Fuori si scatenava la bufera, ma dentro casa, sotto le coperte al caldo, c'eravamo solo noi e il mondo fuori non aveva più molta importanza.
Aveva la testa nascosta nell'incavo del mio collo, i capelli lunghi e neri sparsi tutt'intorno a noi. Forse dormiva, e mi stavo addormentando anche io, con una mano che le cingeva il fianco e l'altra intenta a giocherellare con una ciocca vicino al mio viso.
Stavamo bene lì, solo noi due e il nostro piccolo mondo."Tu mi ami?" chiese, rilassata
"Io sì, ma se mi ami vuol dire che faccio parte del tuo mondo, e se ne faccio parte non posso andarmene""E perché dovresti andartene?"
"Perché forse ti faccio più male che bene, e non è così che funziona"
"Come fai a farmi male, se mi ami anche tu?"
"Proprio perché ti amo posso farti male"
"Perché?"
"Perché amore è anche questo. Non si può amare senza ferire, no? Tu dai tutta te stessa, anche ciò che ferisce gli altri, perché ognuno ha qualcosa che fa male. A se stessi, ma se ti apri anche agli altri"
"Secondo la tua logica anche io potrei farti male, quindi..."
"Non fa tanta differenza, sono rovinata già da tempo ormai"
"Allora facciamo che ci amiamo tanto, e ci facciamo male solo un po' "

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Lentiggini e occhi neri
Short StoryCOMPLETA. Non cercarmi, non vedermi, non trovarmi, non volermi. Non amarmi, che l'amore distrugge. Io sono distrutto. Ma tu l'avevi cercato, perché l'avevi voluto, perché ti sembrò solo in quel momento di aver bisogno di lui come ossigeno. Era ambro...