E che mi aspettavo? Che saresti diventato amico di una come me, seriamente?
Certo, devo essere stata proprio una stupida a pensarlo. Ma io volevo solo la tua amicizia, giuro, niente di più e niente di meno. Solo tante risate, qualche abbraccio ogni tanto e pazzie fatte assieme.
Ah, scusa. Non avevo pensato prima di tutto a come sono io. Non avevo pensato che tu hai il mondo dietro e non hai bisogno di lottare per tenermi.
Che poi, tra parentesi, sarei rimasta. Giuro l'avrei fatto.
Però io ero 'strana', come mi definivano gli altri, 'particolare', come mi definivo io. Mi dispiace di aver pensato di piacerti almeno un po', ma solo in senso di amicizia. Mi dispiace di aver pensato che, con pazienza, avresti imparato a conoscere i miei pregi e i miei difetti, le mie piccole fisse, come quella per i numeri dispari, chissà se ti ricordi ancora, il mio colore preferito o il tipo di musica che mi piaceva di più.
Mi dispiace, okay?
Mi dispiace di aver risposto a quel tuo 'ti voglio bene', perché alla fine si è dimostrato solo di passaggio. Che potevo aspettarmi d'altronde? Che mi avresti sorriso tutti i giorni? Che avresti passato il tempo a farmi ridere, come hai fatto solo per un po'? Che avresti davvero chiuso il passato per ricominciarlo con me?
Sono stata un'ingenua, ma un'ingenua che ti avrebbe voluto bene.
Quindi, davvero, mi dispiace per entrambi. Ma è giusto che tu stia con i tuoi nuovi amici che, lo so, ti stanno più simpatici. Farà solo male fra qualche tempo, quando inizierai anche tu a trattarmi di merda come fanno loro.
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Lentiggini e occhi neri
Short StoryCOMPLETA. Non cercarmi, non vedermi, non trovarmi, non volermi. Non amarmi, che l'amore distrugge. Io sono distrutto. Ma tu l'avevi cercato, perché l'avevi voluto, perché ti sembrò solo in quel momento di aver bisogno di lui come ossigeno. Era ambro...