Capitolo 4. Italia

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Appena tornata a casa, Italia si reca subito in camera sua. Apre il suo armadio. Vedendo tutte le divise appese, che la fanno risultare una secchiona, le prende, ognuna per la rispettiva stampella e le butta sul letto. Deve stare talmente male, perché quando sua madre entra in camera per salutarla, Italia la manda via chiudendole la porta in faccia. La madre, non avendola mai bista in quello stato, sembra dispiacersi. Vorrebbe tanto capire cosa ha costretto sua figlia ad agire in quel modo.

Intanto Italia, stesta sul letto, lascia che le lacrime le sgorghino dagli occhi provocando un leggero, ma troppo percettibile, bruciore. Lascia che le solchino il viso lasciando delle righe che sembrano profonde, per quanto sono arrossate.

Quando la madre la chiama da basso per il pranzo, Italia fa finta di non sentirla continuando a pensare che cosa potesse essere che spinge Cameron a trattarla in quel modo assurdo. Intanto da basso, la madre continua a sgolare per far scendere la figlia, che però non se ne importa dei richiami continui della madre.

La madre, stufatasi, va al piano di sopra, verso la camera della figlia, bussa e senza aspettare l'ordine di entrare, si intrufola. La ragazza, ovviamente arrabbiata, lascia però che sua madre si sieda accanto a lei. Saprà sicuramente come consolarla, o magari peggiorerà ancora di più il suo sconforto.

Italia, decide di alzarsi con il busto dal materasso, sa di poter contare su sua madre, quindi la abbraccia. La madre, di una dolcezza infinita, abbraccia anche lei la figlia con un gesto della mano quasi impercettibile. Italia la lascia fare. Non le interessa se diventerà ancora più sfigata perché vuole bene a sua madre. Le interessa solo trovare un modo per non somigliare più a Pippi. Un modo c'è. Niente più treccine. Andrà a scuola sempre e solo con i caoelli sciolti. Basta l'essere ordinata. L'importante è che studia, non le interessa se sarà considerata cafona per il modo in cui si veste, oppure non le interessa se si strappa la copertina di un libro. Ora basta con l'essere perfetta in tutto. Nessuno è sempre perfetto. Tantomeno lei.

<<C'è qualche problema, tesoro? Lo sai di poterti confidare con me?>>

<<Non ci sono problemi. Sei tu che lo credi. Piango solo per un film che ci hanno fatto vedere a scuola. Soul surfer. È bellissimo. Mi fa piangere la scena quando Bethany fa avvicinare la bambina all'acqua, quando quella bambina, in quel paesino della Thailandia piagato dallo tsunami del 2004, aveva paura dell'acqua. È riuscita a farla avvicinare. Ti rendi conto. Una ragazzina mutilata dal destino, oggi campionessa di surf. Perché sai, Soul surfer è una storia vera. È solo per questo che piango, mamma>>

<<Se lo dici tu. Andiamo a mangiare, che è tardi>>.

<<Non ho fame. Scusa>>.

<<D'accordo>> dice sua madre sconfitta. <<Ci sarà sempre posto a tavola per te, quando ti deciderai a scendere>>. Ha un viso rattristato ma allo stesso tempo felice di avere una figlia che non le menta, almeno secondo lei, non mente.

Italia annuisce.

Quando sua madre chiude la porta, Italia pensa alla bugia raccontatale. Sua madre non può averle davvero creduto. Presa dallo sconforto ricade nelle lenzuola, che la cullano come fosse una bambina neonata cullata dalla sua mamma. Decide di prendere il suo diario, ma ler scriverci cosa? Che è ancora insultata da Cameron? Vorrebbe tanto scrivere qualcosq di felice in esso, ma purtroppo... la sua vita non è mai stata e mai sarà felice.

Prova a mentire un po' a sé stessa e al suo diario.

Caro stupidiario,

Oggi sono davvero felicissama, ho ricevuti il mio primo bacio. Lui mi ha cinto i fianchi e mi ha avvicinata al suo torace, Dopodiché mi ha dato un bacio molto saporito. Aveva il sapor di menta. Era il bacio di Cameron, il ragazzo che l'anno scorso mi vessava con la sua gang. Oggi stranamente si è sentito come attratto da me, ma magari ha fatto solo finta. Quel che so è che è stato un gran bacio, di lingua.

Ciao stupidiario. Alla prossima avventura.

Dopo aver letto tutto il pensiero, strappa la pagina appena scritta. Non ci crede nemmeno lei nei fatti scritti in quelle pagine. Quel che sa è che il fato ce l'ha sempre avuta con lei, sin da bambina. Infatti è nata con una malattia, l'epilessia, dopo la quale dimentica tutto, persino il suo nome. Fortunatamente non ha mai avuto una crisi negli ultimi anni, ma se succedesse? Ricorderebbe che viene continuamente presa in giro da Cameron. Beh, questo preferirebbe scordarlo, ma dimenticadosi, rischierà di innamorarsi di lui. E non lo vorrebbe mai. O forse si? In effetti, lei è sempre stata attratta dal suo fascino.

Avendo dei piccoli gorgoglii nello stomaco, si decide ad andare a mangiare con tutta la sua famiglia, stando molto attenta a non mamgiare tanto, ma neanche troppo poco. Non vorrebbe mi diventare anoressica. Magari, facendolo, Cameron capirà a cosa la sta portando, ossia all'esaurimento.

Ma lei porterebbe all'esaurimento la sua famiglia, che la ama per quello che è, e non per quello che deve sembrare. Loro la vogliono così, e così resterà per sempre.

Inizia a fare dialoghi con o suoi.

<<Mamma?>>

<<Mh?!>>Ha un boccone in bocca, perciò nnon parla. È considerata maleducazione parlare con la bocca piena. Appena ingoia, dice: <<Dimmi pire, tesoro mio>>.

<<Visto che lavori nella scuola, sai se in secondo superiore posso cambiare indirizzo? Perché non mi trovo più tanto bene qui>>

<<Dovevi cambiare all'iscrizione, fare su un altro indirizzo. Ora non puoi più spostarti, tesoro. E come mai non ti trovi più? I compagni, i professori? Qual è il problema?>>

<<No. Era solo per sapere. Non ti preoccupare>>.

Certo che sua madre si preoccupa. Se la vede così strana si preoccuperebbe anche un alieno che non sa il significato della parola preoccupazione. È pallida, triste, non parla più tanto come prima con la sua famiglia. È strana. Molto.

ITALIA'S MOTHER'S POV

Dopo cena e dopo aver lavato i piatti, guardano un po' di televisione, e dopo un po' vanno tutti al letto. Sua madre continua a rigirarsi nel letto. Suo padre si sveglia e le chiede come mai tutta quell'agitazione. Gli dice che e preoccupata per sua foglia, che non era mai stata così negli anni passati, che è preoccupata per la scarsa vitalità e vivacità si sua figlia - un tempo caratteristiche fondamentali di Italia.

<<È solo una fase. Ci sei passata anche tu, amore, vedrai che andrà tutto bene>>. Suo marito è troppo sicuro di sé, secondo lei non gli interessa più di tanto della figlia. Infatti sembrava quasi fosse dispiaciuto che invece di un maschio eda nata una femmina. Avevano sia un maschio che una femmina, ma lui voleva tutti figli maschi. Ma oramai gli tocca curare e crescere sua figlia come suo dovere.

<<Non è solo una fase. Che, la fase le viene nei mesi di scuola e le passa nelle vacanze estive? C'è qualcosa che non va, amore. Ho paura per lei. E se syesse male?>

<<Sta bene. Ora basta>> dice lui stizzito. <<Buonanotte>>

La mamma di Italia si gira verso la porta, dalla quale si vede il letto nella camera di Italia. Vuole essere sicura che sua figlia non faccia delle sciocchezze. Resta sveglia per tutta la notte a fissare il letto di sua figlia, sul quale giace il corpo di una figlia che sta avendo un incubo. Si alza, va nella camera della ragazza, si siede accanto a lei e cerca parole e frasi confortanti da dirle: <<È solo un incubo, tesoro. Tu, per sconfiggerlo devi pensare a qualcosa di bello>>.

Italia si sveglia di soprassalto, tutta sudata e vede sua madre seduta sul suo letto che l'abbraccia. <<Chiudi gli occhi, e pensa a qualcosa di bello. Tesoro>>. Sentite le parole della madre, Italia ricade in un sonno profondo che la farà svegliare il giorno seguente senza più incubi.

Le attenzioni del mio bullo // CAMERON DALLASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora