38. Mi credi?

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[Riferimenti musicali del capitolo:
-FRIENDS, Marshmello ft Anne-Marie
-I'll be there for you, The Rembrandts]

"Alex ti ha detto una cosa del genere?" Mi domanda Logan, dato che stasera mi ha invitata a cena a casa sua, essendo da solo con Dylan.

Essere la migliore amica del ragazzo di cui sei innamorata ha dei vantaggi, non c'è che dire.

Come?! 'Innamorata'?! Figuriamoci, no!

Era solo per dire...

"Sì, ti rendi conto!?" Bofonchio, camminando avanti e indietro per il salotto, tesa.

"Che situazione strana...Dovresti parlarne con mio fratello" mi suggerisce, toccandosi il mento.

"N-no...Dopo penserebbe che sono gelosa e sarei solo una seccatura per lui." Ribatto, decisa su questo punto.

D'un tratto suonano alla porta: è arrivata la pizza.

"Vado a tagliarla e a prendere qualcosa da bere, vai di sopra a chiamarlo!" Urla Log dalla cucina, dopo aver ricevuto la consegna.

Oddio...

Non entro nella camera di Dylan da qualcosa come 4 anni, chissà come sarà!

Seconda porta a sinistra, me lo ricordo bene.

Faccio un profondo respiro e busso.

Nessuna risposta.

"Dylanano, è arrivata la pizza!" Grido, dato che nessuno mi apre.

Poggio l'orecchio sulla porta nera in legno, per tentare di sentire qualcosa: nulla.

Magari si è addormentato.

Gonfio di nuovo il petto, giro la maniglia ed entro.

Wow, è tutto come una volta: pareti bordeaux, poster di vari videogiochi e band, vecchie fotografie, fogli sparsi sulla scrivania contenenti frasi per qualche canzone, il letto ad una piazza e mezzo con, a destra, la finestra da cui mi ha sentita dichiararmi a metà estate...

Il tempo sembra non essere passato, è tutto statico.

Di Dylan, però, non c'è traccia.

Mi soffermo a guardare le fotografie, poiché essendo passato molto tempo non me le ricordo bene.

In una ci sono lui e Logan, quando quest'ultimo era in terza elementare, al parco, dopo una partita di basket;  in un'altra tutta la famiglia al completo durante una gita al mare; ed, in un'altra ancora, la stessa fotografia che ho io nella mia stanza: quella con me, lui e suo fratello alla festa d'addio di Dylan della terza media.

"Che ci fai in camera mia?" Mi giro di scatto e mi ritrovo Dylan, a petto nudo, con un solo asciugamano in vita a coprire tutto quel ben di Dio.

Il mio cervello smette di funzionare.

"Io non volevo entrare nella tua maglietta-cioè volevo dire nella tua cameretta, ma tu sei arrivato e Log mi ha detto di chiamare la pizza-no cioè..." inizio a blaterare, a bocca aperta, squadrandogli il fisico perfetto.

"Eh?! Ma che stai dicendo?" Domanda, confuso.

"La pizza..." affermo, infine, respirando profondamente.

Sto per svenire qua, chiamate il 911!

Se mai andrò in Paradiso voglio l'immagine di Dylan in questo istante da contemplare per l'eternità.

"Ah, bastava dirlo subito! Mi stavo facendo una doccia, brutta maniaca che non sei altro!" Mi prende in giro, fingendo di coprirsi.

Younger Now (#Wattys2020)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora