Daughter || Chester Bennington

Chapter 44

Qualche ora prima del capitolo precedente.

•Sabotaggio•

Mike's pov

-Ok, allora, ripassiamo il piano- affermo alzandomi in piedi e posizionandomi di fronte a Ted, mentre James mi sta ad ascoltare dalla finestrella. -Tu che devi fare?- indico il nonnino.

-Ma che palle- esordisce. -Sono ore che ripetiamo la stessa cazzo di cosa-

-Devo essere sicuro che abbiate afferrato il concetto-

-L'unica cosa che vorrei afferrare ora è quella tua faccia da cucciolo e sbatterla sulle sbarre della cella finché non ti entra in testa che questo dannato piano non funzionerà-

Lo guardo.

-Se falliremo, giuro che mi farò picchiare- dichiaro. -Ma finché abbiamo una speranza non ho intenzione di mollare-

Dopo un lungo sospiro decide di iniziare a parlare.

-Io faccio finta di sentirmi male, tu chiami la guardia e dici che ho preso questa pasticca- tira fuori la caramella allucinogeno che Ted mi ha portato qualche giorno fa. -Poi se tutto va secondo i piani vengo portato dal dottore che, sempre se va tutto secondo i piani dovrebbe essere lo stesso che visita ogni volta Ted-

-Esattamente- affermo. -E qui entri in gioco tu- indico Ted, incitandolo a ripetere la sua parte.

-Il dottore verrà sicuramente a parlare con me, per chiedermi da dove ho preso la caramella..e io devo cercare di tenerlo distratto il più possibile mentre tu gli rubi le chiavi della cella che tiene sempre attaccate alla cinta-

-Perfetto- lo interrompo. -È poi rientri in gioco tu- mi riferisco di nuovo a James.

-Una volta che avete preso le chiavi e incarcerato il dottore nella vostra cella, tu mi farai uno squillo con la radiolina che tutti e tre dobbiamo sempre tenere a portata di mano, quindi mi alzerò dal letto, bloccherò la porta in modo che possa aprirla solo io dall'interno e aspetterò voi tre per scappare-

Lo guardo.

-Esatto- affermo. -Ma manca un particolare-

Anche lui mi guarda, assumendo un'espressione confusa.

-No, ho ripetuto tutto in modo fottutamente perfetto-

-Si invece- controbatto. -Ti sei dimenticato di dire che dal momento in cui farò squillare la tua radiolina avrai circa due minuti e venti secondi per riuscire a bloccare la porta dall'interno, che è il tempo che dovremmo impiegare io e Ted a raggiungerti-

-Lo avevo sottinteso- afferma. -È uno stupido particolare-

-Sono gli stupidi particolari che fanno la differenza, James-

-Non mi parlare come se fossi tu l'esperto, angioletto- ordina. -Ti ricordo che sono io quello che ha provato più volte un piano di fuga-

-Già- esordisco. -Senza mai riuscirci-

Mi lancia un'occhiataccia, prima che Ted interrompa la nostra discussione.

-Io però non ho ancora capito una cosa- confessa, facendoci girare verso di lui. -Da dove le prendiamo le radioline?-

Sorrido.

-Per quello non devi preoccuparti- lo rassicuro. -Ho la situazione sotto controllo-

Rob's pov

Sono nel vecchio garage dove io ed il gruppo spesso ci siamo ritrovati a fare le prove prima di diventare..beh, di diventare i Linkin Park, cioè, noi stessi, cioè..