Capitolo 28-Appuntamento: Questa notte è solo nostra

797 31 8
                                    

Seb non scherzava quando diceva che l'appartamento era qua vicino, è proprio a due passi dal ponte di Rialto.
Entriamo e mi tolgo subito il giubbetto, il riscaldamento è accesso, probabilmente lui pensava di fermarsi a dormire qui in qualunque caso.
È tutto davvero fantastico, dalla finestra della sala c'è proprio una meravigliosa vista sul canal grande e sul più famoso ponte di questa città.
"Non voglio nemmeno immaginare quanto possa costare un posto del genere, ma so che tu non hai problemi di questo genere."
"Non è colpa mia se mi danno tutti quei soldi per fare ciò che amo..."
"Ehi non volevo dire questo, non sono una di quei moralisti che vorrebbe che gli sportivi facessero la fame." Per essere più convincente mi avvicino e lo bacio.
Quando mi stacco mi guarda e mi sorride. "Dopo questo sono più convinto!
Dai vieni che ti faccio vedere anche il resto della casa."
Giriamo per l'enorme appartamento mano per mano e sembra che nessuno dei due voglia staccarsi almeno per questa sera.
È tutto arredato in modo semplice, casalingo direi ed è perfetto così, un arredamento moderno avrebbe rovinato un posto come questo. Ovviamente un po' di rosso in ogni stanza non manca mai. Alla fine ritorniamo in salotto.
"Ti offrirei qualcosa da bere, ma è da più di un mese che non vengo qui. Non ho niente in frigo se non dell'acqua."
"Tranquillo sono a posto così. Cosa vuoi fare adesso?"
"È già un po' tardi, ma che ne dici di un film? Magari qualcosa di leggero... tu hai qualche proposta? Ho Netflix!"
Faccio finta di pensarci un po' su, ma appena mi ha proposto di vedere un film mi si è accesa una lampadina, in effetti mi ero dimenticata di parlargli di una mia grande passione: i film Marvel.
"Premetto che in fatto di film sono una vera nerd, in particolare sono una vera fanatica dei film dei supereroi della Marvel."
Capisce subito che la mia è una risposta affermativa, ma anche che non ho ancora finito di parlare, quindi si siede sul divano per accendere la tv e invita anche me a seguirlo.
"Davvero ti piacciono così tanto?" Mi sorride e per una volta non c'è incredulità nella sua voce, mi sa che sta iniziando ad abituarsi alle mie strane passioni.
"Si, ho visto praticamente tutti i film al cinema!"
"Quindi cosa vuoi propormi?"
"Beh, visto che avevi detto di guardare qualcosa di leggero e anche perché non so quanto tu conosca questi film, ti proporrei I guardiani della galassia. Che ne dici?"
"Beh mi fido della tua esperienza, ho visto alcuni di questi film, ma senza un ordine preciso e non ricordo nemmeno bene quali."
Mi approprio del telecomando e faccio partire il film. Come mi aspettavo ridiamo un sacco e dopo un po' mi sistemo meglio sul divano distendendomi e appoggiando la testa alle sue gambe.
Quando Peter Quill/Star Lord se ne va nello spazio aperto per salvare Gamora sento Seb iniziare ad accarezzarmi i capelli e mi rigiro per poterlo guardare in volto. Sembra stia guardando la televisione, ma ha lo sguardo perso.
"A cosa pensi?"
Guarda in basso per un attimo e mi sorride, prima di tornare con lo sguardo alla televisione, si è accorto solo adesso che mi ero rigirata e che lo stavo guardando.
"I film fanno sembrare tutto così facile... ma davvero di fronte alla morte noi ci butteremmo così? Direbbero tutti di si senza pensarci due volte immagino, ma non è una risposta così facile..."
Appoggio una mano alla sua guancia, perché abbassi lo sguardo di nuovo su di me e inizio ad accarezzargli i capelli corti della nuca. Sembra che si stia rilassando al mio tocco.
"È difficile essere sempre così vicini alla morte vero?" Ora ha chiuso addirittura gli occhi e quando ricomincia a parlare sembra avere un po' un nodo alla gola.
"Ho visto più di qualche ragazzo perdere la vita o andarci molto vicino in questi anni... ma la cosa di cui ho più paura è di diventare indifferente a tutto questo...
In quel caso sicuramente non sarei in grado di salvare nessuno." Vedo addirittura una lacrima rigargli la guancia e gliela asciugo prontamente.
"Seb guardami. Stai versando lacrime per paura di diventare insensibile dopo 15 anni che sei già in F1. Pensi davvero che sia possibile?
Le tue emozioni sono autentiche non solo verso le persone, ma addirittura per il tuo lavoro. Non voglio ritirare fuori quel momento, ma l'avevo notato già benissimo in Giappone quando ero venuta a cercarti la sera dell'incidente.
Nel tuo lavoro c'è il rischio di far diventare abitudine certi eventi, ma non nel tuo caso. Fidati."
Mi solleva un po' la testa dalle sue gambe per appoggiarla al divano e distendersi anche lui di fianco a me. Mi cinge la vita e io mi accoccolo al suo petto chiudendo gli occhi.
"Sei tu che vedi solo il buono nelle persone. Ed è la tua forza e il tuo coraggio che mi spingono ad essere migliore. Sei davvero d'ispirazione."
Con una delle due mani inizio ad accarezzargli come prima la nuca.
Sarà da almeno un quarto d'ora che ormai nessuno di noi due presta più attenzione al film.
"Fidati che non ti sto ispirando, sto solo cercando di mostrarti tutte le cose che già hai, ma che non capisco come tu possa non aver trovato in te fino ad adesso."
Alzo lo sguardo verso il suo e vedo che ha di nuovo gli occhi chiusi e le guance rigate da qualche lacrima. Mi avvicino di più a lui, facendo in modo da avere le nostre teste allo stesso livello e appoggio la mia fronte alla sua, prendo fra le mie mani le sue guance e gli asciugo con i pollici le lacrime.
"«Spero di poterti dare tutto quello che meriti.» È quello che ti ho detto a capodanno e ho davvero paura di non farcela. Ho l'impressione che fino ad adesso io abbia solo ricevuto da te."
"Seb apri gli occhi e guardami." Mi perdo un attimo nelle sue iridi azzurre, ma quando lo sento stringermi a sé ricomincio a parlare.
"Tu mi stai dando tantissimo e non parlo di queste serate o dei regali che mi hai fatto, assolutamente no. Anche se sono fantastici, li ho adorati tutti.
Mi stai dando tutto te stesso, mi stai permettendo di starti vicino e conoscerti realmente.
Guarda che parlo con le altre persone e specialmente Kimi e Charles mi hanno detto come non ti si poteva nemmeno guardare prima di un gp, tu invece hai deciso di passare i pre gara con me. Ti sembra poco?"
Non mi risponde e unisce solo le nostre labbra per un veloce e delicato bacio a stampo.
"Nell'ultimo periodo sto iniziando a pensare non a come ho fatto a recuperare questo mondiale, ma come ho fatto a vincere fino ad adesso senza qualcuno come te a sostenermi."
Le lacrime di poco fa sono ormai sparite e ora mi sta sorridendo, guardandolo non posso fare a meno di sorridere a mia volta.
Il film sta continuando ad andare, ma ormai siamo entrambi presi da altro.
Seb si avvicina di nuovo, ma rimane a pochi millimetri dalle mie labbra, come per paura di star esagerando e allora sono io far unire le nostre bocche.
Appena le nostre labbra entrano in contatto, però, è lui a prendere l'iniziativa approfondendo il bacio e mettendosi sopra di me per eliminare qualsiasi distanza. Si sorregge con un braccio al lato del mio volto mentre con l'altra mano mi accarezza la guancia, io invece mi aggrappo alle sue spalle.
Appoggia la fronte alla mia per poter riprendere fiato, ha un po' di fiatone.
"E tu saresti uno sportivo?" Cerco di prenderlo un po' in giro.
"Non mi sembra che tu sia nella giusta posizione per prendermi in giro."
"E sentiamo, cosa vorresti fare?" Vedo uno strano luccichio attraversargli gli occhi e un ghigno comparirgli in volto.
