"Eli"
"Che?" mi girai piano, spostando le spalle appoggiate al muro freddo.
Non rispose, mi guardò con gli occhi che brillavano nel buio e sorrise appena.
"Cosa? Perché sorridi?"
Lui scosse la testa divertito.
"No, nulla"
"Dai"
Incrociai le gambe e mi strofinai le mani sulle braccia.
"Fa freddo" borbottai.
"Certo, sei in maniche corte" alzò gli occhi al cielo.
"Sì ma non ho neanche una felpa..."
"Io te l'ho offerta la mia" alzò le mani "Sei tu che non te la vuoi mettere"
"Poi sembra che tu me l'abbia data per fare il dolce e far colpo su di me. Poi sembra che stiamo assieme o roba del genere"
Len si passò una mano tra i capelli lasciandosi sfuggire una risata. Un'altra.
Passò qualche secondo, poi interruppe il silenzio.
"Non sarebbe male"
"Cosa?"
"Essere il tuo ragazzo"
Finsi un colpo di tosse.
"Come scusa?"
"Sì, hai sentito bene"
Si appoggiò con la schiena alla parete fredda di fronte alla mia, mentre alcuni ciuffi sudati gli finirono sulla fronte.
"Perché me lo stai dicendo?"
Anche io mi sistemai un po' meglio; il pavimento stava incominciando a diventare scomodo. Lasciai le gambe stese e mi sciolsi i capelli lunghi, per poi appoggiare la testa alla parete come aveva fatto lui. Ma in quel momento la sollevò di poco e posò lo sguardo su di me. Si morse un labbro e represse un sorriso diverso dai suoi soliti.
"No, non sarebbe proprio male..." borbottò.
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Lentiggini e occhi neri
Short StoryCOMPLETA. Non cercarmi, non vedermi, non trovarmi, non volermi. Non amarmi, che l'amore distrugge. Io sono distrutto. Ma tu l'avevi cercato, perché l'avevi voluto, perché ti sembrò solo in quel momento di aver bisogno di lui come ossigeno. Era ambro...