmi lucidi, ma cerco di trattenermi come meglio posso, non farei una grande figura e mi rimetto in fila con anche la rivista in mano.
Quando è il mio turno passo la rivista girata alla cassiera e spero davvero tanto che non guardi la copertina, per fortuna va tutto liscio e corro in macchina.
Ora ho ancora più bisogno di andare dalle mie amiche, voglio proprio vedere se loro ne sapevano qualcosa.Siamo sedute sul divano tutte e tre e quindi tiro fuori la rivista.
"L'avevate già vista? È di due giorni fa questa roba!" Si scambiano una veloce occhiata e poi Veronica va in camera sua per poi ritornare con la stessa identica rivista che ho comprato io fra le sue mani.
"Perché non mi avete detto niente?!" Adesso è Gaia a prendere la parola.
"Il giorno prima che quella rivista uscisse ho ricevuto una chiamata da parte di Seb in cui ci ha chiesto di non dirti niente fino al tuo ritorno in Italia, voleva che tu stessi tranquilla in questi giorni. È una cosa positiva, no?"
Le guardo negli occhi, loro pensano che sia successo davvero solo questo. Le urlerei in faccia per tutto quello che sto tenendo dentro, ma non se lo meritano.
Faccio un respiro profondo per riuscire ad iniziare a parlare.
"Sarebbe una cosa positiva se tre giorni fa non vi avesse chiesto di non cercarlo più."
I loro sguardi sono increduli e allora cerco di completare la storia con quelle risicate informazioni che mi ha dato Charles.
"Non l'ho visto nemmeno una volta in 4 giorni, l'unico che ci ha parlato è stato LeClerc, che poi è venuto a dirmi che non approvava quello che stava facendo Seb, ma che aveva delle motivazioni e che comunque lui è innamorato di me.
E ha anche detto che non è venuto a parlarmi di persona lui perché secondo il grande Sebastian Vettel quello che proprio non può fare è avvicinarsi a me adesso." Scoppio in una risata amara, di lacrime ne ho già versate fin troppe.
"Ti posso giurare che né io né Vero avevamo idea di tutto questo, Sebastian ci aveva parlato della rivista... pensavamo stesse andando tutto bene..."
"Lo so, lo so. Vi credo, ho visto la vostra reazione alle mie parole. Si vede che non ne sapevate niente."
Mi copro la faccia con le mani. "Non so davvero cosa fare adesso, lo vedrò in continuazione ora che inizia la stagione e so già che non ce la farò." Mi abbracciano senza darmi una risposta, non so se ne esista una valida.
All'improvviso però Veronica si stacca.
"Aspettate un secondo ragazze, so che è una cosa davvero stupida e se fosse così Vettel non ha capito davvero niente, ma se fosse per questo stupido articolo che è successo tutto questo?" Prende in mano la rivista, ma io continuo a non capire. Sono troppo provata per riuscire a collegare gli eventi.
"Allora cerco di spiegarmi. La chiamata che ha fatto a noi coincide all'incirca con i messaggi in cui ti diceva di non cercarlo giusto?" Sia io che Gaia annuiamo.
"Bene, poi Charles ti ha detto che non può starti vicino." Continuo ad annuire, ma non capisco ancora il quadro completo.
"Allora, tu ci hai sempre detto che lui è davvero apprensivo verso la tua privacy, ha sempre cercato di proteggerti. A questo punto l'unica spiegazione logica, anche se davvero idiota, è che ti abbia allontanato perché non voleva che succedesse più qualcosa del genere?"
Rimango un attimo a fissare il vuoto. "Non può essere davvero così stupido...
Passatemi il mio telefono!"
Gaia mi prende per le spalle e mi fa risedere sul divano.
"Non metterti a fare l'idiota anche tu, è ovvio che a te non risponderà mai. Proviamo con il mio di telefono."
Compongo il numero a memoria e dopo appena due squilli risponde.
"Gaia? Perchè mi chiami? È successo qualcosa a Vittoria?" Sorrido per un attimo, è vero che ci tiene ancora a me, la prima cosa che ha pensato è che fosse successo qualcosa, ma appena ripenso a quello che devo dirgli ritorno seria.
"Sono io Sebastian, non provare neanche per scherzo a buttare giù adesso."
"Vittoria... io..."
"No, ascolta. Davvero mi hai fatto stare male per giorni e non ti sei nemmeno fatto vedere per quello stupido articolo? Pensavo di avertelo già detto che so perfettamente che sto sacrificando la mia possibile fama da ingegnere per poter stare con te, so che se andrò avanti nel mio lavoro tutti crederanno che è perché tu hai chiesto qualche favore, ma sai cosa? Non mi frega niente. Io voglio te Seb...
Non mi interessa quello che dirà o penserà la gente."
"Vittoria... ma non capisci l'assurdità delle tue parole? Puoi trovare qualcuno che ti complichi meno le cose e ti faccia sentire speciale come meriti. È il tuo primo vero anno in F1 e stai sacrificando tutto quello che hai fatto finora per me... perché?"
"Seb io non voglio qualcun altro! Le mie parole sono tutt'altro che assurde, perché io, a differenza tua, so ciò che voglio e so ciò che provo... cazzo Seb io ti amo!
Comunque hai ragione, meglio se non mi cerchi, almeno finché non ti sarai schiarito le idee." E gli chiudo il telefono in faccia prima di scoppiare a piangere.Le mie amiche dopo un po' mi requisiscono il telefono, lo continuavo a guardare sperando di ricevere una chiamata o anche un solo messaggino dal ragazzo a cui mi sono appena dichiarata, in modo un po' violento, per così dire.
"Dammi qua, non tolgo la suoneria tranquilla, lo sentiamo se suona, ma non puoi continuare a torturarti così." Passo il telefono a Veronica.
"Ho fatto un casino, vero?"
"No, Vitto. Di sicuro non è una normale dichiarazione, ma immagino che a uno come lui la normalità annoi." Cerco di sorridere al tentativo di tirarmi su di Veronica.
"Dai ragazze, ora guardiamoci un po' di film divertenti, dobbiamo smorzare un po' questa tensione!" Gaia apre subito Netflix e inizia a cercare le peggio cose.
Ridiamo un sacco e riescono davvero a tirarmi su, alla sera, però, non ho proprio voglia di andare a casa dai miei, sicuramente avranno visto anche loro quell'articolo e non è il momento giusto per affrontare anche loro.
Decidiamo di sfruttare la casa libera di Veronica e ci fermiamo a dormire tutte e tre qua, il mattino dopo lascio le mie amiche per andarmene in Svizzera.
Avrei ancora una giornata libera, ma al momento preferisco concentrarmi sul mio lavoro e non incontrare gente che mi giudichi.Appena arrivo al mio appartamento tiro fuori il telefono per fare una chiamata.
"Pronto?"
"Giul, in che parte del mondo sei adesso?"
"Sono nel mio appartamento a Hinwil, perché? È successo qualcosa?"
"Perfetto, anch'io sono appena arrivata qua. Dovrei aggiornarti su un paio di cose."
"Non dire altro, 2 minuti e sono da te." E mi chiude il telefono in faccia, che razza di amici che mi trovo.
Non ci ha messo proprio due minuti, ma 5 minuti dopo la chiamata siamo già seduti sul mio divano.
Appena gli ho aperto la porta gli ho consegnato in mano quella rivista ed ora la sta sfogliando sotto i miei occhi.
"Ok, va bene, questa non è sicuramente una bella notizia, ma dubito che tu mi abbia chiamato solo per questo." Sospiro ed annuisco. Gli cerco di spiegare la situazione per come sono riuscita ad analizzarla con le mie amiche e poi gli racconto della chiamata.
"Ok, dopo tutto questo non ho più voglia di ucciderlo, farei del male anche a te. Vorrei solo capire cosa ha di fronte agli occhi per non accorgersi di cosa si sta perdendo." Mi sorride e mi butto su di lui per abbracciarlo.
"Grazie, ma penso che ora tocchi a lui decidere... io sono stata abbastanza chiara."
"Dai basta con questa tristezza, andiamo fuori che ti offro il pranzo."
Dopo pranzo mi porta pure ad una pista di kart, la prenota per tutto il pomeriggio, ci mettiamo a gareggiare per tutto il giorno come due bambini. Lui vince abbastanza facilmente, ma quando per metterci alla pari mi da un po' di vantaggio riesco a tenerlo dietro. È stato divertentissimo ed era qualcosa che sognavo da tempo.Spazio autrice
Ehiii, le cose vanno ancora male, ma almeno che Giul a rimediare.
Non avete idea di quanto sia difficile scrivere questo dopo aver visto Seb vincere😂
Non riesco ad essere incazzata con lui nemmeno per finta.
Grazie come sempre😘
Siamo a 900 visualizzazioni😍P.S.: Pensavo di fare un capitolo speciale, che non sarà un vero capitolo, in cui vi racconterò bene di quello che succederà nel weekend di Monza. Che ne dite?
Lz12300
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Sogno e paura || F1 story
FanfictionSe una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita. ~Ayrton Senna~ È una storia di una semplice ragazza di nome Vittoria Bianch...