"Tipo... questo!" E inizia subito a farmi il solletico. Devo ammettere che non me l'aspettavo e non riesco a smettere di ridere, lo soffro terribilmente.
"A quanto pare ho scoperto un tuo punto debole!" E continua a sorridere beffardo.
"Dai Seb! Smettila!" Giusto per un momento allenta la presa e io ne approfitto per scappare dal divano e mettermi a correre per la casa.
Sento che mi è poco dietro ed io sono senza fiato a causa delle risate. Appena dopo aver imboccato il corridoio delle camere, infatti, mi afferra per un polso e riesce a bloccarmi al muro appoggiando le mani ai lati della mia testa.
"Chi è che ha il fiatone adesso?" Mi sorride beffardo e io incrocio le braccia al petto.
"Forse perché non riuscivo a respirare fino a poco fa per colpa di qualcuno che mi faceva il solletico."
Mi guardo intorno per tentare un altro piano di fuga. "È inutile che ci provi, tanto non mi scappi più."
"Cosa ti fa essere così sicuro?" Si avvicina piano al mio orecchio.
"Perché non sai resistermi..." E inizia a lasciarmi qualche delicato bacio proprio sotto l'orecchio, sul collo.
Mi godo questo caldo e dolce contatto e chiudo gli occhi, lo sento sorridermi vicino alla pelle.
"Vedi che non scappi più."
Appena riapro gli occhi e i nostri sguardi si incrociano, si fionda sulle mie labbra e io intreccio le mie dita dietro il suo collo. Finalmente sposta anche lui le mani dal muro e le appoggia sui miei fianchi per potermi attirare a sè e far aderire completamente i nostri corpi.
Dopo un po' si stacca e scuote leggermente la testa, prima di guardarmi dritto negli occhi. Io corrugo leggermente la fronte, a cosa sta pensando?
"Cosa stiamo facendo?"
Gli sorrido, mi stacco dal muro e da lui e intreccio le dita delle nostre mani per trascinarlo nella sua camera.
"Seb, lasciati andare. Non temere, siamo noi due."
Si chiude la porta alle spalle e ci si appoggia, io mi avvicino e lo abbraccio, appoggiando la testa al petto. Anche lui mi abbraccia e con una mano mi accarezza i capelli.
"Sei sicura?"
"Assolutamente." Mi stacco per sorridergli e mi sfilo le calze che abbandono sul pavimento, poi mi avvicino a lui per sbottonargli la camicia. Guardo meravigliata il suo corpo e gli accarezzo gli addominali scolpiti.
Lui finisce di levarsi la camicia per poi tirarmi su e far allacciare le mie gambe alla sua vita.
"Sei una che prende l'iniziativa." E mi sorride malizioso.
"Con te è tutto più facile." Mentre ci baciamo mi appoggia delicatamente al suo letto, si toglie i jeans per poi rimettersi sopra di me.
Mi aggrappo alle sue spalle e inarco la schiena per permettergli di tirare giù la zip del mio vestito e sfilarlo. Ora c'è solo l'intimo a dividerci e inizia a lasciarmi una scia di baci a partire dal basso ventre fino ad arrivare di nuovo alla mia bocca.
"Non voglio essere ripetitivo, ma sei sicura?
Ti ho già detto che non voglio fare errori con te."
"Seb, questa notte è solo nostra, lascia fuori tutte le tue preoccupazioni." E lo bacio, prima che quegli ultimi pezzi di stoffa volino sul pavimento.
E questa notte è stata davvero solo nostra, ci siamo addormentati sotto le coperte sfiniti e anche un po' sudati, abbracciati l'uno all'altra, sorridenti. Veramente felici.

Spazio autrice

Ehiii, non avevo mai scritto nessuna scena del genere, volevo esprimere tutto l'amore dei gesti di ognuno dei nostri due protagonisti senza cadere troppo nell'esplicito.
Spero di esserci riuscita😊

Poi prima è successo questo e mi sento realizzata😂

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Poi prima è successo questo e mi sento realizzata😂

Grazie per visualizzazioni e quant'altro😘

Lz12300

Sogno e paura || F1 storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora