C'era un sacco di gente; le urla, la musica altissima, le luci colorate.
Era abbastanza movimentato, come ambiente.
Io non ero tipa da troppe feste, a dire il vero, ma andai comunque, per una volta tanto mi avrebbe fatto bene uscire un po'.Quindi? Beh quindi mi preparai, mi truccai, e venni lì con delle mie amiche per passare il sabato sera divertendomi.
Entrammo, contente. Loro molto eccitate, io un po' di meno. Sarebbe stata una festa come le altre.
Poi la musica alzata al massimo, tanti tanti ragazzi che ballavano scatenandosi, i drink che giravano, la testa un po' più leggera, l'aria invece pesante.
Dopo qualche minuto avevo già voglia di uscire.
Camminai tra la folla, sgomitando.
Girai l'angolo. Altra gente. Passai pure quella.
Poi ti vidi.
Fermo, serio, appoggiato ad una colonna. Guardavi la gente in pista. Io guardavo te.I capelli neri, le guance pallide e segnate da poche, leggere lentiggini. Gli occhi neri.
Continuai a fissarti. Non so perché. Non perché mi attiraessi o mi incuriosissi, giuro. Solo perché quando ti vedevo, si bloccava tutto.
Ti fissai, ancora.
Tu ti girasti e mi vedesti. Mi guardasti anche tu.
E lì dovetti davvero andarmene, perché non sapevo cosa sarebbe successo.
Andai fuori, fumai una sigaretta. Chiusi gli occhi. Rientrai.
Trovai le mie amiche, tornai a ballare con loro e, in un momento di felicità, sorrisi.
Voltai la testa, e vidi che il tuo sguardo era su di me. Che mi stavi osservando come avevo fatto io.
Sarei voluta restare così. In pausa.
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Lentiggini e occhi neri
Storie breviCOMPLETA. Non cercarmi, non vedermi, non trovarmi, non volermi. Non amarmi, che l'amore distrugge. Io sono distrutto. Ma tu l'avevi cercato, perché l'avevi voluto, perché ti sembrò solo in quel momento di aver bisogno di lui come ossigeno. Era ambro...