Le attenzioni del mio bullo // CAMERON DALLAS

Capitolo 9 {32}. Italia

Dubbi. Quel che restano sono soltanto dubbi. Ama Simone oppure no? Ha perdonato Cameron per il male che le ha fatto e gli vuole comunque bene? Non lo sa. Sa solo che il rancore che ancora riserva nei confronti di Cameron è forte. Le ha fatto troppo male e lei non potrà dimenticare mai quel che le è letteralmente caduto addosso con tutta la forza e la rabbia di Cameron.

Chiusa nella sua stanza, Italia cerca di capire come poter aggiustare la sua inutile vita. Simone è dolcissimo e lei gli vuole tanto bene, ma in fondo anche Cameron che l'ha cercata tanto e lei non gli ha risposto merita di essere preso in considerazione. Non lo ama certo, ma qualche suo ricordo in testa c'è ancora.

<<Amore>>.

<<Dimmi mamma!>>

<<Tutto bene? Hai preso la pillola stamattina?>>

<<Si>>. In realtà non è vero. È un po' che non prende i medicinali contro l'epilessia e non ha avuto nulla. Sua madre le deve voler proprio male se le lanciasse una tale sfortuna addosso.

Sua madre bussa ed entra senza attendere 'Avanti' da parte della figlia. <<Le pillole rimangono sempre dello stesso numero. Io non so come fare con te. Tuo padre mi dice che non devo toccarti, ma se potessi ti ficcherei queste pillole in gola>>.

<<Sto bene. Lo vedi? E allora non infastidirmi, mamma. Lo sai che non farei mai una sciocchezza simile. Io ti voglio bene>> dice Italia guardando negli occhi la madre.

La madre sbuffa. Italia sbuffa. Scrive sul suo diario. Le viene un gran mal di testa. Si alza per andar dietro alla madre ma crolla verso il pavimento in preda a spasmi violentissimi. La madre le fa una perfetta come le ha insegnato il dottore e gli spasmi iniziano a diminuire fino a concludersi del tutto.

<<Italia?>> La scuote. <<Sono la mamma. Amore mio>>.

<<Mamma? Mi fa male la testa>>.

<<Ti ricordi tutto?>>

<<È tutto molto confuso. Ricordo facce e voci ma non so associare nomi ad esse>>.

<<Ti avevo detto di prendere le medicine. Oh... ma perché non mi ascolti mai? Perché vuoi sempre avere ragione? Perché? Perché? Dimmelo!>> la scuote duramente prendendola per le spalle.

<<Mi dispiace>>. Inizia a piangere.

Bussano al portone d'entrata e la madre di Italia si precipita. È Simone. Saluta Italia con la mano ma lei gli fa solo un sorriso confuso. <<Chi sei?>>

<<Fai finta di non conoscermi?>> fa lui deluso. Era venuto per portarle i compiti che hanno assegnato quella mattina poiché non era andata a scuola. Lui la guarda come se fosse feccia. <<Fai sul serio?>>

<<Caro!>> Lo chiama la madre. <<Ha avuto una crisi epilettica. Non si ricordava neanche di me fino a poco fa'>>

Lui calma i suoi nervi e guarda Italia negli occhi. Appena sua madre se ne va in cucina, le si avvicina e lei non si ritrae. Lei segue i movimenti fluidi di lui. Le si siede accanto e lei gli si accosta affianco. <<Non me l'avevi mai detto>>.

<<Che soffro di epilessia? E perché avrei dovuto? Non ti conosco>>.

<<Sono il tuo compagno di banco, Italia. E più mi piaci tantissimo>>.

Arrossisce. <<Davvero?>>

<<Si. E...>> fa una breve pausa. <<Oltre ai compiti ti ho portato un'altra cosa>>.

Lei attende che le dia qualcosa ma questo qualcosa non arriva. <<Che mi hai portato?>>

<<Si che non ti ricordi più di me, ma... voglio darti... un bacio>>.

Lei arrossisce. Lui avvicina leggermente il capo a quello di lei. Le loro fronti si toccano. I loro nasi si sfiorano. E le labbra si uniscono. Lei si aggrappa al collo di lui che le accarezza il viso con una mano. I loro occhi sono chiusi. Sorridono.

Alla fine del bacio lei si morde leggermente il labbro inferiore e sorride. <<Ora mi ricordo di te. Mi hai salvata in una qualche brutta situazione. Giusto?>>

<<Si>> .

<<E che situazione brutta era?>>

<<Volevano farti del male, un barbone e... Cameron>>.

Ricorda quel nome. Non lo associa a nessun viso. Era qualcuno di cattivo. Non lo sa. Lei aggrotta le sopracciglia e Simone capisce che lei non sappia chi sia Cameron. <<Il tuo ex. Il tuo bullo>>.

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Ecco un nuovo capitolo che ve ne pare? Fatemi sapere magari anche con un commentino oltre che con una stellina. Grazie.