Chapter 33

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Runaway

Eva's pov

Conquistare l'ultimo banco in una classe è forse l'impresa più difficile per uno studente di liceo.

Fortunatamente, i miei compagni sono tutti abbastanza nerd/secchioni, tanto che non ho dovuto fare i salti mortali per ottenere il mio caro ultimo banco sulla fila del muro..quello talmente nascosto che potresti organizzare la terza guerra mondiale e l'insegnante non se ne accorgerebbe.

Ora di filosofia: io ed Emily, ormai compagne di banco indiscusse, stiamo ancora affrontando l'argomento uscito fuori durante la pausa pranzo, forti del fatto che il professore (impegnato a spiegare i testi di Hegel tanto noiosi quanto impossibili da comprendere) non noterà mai il nostro menefreghismo nei confronti della sua lezione.

-Quando hai intenzione di partire?-

-Il Texas è lontano, quindi il prima possibile..già entro domani vorrei essere in viaggio- ammetto. -E voi verrete con me, vero?-

-I miei non dovrebbero fare problemi se dico loro che è una piccola vacanza..e William abita da te quindi se riesci a partire tu anche lui non avrà complicazioni- afferma. -L'unico che mi preoccupa è Mark-

-Dici che i suoi non lo lasceranno andare?-

-Non lo so- confessa. -Tralasciando il fatto che lui stesso non mi sembrava molto convinto di questo piano-

-Beh, in un modo o nell'altro riusciremo a convincerlo, ne sono sicura- esordisco. -Sempre ammesso che mio padre lascerà andare me e William-

-Hai intenzione di dirglielo?- chiede  come se da me si aspettasse un'altra mezza fuga.

-Questa volta si- sospiro. -Non posso scappare per l'ennesima volta-

-Sono d'accordo- afferma. -Anche se penso che non ti farà partire così facilmente..soprattutto dopo quello che è successo l'ultima volta in quel posto-

-Sinceramente, più che a mio padre sto pensando a Mike- ammetto. -È un cazzo di paranoico, si farà ventimila film mentali e mi darà non pochi problemi. Ma io devo andare..mi capisci?-

-No- confessa. -Ma mi fido di te, quindi se dobbiamo fare questa cosa facciamola e basta-

Sorrido, anche se è un sorriso un po' amaro.

Ho paura di stare trascinando anche i miei amici in una situazione poco piacevole, ma senza di loro mi risulterebbe impossibile portare a termine il progetto.

-E adesso la signorina Bennington verrà alla lavagna e ci illustrerà con uno schema ciò che abbiamo appena ripassato sul pensiero del filosofico del nostro caro autore- afferma il professore, facendo voltare tutta la classe verso il mio banco, fino a poco fa perfettamente nascosto.

-Ehm..- balbetto, dato che non ho idea di quello che abbia appena spiegato, tantomeno del pensiero filosofico che mi ha chiesto di illustrare. -Io in realtà stavo per chiedere di andare in bagno..-

-Ci andrà dopo averci mostrato lo schema- afferma il prof. -Ora venga alla lavagna signorina Bennington-

Lancio uno sguardo disperato ad Emily che però il massimo che può fare è mettermi una mano sulla spalla e passarmi la sua benedizione, visto che neanche lei ha la minima idea di cosa il professore stava parlando.

Con molta calma mi alzo ed attraverso tutto il corridoio che mi porta di fronte alla lavagna..arrivando vicino la cattedra del professore, che mi guarda come se già sapesse che non avrei aperto bocca, tantomeno fatto uno schema.

Daughter || Chester Bennington Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora