35. Bordeaux

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"Scendi, fortunella!" Mi incita Vivianne, dopo che sono rimasta per qualche minuto seduta in macchina, nonostante lei abbia parcheggiato, con il sorriso da ebete che mi è rimasto sul volto dal bacio di Dylan.

"S-sì..." bofonchio, tremando tutta.

Dylan Martin mi ha baciata.

Sulle labbra.

Davanti a tutti.

Aspetta...Perché lo ha fatto?!

Non doveva farlo, il copione è cambiato!

E che cosa aveva scommesso Samantha con Jackson?

Non è che Dylan mi ha baciata per una loro qualche scommessa?

Oh no!

Mentre tutti questi pensieri si fanno spazio nella mia mente, entriamo in casa, con i miei genitori ad aspettarci sul divano, guardando la tv.

Il sorriso svanisce dal mio viso in un istante, ripensando a come si sono comportati quei due.

"Grazie, signorina Smith" dice, meccanicamente, papà alla giovane donna.

"Si figuri signor Olsen, metto subito Amethyst a letto" risponde Vivi, con monotonia.

"Non siete venuti..." mormoro, tornando alla realtà.

"Come? Oh, si riferisce a quel teatrino" sospira mamma rivolgendosi a papà, come se fosse esausta.

"Eravamo stanchi" afferma l'uomo, senza nemmeno guardarmi in faccia, con lo sguardo fisso sulla televisione.

"Ma me lo avevate promesso..." sussurro, con voce mozzata, scuotendo la testa lentamente.

"Ah sì? Dovresti sapere che noi non approviamo certe 'stupidaggini', Amethyst" ribatte, scrollando le spalle, mentre mamma non sembra nemmeno ascoltarci.

Stupidaggini? Quello che fa tua figlia sono solo stupidaggini?

Voi siete gli stupidi!

Il nome che mi avete dato è stupido!

Che cosa mai vi ho fatto per meritarmi il vostro disprezzo?!

Non siete nemmeno venuti a vedermi, avete infranto una promessa, che genitore del genere fa questo alla propria figlia?

Ora mi è tutto chiaro: loro non avevano intenzione di venire dall'inizio, mi hanno presa in giro per farmi tacere...

"I-io..." stringo i pugni ed ecco che ricomincio a sanguinare. Di questo passo le cicatrici sui palmi non mi guariranno mai.

"Cosa c'è ancora, Amethyst?" Mia mamma rotea gli occhi al cielo ed entrambi si voltano a guardarmi, finalmente.

Scuoto la testa e faccio per salire le scale.

A metà rampa mi blocco e mi giro verso di loro: "Tutti si sono alzati in piedi a fine spettacolo...Sono stata brava..." sorrido amaramente, con gli occhi lucidi, con la voce tremolante.

"Amy..." bisbiglia Vivi, toccandomi una spalla, per portarmi via e non vedermi più soffrire.

"Ne parli come se fosse una cosa importante" risponde mamma, con un sorriso beffardo, mentre papà alza un sopracciglio, confuso.

Non piangerò davanti a loro, non avranno questa soddisfazione, così giro i tacchi e corro in camera mia, chiudendo la porta a chiave, non lasciando entrare nemmeno Vivianne.

"Bau!" Ginger mi vede accasciata sul letto a piangere e strofina il suo musetto sulla mia guancia.

"Sono proprio una delusione..." sussurro tra un singhiozzo e l'altro, accarezzando il suo pelo nero.

Younger Now (#Wattys2020)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora