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[yoongi pov]

Ci mettiamo un accappatoio entrambi e con calma mi fa sedere su uno sgabello, con un asciugamano mi asciuga dolcemente i capelli senza che io chiedessi niente, anche se a me non dispiace, sto bene con lui.

"Non ti da fastidio vero se ti asciugo i capelli? Sai a Tae piaceva"

"Mi piace quando qualcuno mi tocca i capelli"

Chi mai ti ha toccato i capelli? Forse mia madre da piccolo per farmi addormentare o forse ho sempre sognato delle mani slanciate e affusolate come le sue tra i miei capelli verdi menta, ormai sbiaditi, scivolarmi tra di essi con un tocco così delicato così bello, sento i miei occhi chiudersi e la mia testa farsi pesante.

"Hai sonno? Il tempo di finire e ti porto a letto"

Gli sorrido con una faccia stanca, troppo stanca per quello che è successo e stanca in generale per tutto.
E adesso, nel momento più sbagliato, l'ansia e la tristezza abbracciare il mio corpo, prendermi la gola fino a farmi perdere il respiro.
Paura.
Mi sta usando per sostituire il suo migliore amico, che è morto, forse pensava che ero lui è sperava che sarebbe tornato indietro e invece me, trova questo schifo di ragazzo, magro e pallido, freddo e senza cuore.
Ora sento le mie guance coprirsi di lacrime, scavare nel mio volto lasciando segni incancellabili dal mio viso.

"Ehi ehi, tranquillo se hai sonno andiamo"

"Scusami... sono solo troppo stanco"

Appoggia il phon e si mette in ginocchio al mio fianco, sento una sua mano sfiorarmi la guancia e poi mi sposta il viso, mi sorride riempiendomi di calore, ora mi alza continuando a guardarmi, con gli occhi rossi dal pianto che non è ancora finito ma che sto cercando di trattenere, mi sfiora il mento con quelle dita per tirare su il mio sguardo verso di lui.

"Non essere triste per cose che sono solo nella tua testa come la paranoia, io so cosa significa credimi, non riuscirei mai a sostituire Tae con te, tu sei diverso da lui e non riuscirei a farlo, lui è lui è tu sei tu, non ti farei mai del male"

Rimango a bocca aperta per un attimo, mi legge nel pensiero? Ora sono spaventato ma mi ha come aiutato a credere in lui, ora il mio battito e veloce per lui e non per i brutti pensieri, che non andranno mai via ma che per ora sono soppressi, di nuovo, dal suo sorriso.

"E se vuoi parlare di qualcosa ci sono, sai se parli da solo con qualcuno nella stessa stanza è un po' difficile"

"Quindi... io ho detto tutto ad alta voce?"

"Si, ma non ti preoccupare, ti capisco e non sei l'unico, il mio psicologo dice che parlare da solo aiuti te stesso a capire cosa provi, non credo a queste stronzate ma questo funziona"

Continuo a guardare quel volto così angelico e non capisco come una persona come lui abbia potuto soffrire, capisco me, un ragazzo strano che non ha amici, ma lui non se lo merita, farò di tutto per renderlo felice.

"Vuoi andare a letto?"

"Non avevi detto che avremmo fumato?"

Io e il mio solito tono freddo che spezzano ogni conversazione per lui e divertimento e infatti ora ride,non ne capisco il motivo.

"Scusami ghiacciolo lo avevo detto e ora fumiamo"

Ha preso la mia mano, fredda che insieme alla sua calda mi ha dato una sensazione strana, un brivido che mi na fatto tremare le ginocchia.
Siamo nel suo balcone e mentre lui fa su guardo il cielo, non lo avevo mai visto così pieno di stelle, da quanto tempo non vedo un cielo così, da quanto tempo è che non uscivo.

"Raccontami di te"

"Sono un depresso del cazzo che come ogni idiota insegue un sogno, la musica"

"Io sono un artista e ballerino, cioè ero"

Lo guardo arrotolare quella cartina con così tanta cura, come toccava i miei capelli, come ha toccato la mia mano.
Ora passa la sua lingua sula parte appiccicosa, dovrei smetterla di pensare a cose poco caste ma non riesco. Accende con cura la punta aspirando due o tre volte, guarda il cielo è poi guarda me, che non lo smetto di fissare da minuti e ora sposto lo sguardo quasi per vergogna.

"Tu fumi tanto?"

"Solo se è giornata"

"Più giornata di così"

Ci diamo uno sguardo divertito e non riusciamo a tenere le risate, sento i miei polmoni esplodere per poi, piano, calmarci entrambi.

Vedo lui aspirare, guardare in altro lasciando alle luci della città la sua mascella definita insieme al fumo fuori dalla sua bocca, fuori dalle sue labbra.

"Tieni"

Me la passa e fumo, sento i miei polmoni riempirsi come poche ore fa, ma ora non so come mi sento diverso, sento che mi sta osservando, guardando ogni mia mossa, come facevo io, allora non sono strano giusto?










☀️

Ehiehiehiehi

Allora questo capitolo non mi dispiace per niente quindi sono proud.

Il prossimo sarà sicuramente una Hoseok pov perché devo parlare del mio Yoongi depresso ma super cute.

Eeeeeee niente vi ricordo di mettere una stellina se vi è piaciuto il capitolo⭐️

Al prossimo

-Gio🦋

𝐇𝐄𝐋𝐏 𝐌𝐄 || 𝐒𝐎𝐏𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora