Capitolo 45

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Pov's Haylie

Lunedì, fino a qualche settimana fa avrei odiato questo giorno, esattamente come le altre persone, ma dopo settimane dove l'unica cosa che ho visto sono state una cantina e le pareti della casa comune, questo giorno mi sembra bellissimo, finalmente posso uscire e andare all'Università. Ieri sera abbiamo chiamato il dottore e gli ho chiesto se potessi uscire, mi ha dato il permesso a patto che io prenda le mie pastiglie e che ogni sera metta la crema sugli ematomi, mi sono fatta quindi riportare al dormitorio così che io potessi prepararmi con calma. Tornare nella mia camera al campus dopo quasi una settimana di convivenza è davvero strano, ero abituata a dormire con Bryan, addormentandomi e risvegliandomi con lui al mio fianco. Fisso il soffitto della mia stanza e decido di alzarmi per andare a fare colazione. Quando arrivo in cucina c'è già Riley <<Hey Haylie>> mi saluta sorridendo, ieri sera quando sono arrivata era abbastanza preoccupata, Maggie mi ha raccontato di averle detto che avevo contratto un virus molto forte e che quindi ero andata a stare da un mio parente nelle vicinanze, mi spiace che le abbiano dovuto mentire, ma dirle la verità non mi sembra il caso <<Hey, dormito bene?>> le chiedo preparandomi la colazione <<Non mi lamento dai, tu invece ti senti meglio?>> metto i biscotti sul tavolo insieme al succo e mi siedo <<Molto, avrò preso qualcosa al lavoro sicuramente>> e non appena pronuncio la parola lavoro sbarro gli occhi, cavolo mi ero completamente dimenticata del lavoro, cosa cazzo faccio ora? <<Sicuramente sarà stato così, infatti Maggie mi ha detto di aver avvisato il tuo datore di lavoro>> e a sentire queste parole tiro un sospiro di sollievo, con tutto il casino che c'è stato in questo periodo mi era proprio sfuggito di mente, annuisco e finisco di fare colazione.

Mi dirigo in camera di Maggie e apro la porta, dorme ancora beatamente ma non posso non farlo, prendo la piccola cassa che ha sulla scrivania e collego il mio telefono, scelgo la canzone e la imposto sul ritornello <<Oh Baby, why don't you just meet me in the middle? I'm losing in my mind just a little...>> non appena la canzone parte vedo la mia amica balzare sul letto per poi cadere, una grossa risata è quella che fuoriesce dalla mia bocca, Maggie si alza dal pavimento e mi guarda furente <<Ti sembra il modo di svegliarmi razza di cretina?>> urla per sovrastare il volume della musica, ed io annuisco incapace di parlare a causa delle risate, fermo la musica e mi asciugo le lacrime <<E' stato bellissimo, ammettilo che ti sono mancati i miei risvegli dai>> e le vado vicino abbracciandola <<Fottiti Robinson, è anche lunedì cavolo, un risveglio un po più dolce no eh>> mi rimprovera sbuffando <<Nah, non sarebbe stato divertente come questo>>e le sorrido staccando il telefono dalla cassa <<ora vai a fare colazione e a cambiarti che dobbiamo andare a lezione>> e detto questo esco dalla sua camera per andare nella mia, Riley non è più in cucina quindi presumo sia uscita e sia andata a lezione. Appena entro in camera mi dirigo verso il mio armadio, prendo un paio di jeans neri, una canottiera del medesimo colore e una giubbetto di jeans verde militare con delle toppe sopra, ai piedi metto degli stivaletti marroni e infine passo al trucco. Correttore sulla cicatrice che ho in testa, almeno da coprirla un poco, mascara e burrocacao, pettino i capelli e prendo la borsa con tutto il necessario e i libri. Esco dalla mia camera e trovo Maggie che sta mettendo le scarpe <<Pronta?>> chiedo avvicinandomi <<Certo, dai andiamo>> ed usciamo da li dirigendoci verso l'aula di psicologia.

Arriviamo davanti all'aula e incontriamo gli altri, saluto il mio ragazzo con un bacio sulle labbra ed entriamo <<Mi sei mancata nel mio letto stanotte>> sussurra al mio orecchio scatenando in me una serie di brividi, la sua mano mi accarezza il fianco mentre prendiamo posto, mi volto e mi avvicino a lui <<Anche a me è mancato dormire con te Bryan>> ripeto facendolo ridere, il professore entra in aula e apro il quaderno per prendere appunti <<Buongiorno ragazzi>> ci saluta il professore posando la sua 24h sulla cattedra <<Buongiorno Signor Moore>> un coro si solleva in aula <<Oggi tratteremo un argomento nuovo, i sogni e la loro interpretazione di Sigmund Freud>> ci informa << Secondo Freud un modo per accedere all'inconscio è attraverso i sogni. I ricordi o le sensazioni rimosse dalla parte conscia della mente vengono censurate dall'io, in modo che non possano più riaffiorare e far soffrire e da qui arrivano al subconscio dal quale non possono più uscire.>> inizia a spiegare il Signor Moore << Tuttavia però, quando si dorme, questa censura si allenta, di conseguenza il contenuto del sogno, che è appunto il ricordo rimosso, non affiora nella sua natura originaria, ma camuffato, in modo tale che non si allerti la "sentinella della coscienza". Il sogno è dunque un compromesso tra il contenuto inconscio, che vuole venire fuori, e l'io che esercita un controllo sulla parte conscia. Questo spiega come mai a prima vista i sogni possano sembrare privi di senso, in quanto sono frutto di un camuffamento. Quando il contenuto del sogno diventa "pericoloso", ovvero doloroso, l'unica speranza per la coscienza e appunto di risvegliarsi>> mentre il professore spiega ripenso a tutti i sogni che ho fatto in questi anni da quando Alex non c'è più, cerco di capire se dietro ad essi possano esserci del vero e quando mi tornano in mente dei sogni particolari, capisco che forse ho trovato la risposta alla mia domanda.

Behind his eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora