Stavano tutti uscendo da scuola.
Lei era tra i primi, come sempre, ma quel giorno più emozionata del solito.
Lui un po' dopo avrebbe raggiunto il suo gruppo, senza fretta.
Arrivò all'uscita, poi nel cortile, e andò in mezzo al suo gruppo di sempre. Lì erano tutti alla moda, con la musica a tutto volume. Le uniche ragazze che c'erano indossavano magliette larche e corte, i capelli lunghi e tinti.
Lui si girò, per cercarla con lo sguardo.
E la trovò; era intenta a guardarsi freneticamente intorno, alla ricerca di qualcosa. Di qualcuno.
Poi, un ragazzio le arrivò velocemente da dietro, coprendole gli occhi con le mani, e lei sorrise.
Sorrise e si girò, buttandosi tra le sue braccia. Si strinsero forte, lei lo abbracciò forte.
Quando passarono davanti a lui e al suo gruppetto, la ragazza strinse la mano del ragazzo, che notando il suo sguardo su di lei digrignò i denti portandola più vicina a sé.
Ma lui sapeva chi era quel tipo. Era il suo ragazzo, il suo nuovo ragazzo. La novità.
Forse lui poteva provare ad ignorarli, però non poteva provare a fare lo stesso con i sorrisi che lei gli rivolgeva.
Erano perfetti, le labbra tirate e le lentiggini che si allungavano sulle guancie.
I capelli lunghi e lisci sulle spalle, scompigliati dal braccio del suo fidanzato che la stringeva.
Cavolo però, qui sorrisi tempo prima gli aveva rivolti a lui. E si sentì un idiota per aver lasciato andare una cosa del genere.
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Lentiggini e occhi neri
Short StoryCOMPLETA. Non cercarmi, non vedermi, non trovarmi, non volermi. Non amarmi, che l'amore distrugge. Io sono distrutto. Ma tu l'avevi cercato, perché l'avevi voluto, perché ti sembrò solo in quel momento di aver bisogno di lui come ossigeno. Era ambro...
