Chapter 39

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•Non siamo soli•

16 December 2017

Eva's pov

È l'alba..e questa notte avrò dormito si e no un paio d'ore.

Sempre se chiudere gli occhi e rimanere immobile su un sedile duro e scomodo possa essere considerato dormire.

Ora sono sveglia, in piedi di fronte il parabrezza della macchina.

Assonnata, stordita e con parecchi pensieri che saltano come pulci da una parte all'altra del mio cervello..ma comunque sveglia.

Accanto a me ci sono anche gli altri tre, stanchi ed assonnati almeno quanto me.

-Ok, adesso passatemi le pinze- chiede Emily senza togliere lo sguardo dal motore del veicolo.

Questa mattina ci siamo ricordati di averle nel retro della macchina, quindi fortunatamente non ci è servito cercare nessun carroattrezzi.

-Sicura di quello che stai facendo?- le domanda Will porgendole l'attrezzo richiesto. -Ti ricordo che se sbagli qualcosa rimaniamo in mezzo alla strada-

-Vuoi chiudere quella bocca?- Mark lo riprende. -Le metti ansia-

-Non sapevo che ti fossi fatta la guardia del corpo- afferma Will rivolgendosi ad Emily, ma alzando lo sguardo verso il moro.

-Non sono la sua guardia del corpo- afferma. -Ma mi da fastidio quando..-

-Ehi!- Emily li interrompe. -Un'altra parola e vi faccio sbattere la testa uno contro l'altro-

-Concordo- esordisco. -Siete pesanti Dio santo-

I due si scambiano un'ultima occhiata, poi Will prende le distanze iniziando a camminare lontano dalla macchina.

Sospiro.

Sapevo che quei due non sarebbero andati d'accordo.

-Will- lo chiamo raggiungendolo con una corsetta.

-Non voglio parlare- mi stronca la conversazione sul nascere. -Se Mark vuole continuare a fare il sostenuto con me, me ne farò una ragione-

-Io veramente non volevo parlare di Mark- affermo, iniziando a camminargli accanto.

-E di cosa allora?- domanda. -Perché non mi pare che abbiamo altro da dirci-

Lo guardo, arrestando il passo e facendo in modo che si fermi anche lui.

-Mi stai parlando così per ieri notte, vero?- chiedo incrociando le braccia.

Lui però non mi risponde.

-Will- gli sposto lo sguardo con una mano. -Potresti anche evitare di trattarmi di merda-

-Ti sto trattando normalmente-

-Non è vero per un cazzo- affermo. -E lo sai perfettamente-

-Che cazzo dovrei dirti?- domanda allargando le braccia. -Ieri mi hai dimostrato di non avere molta voglia di parlare, ti sto solo accontentando-

Daughter || Chester Bennington Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora