Capitolo 13. Cameron

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Dopo alcuni controlli, fatti dai dottori per evitare ematomi e altre emorragie, Cameron può finalmente uscire dall'ospedale. Una volta fuori si sente un po' spaesato a causa del leggero mal di testa per il pestaggio di tre giorni prima. Vede leggermente le cose offuscate, inizialmente, finché non si abitua allo stare fuori. Gli sembra come se fosse stato in un luogo senza luce per molto tempo.

La prima cosa a cui pensa è controllare i messaggi sul cellulare. Trova molti messaggi dai Dallas's Boys che gli chiedono come stia, altri da parte di Monica, altri da parte di parenti che hanno saputo del pestaggio che ha subìto - non li calcola neanche - e uno solo di Italia, la quale gli dice una sola cosa: Non c'è bisogno di convenevoli. Tu hai salvato me dalla morte e io ho fatto lo stesso con te. Dopo averlo letto gli scappa leggermente da ridere.

Ripensa a quella notte, quando l'ha vista stesa sul pavimento in una pozza di sangue. Cerca di rimuovere nel profondo quella notte, ma è impossibile: l'immagine di quella ragazza stesa a terra gli rimarrà sempre in testa.

Legge un messaggio molto strano da parte di John. Abbiamo fatto bene?

Decide di vedere tutti i messaggi. Abbiamo fatto versare al cameriere un po' di droga nel bicchiere di Pippi. Abbiamo fatto bene?

A questo punto, Cameron sente un qualcosa che non sa descrivere. Quel che sa è che non riesce a capire il perché di quel gesto. Quindi manda un messaggio in risposta a quello di John. Chi ve l'aveva detto?

Monica ha detto che tu avevi dato a lei l'ordine di dirci di far andare in ospedale Italia, o almeno di farla andare via dalla discoteca. Perché non è così?

No risponde solo Cameron.

Dopo aver risposto a John, Cameron si reca a casa di Monica con la rabbia stampata sul volto. Bussa con una certa insistenza. Lei apre e gli allaccia subito le braccia al collo, ma lui se ne libera. <<Hai detto tu a John di far mescolare al barista della droga all'acqua di Italia?>>

<<Si, amo...>> non completa neanche la parola che viene interrotta da Cameron.

<<Come hai osato? Non era un mio ordine. Tu devi comunicare ai Dallas's solo gli ordini che ti comunico. Non puoi scegliere tu cosa comunicare. Perché l'hai fatto?>>

<<Per noi, Cam. Ma cos'hai?>>

<<Non osare mai più fare una cosa del genere>>.

<<Amore, l'ho fatto per noi. L'ho fatto per liberarci di lei per avere una notte speciale solo per noi>>.

<<E lo fai con la droga?>>

<<Si se è l'unico modo>>.

Cameron la guarda indignato. Come se avesse commesso un reato. Come se avesse commesso un omicidio, un furto in casa sua. Non ha la forza di ribattere. In effetti le ha sempre fatto capire che odia Italia, e qual miglior modo per liberarsi di un peso se non un'overdose? Ma non se non l'ha ordinato lui. Non può far ciò che vuole. Non le è permesso.

Lui si volta, esce dalla porta scuotendo il capo. Monica capendo a cosa si riferisse il diniego, gli corre incontro abbracciandolo. Lui si libera dal suo abbraccio. <<Mi dispiace, Monica>>. Lei lo guarda con sguardo interrogativo. Non capisce cosa voglia dire. Lei lo abbraccia di nuovo più forte e gli dice all'orecchio: <<Perdonami. Credevo ti facesse piacere>>.

<<Ah, si! E perché avrebbe dovuto farmi piacere?>> si libera un'ultima volta dalle braccia della ragazza, la quale lo guarda sconsolata. Lui invece la guarda in cagnesco. <<È finita>>. Si volta di spalle e cammina verso casa sua. Intanto, Monica, piangente, si reca a casa sua e tra un singhiozzo e l'altro sale le scale di casa.

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Il giorno dopo Cameron si reca a scuola, lo zaino in spalla. All'entrata si avvicina a Italia alla quale chiede perdono per la questione DROGA della discoteca. Lei lo ha già perdonato. Lui sorride. Lui la guarda negli occhi e lei ricambia lo sguardo nei suoi occhi freddi come il ghiaccio, non emanano alcuna emozione.

Cameron si siede su una scala. Gli hanno i medici di non compiere sforzi, per questo deve stare per la maggior parte del tempo seduto. Fortunatamente i gradini non sono bagnati.

Quando alza gli occhi vede Monica piangere nelle braccia di un ragazzo. Cavolo, ha già trovato un altro quella... non completa il pensiero perché sta cercando di cambiare. La sente pronunciare le parole: <<Mi ha lasciata per quella sfigata>>. Quando volge lo sguardo a Italia ha gli occhi volti ai gradini e un'espressione di tristezza.

<<Non credo che capisca cosa ha perso>> la consola il tipo. Cameron sa cosa ha perso: il tempo passato con quella ragazza anziché con quella che ama davvero. Non ha perso Monica, ma Italia, la quale non sembrava notarlo inizialmente. Solo con i suoi atti cattivi ha iniziato a notarlo.

<<Grazie>> lo risponde lei con la voce consolata.

Dopo aver perso interesse alla discussione, non fa altro che aspettare la campanella che suona dopo tre minuti.

Le attenzioni del mio bullo // CAMERON DALLASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora