Se ne sta nervoso nel suo banco. Se porterà all'appuntamento con i Dallas's Boys la bella Gloria, lo faranno a pezzi, perché lui aveva detto che la nuova arrivata era brutta. E oggi la vogliono vedere. Cerca una via di scampo, che però sembra irraggiungibile. Vorrebbe chiamare per nome la via di scampo che cerca, in modo che possa subito capire che è lui che la cerca e nessun altro.
Lui è arrivato in anticipo a scuola. Gloria invece arriva sempre puntuale, non un minuto prima, non un minuto dopo. Lui pensa a una strategia. Ormai ha detto dell'appuntamento a Gloria e non può piantarla in asso qualche ora prima, ma il suo piano è quello di imbruttirla in qualche modo, farla sembrare una barbona è la scelta ideale, chi se ne farebbe una?
Appena la ragazza arriva e gli si siede accanto gli chiede se è tutto apposto per l'appuntamento che avverrà tra due ore. Lui ha una risposta, ma non è quella che lei si sarebbe aspettata. <<I Dallas's Boys credono che tu sia brutta>> lo guarda sconcertata, <<Se potessi fare in modo di sembrare più brutta solo per oggi? Puoi farmi questo favore?>>
<<Mai>>, è la risposta secca di Gloria.
<<Ti faranno tutto ciò che abbiamo fatto alla ragazza che sedeva al tuo posto se ti vedono...>> fa una pausa per guardare i suoi begli occhi, <<... bellissima>>. Ricomincia un discorso senza pause. <<Se ti vedono così bella ti bullizzeranno, picchieranno, insulteranno, e... quella che forse è peggio... violenteranno per cercare la tua attenzione e mettersi con te>>.
<<Ci credo che se ne sia andata. Se hai amici porci>>.
<<Non sono più io il loro capo, Gloria. Prima ascoltavano ogni mio ordine. Ora lo è John, e se lui dice "fatela arrivare a un punto dalla morte e poi la risparmiate", loro lo faranno>>. Fa una breve pausa. Vede John sopra di lei che urla come una forsennata, incapace di liberarsi. Lui spinge e lei sviene. Lui finisce e gli altri la trascinano nei secchi dell'immondizia dove poi si risveglierà. Un tale ribrezzo. <<Non potrei sopportarlo>>.
<<Ha fatto proprio bene ad andarsene. Scommetto che l'avete bullizzata perché era bellissima, o sbaglio?>>
<<Si bellissima>> risponde lui desolato. <<Truccati come una barbona, ho una parrucca che potresti usare, fa' qualche buco nei vestiti>> mentre le da le istruzioni lei lo guarda nervosa. <<Non ti toccheranno>>.
<<Sicuro?>>
<<Si>> dice lui. <<S'il te plait>> dice nel suo francese un po' sdentato.
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Prende la parrucca, le forbici e il trucco e si dirige in bagno. Sua madre le ha sempre insegnato come truccarsi al meglio per le occasioni, ma una del genere non le era mai capitata. Com'è una barbona? Cerca un'immagine su internet. <<Oh, cavolo!>> afferma esterrefatta. <<D'accordo, all'opera>>.
Disegna borse sotto agli occhi, ma su di lei sembrano più dei lividi, disegna rughe sul viso per sembrare una tipa che soffre la fame. Lei si sente come se stesse offendendo quella povera gente a cui, ogni volta che la vede, offre una moneta. Lo fa per la sua sopravvivenza in questa scuola, si è detta. Si taglia i vestiti con i suggerimenti di Cameron. Dovrebbero sembrare vestiti più poveri in questo modo, ma si vede che sono di marca. Cosa si sarebbe inventata? Ci pensa un po' su. Indossa la parrucca ed esce dal bagno.
<<Come sto?>>
<<Non avevo pensato proprio a tutto. Si vede che sono abiti...>>
Lei lo interrompe finendo la frase. <<... di marca. Come facciamo?>>
<<Non credo che tu ti voglia buttare nel cassonetto per sembrare un po' più sporca, vero?>>
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Le attenzioni del mio bullo // CAMERON DALLAS
RomansaItalia Giordano ha sedici anni, è la secchiona della scuola. È timidissima. Italia, ogni giorno, viene presa di mira dalla banda dei Dallas's Boys, della quale fa parte anche il ragazzo che le piace, Cameron. Per evitare i continui insulti, la banda...