48. Complotto

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A: Ragazzi, non ci credo, sono in macchina con i miei genitori, seduta in mezzo a WILLIAM e a DYLAN! Voglio morire!

K: Non ci voglio credere XD, manda via William, no?

J: Certo che a te non ne va una giusta, lol ...Mi spiace :c

L: Amy, non fare nulla di azzardato, ok?

Questo carattere premonitore di Logan mi inquieta molto, inoltre nè lui nè gli altri due mi sono di conforto!

-Avrei dovuto rifiutarmi fin dal principio...- borbotta il mio ragazzo, con una mano a sorreggergli il volto mentre guarda fuori dal finestrino.

-Mi dispiace tanto...- mormoro, abbassando lo sguardo.

Con un gesto improvviso mi prende la mano e intreccia le sue dita con le mie, mantenendo lo sguardo fisso sulla strada.

-Non è colpa tua, non preoccuparti...Non ti avrei mica potuto lasciare da sola con quella carota!- sibila, velenoso.

-Dunque, William, Harvard, eh?- chiede mio papà, gonfiando il petto, guardandoci dallo specchietto retrovisore.

-Già...Tra qualche settimana ricomincerò gli esami...Abbiamo avuto un periodo di vacanze...- mormora lui, sorridendo.

Forse è vero, ma di sicuro per aver abbandonato momentaneamente gli studi la droga deve sicuramente stata un motivo...

-Amy, tu dove pensavi di andare?- mi si rivolge il rosso, ignorando totalmente il nanetto.

Sento che la presa sulla mia mano si fa più stretta.

-I-io...Non ci ho mai pensato...- sussurro, sentendomi in trappola in questa macchina.

-Tesoro mio, anche se non ci hai mai pensato, possiamo davvero assicurarti che l'avvocato è un mestiere meraviglioso, giusto caro?- interviene mia mamma.

-C-come?- chiedo, perplessa.

Io...Avevo detto loro di non voler fare l'avvocato...

-Quello che tua mamma intende dire è che, nel caso qualche parente dovesse farti delle domande sui tuoi progetti futuri, sarebbe meglio esporne alcuni importanti, come ad esempio nell'ambito legislativo...- aggiunge papà, irrigidendosi.

-Amethyst tuttavia non vuole fare l'avvocato, signor Olsen.- risponde Dyl, al posto mio, dato che sono paralizzata, e nemmeno io so il perché.

-Oh, Dylan, di sicuro non vuole nemmeno rientrare nella tua band- ridacchia la mamma, sarcasticamente.

Il nanetto mi guarda di traverso.

Effettivamente non ho fatto in tempo a dire ai miei che ero rientrata nella band...

-Del resto è normale, anche i figli migliori attraversano la loro fase di ribellione- continua papà, facendomi l'occhiolino.

Sorrido come un'ebete.

'Figli migliori'...che bello!

-Ametonta, ti stanno facendo il lavaggio del cervello!- sussurra il moro nel mio orecchio, riportandomi con i piedi per terra.

Scuoto leggermente la testa.

Non sanno che sono rientrata nella band, pensano l'abbia lasciata dopo che ci siamo "riconciliati"...Se lo scoprissero...No, non voglio pensarci.

-Sarà un lungo weekend...- sospiro, appoggiando la testa sulla sua spalla.

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-Thomas, Hillary, è un piacere avervi qui con noi. Lei dev'essere sicuramente Amethyst, vostra figlia, dico bene?_ l'uomo che ci viene incontro sembra essere sulla cinquantina, tanto che tra alcuni ciuffi di capelli biondo cenere se ne intravedono alcuni bianchi.

Younger Now (#Wattys2020)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora