Capitolo 32-Sto meglio qua...

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Me ne vado da sotto il podio e aspetto Seb davanti all'hospitality Ferrari, so che passa sempre per di qua prima di andare a festeggiare nei box.
Appena lo vedo arrivare con in mano il trofeo gli vado incontro e gli lascio l'ennesimo bacio, le sue labbra sono dolci, sanno di champagne.
"È un grande ingegnere? Davvero è l'unica cosa che ti sei sentito di dire su di me?"
"È quello che mi continuo sentir ripetere da Resta, Binotto, Arrivabene e tutti gli altri quando si parla di te! È giusto che sia la mia prima dichiarazione pubblica su di te." E fa spallucce. A lui sembra tutto normale, ma sentire che loro parlano così di me mi inorgoglisce particolarmente.
"Va bene, non è stata una cattiva idea.
Ora io vado in hotel, però. Scrivi a me luogo e orario per stasera?"
"Si, certo. In realtà volevo invitarti prima a cena con me, ho un po' di cose da farmi perdonare. Che dici?" Non mi guarda negli occhi, ha ancora paura di aver rovinato tutto.
"Seb è tutto a posto." Lo abbraccerei, ma è tutto appiccicoso per lo champagne, quindi gli lascio di nuovo un bacio a stampo. Alza lo guardo su di me e sorride.
"Sai che preferirei stare con te, ma ci sono le cene con i team. Io potrei anche riuscire a saltarla, ma dubito che l'assenza del vincitore passi inosservata..."
"Uff... hai ragione, però per quando torniamo a casa non puoi rifiutare. So perfettamente che dato il grande cambio di fuso orario vi lasciano quasi tutta la settimana libera."
"Va bene Seb, non avrei rifiutato lo sai, a dopo!"
Faccio per andarmene, ma lui mi blocca.
"Te ne vai così?"
"Ci rivediamo fra un paio di ore!" Rido quando cerca di fare una faccia da cane bastonato per impietosirmi.
Cerco di nuovo di andarmene, ma ha la presa salda sui miei fianchi e non sembra voler cedere.
"Va bene, ma solo perché mi piace il sapore di champagne sulle tue labbra." Anche questa volta sono io ad unire le nostre labbra, ma è Seb ad approfondire il bacio, ora si che lo sento bene il sapore dello champagne.
Quando ci stacchiamo, ormai senza fiato, il pilota mi lascia un bacio sulla fronte prima di staccarsi e correre all'interno dell'hospitality, nel frattempo mi urla dietro.
"Questo si che era un vero saluto, a dopo Vittoria!"
In questi momenti mi sembra un quindicenne, scuoto la testa sconsolata e torno nel mio box.
Appena arrivò vengo praticamente placcata dai due piloti.
"Alla faccia di quello che voleva proteggere la tua privacy!" Giul non è proprio il migliore a scegliere le parole, per fortuna però interviene Giovi.
"Sono contento per voi."
"Grazie, Giul impara da lui come si parla!"
"Perché? Ho detto qualcosa di sbagliato?" Io e il pilota italiano ci scambiamo un'occhiata prima di scoppiare a ridere. Sembra però che il francese si stia offendendo leggermente, quindi lo abbraccio.
"Stai tranquillo, ti voglio bene anche se sei così." All'inizio non ricambia l'abbraccio, ma quando lo cerco di stritolare, con davvero scarsi risultati, scoppia anche lui a ridere e allora mi stringe a sé.
"Ora mi lasciate libera di andare un attimo da Simone?"
Finalmente mi lasciano passare. Cerco Resta con lo sguardo per tutto il box, ma non lo vedo, allora esco e lo trovo a rilasciare un'intervista per Sky. Mi tengo a debita distanza in attesa che finiscano, ma mi avvicino abbastanza da riuscire a sentire, almeno in parte, quello che dicono.
Parlano della prestazione della scuderia, dei nostri piloti, solo complimenti per il nostro Team Principal, lo vedo sorridere per questo inizio di stagione.
Poi arriva la fine dell'intervista e quella domanda che non mi aspettavo. "Solo un'ultima cosa, poi ti lascio. Abbiamo tutti potuto vedere che questa nuova fiamma di Vettel era una ragazza proprio della Alfa Sauber, ci può dire qualcosa?"
"Preferisco che se la sbrighino i ragazzi, comunque se volete sapere qualcosa è vero quello che ha detto Seb, è un grande ingegnere. È al suo primo vero anno di F1, ma le prestazioni delle nostre monoposto non sono un caso. Speriamo che ora la Ferrari non ce la voglia rubare!"
Mentre Resta si allontana dalla giornalista io gli vado incontro. Appena mi vede mi viene anche lui incontro e mi porta dentro i box.
"Meglio stare dentro, dopo quello che avete fatto tu e Seb i giornalisti non mi lasciano un attimo in pace. Figuriamoci se vedessero te!"
"Si, scusa, forse avrei dovuto parlartene, ma lì in partenza è stata una cosa inaspettata. Era da settimane che non ci parlavamo e..."
"Frena, frena Vittoria. Non mi interessa la vostra storia. Non è un problema né per me né per la Ferrari, dobbiamo solo parlare di alcune piccole norme di comportamento da tenere, ma niente di cui preoccuparsi. Lo facciamo prima del prossimo gran premio, così siamo tutti assieme."
"Tutti assieme?"
"Visto che sono coinvolte due scuderie dobbiamo cercare di avere un'idea comune.
Ce la sbrighiamo io e Maurizio e poi ne parliamo tutti e 4 assieme. Ok?"
"Si si, non pensavo fosse necessario qualcosa di così formale. Mi sembra di darti lavoro in più da fare."
"Ma smettila, è una scusa, magari, per farmi offrire una cena da Arrivabene!" Mi piace davvero l'ottimismo di Simone, è contagioso, tiene sempre alto l'umore di tutto il team.
"Va bene, io allora vado all'hotel adesso, a dopo."
"Solo una cosa, Seb sa gestire le interviste e in caso le domande scomode. Tu non rilasciare niente fino al prossimo gp, fino a quando non avremmo parlato tutti assieme, ok?"
"Va bene, anzi benissimo. Che se la sbrighi quell'altro!" E gli faccio l'occhiolino prima di uscire.

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