Mentre prepara i bagagli Italia è impaziente. Vuole sapere dove stanno per trasferirsi. I genitori glielo tengono nascosto. Cerca di incitarli in modo da farli parlare, ma hanno i piedi saldi a terra. Sono irremovibili. Neanche un terremoto o un tornado potrebbe spostarli, facendo cambiare loro idea. L'unica cosa che le hanno detto è: <<Fai i bagagli e prepara gli scatoloni perché il camion dei traslochi arriverà fra non molto>>. Perché la tengono sulle spine lei non lo sa, ma se vogliono farle una sorpresa a lei va bene. Guarda le varie fotografie che ha sugli scaffali, foto con Cameron. Le osserva bene, prende le cornicette e le osserva a fondo. Vi è una foto in cui si baciano. Le scappa una lacrima. Prende la foto e la butta nel cestino.Le altre con Inés e la sua famiglia le mette nello scatolone e le porta di sotto. Prende i suoi libri. Sono all'incirca un centinaio o due. Non ha mai perso il tempo per contarli. Sa solo che li adora.
Mentre porta lo scatolo di sotto nota il computer aperto del padre. Decide di sbirciare, magari ci sono notizie del posto in cui stanno per trasferirsi. Le notizie che cercava ci sono tutte ma la lasciano sconvolta. Legge la parola Milano sul biglietto dell'aereo comprato dal padre. <<Papà>> urla. <<Non capisco. Con tanti posti in cui potevamo trasferirci proprio a Milano? Scappo per non essere presa in giro e mi porti in un posto dove...>>
<<Non sono tutti uguali al nord, mia cara. Credimi. Staremo bene lì>>.
Italia sorride ma sa bene che non sarà così. Ha sempre cercato di non avvicinarsi a quelli del nord, perché appena lo faceva la chiamavano "terrona" e lei si offendeva. Non vuole andarci. Vuole che il padre compri una casa inmuna qualunque città ma non al nord. Vuole andare via dalla sua città, ma non vuole essere guardata come una bestia. Finge di stare con la sua famiglia con la loro scelta, ma se potesse cambierebbe idea.
Guarda per bene tutti gli album fotografici che trova per casa. Ci sono molte fotografie di quando era piccola in cui festeggiava i suoi compleanni o in cui gioiva quando suo fratello vinceva una partita di calcetto. Le gite con la sua famiglia. Le vacanze. E poi altre foto con Cameron. I suoi occhi lacrimano come non è mai successo prima. Non vorrebbe singhiozzare per Cameron, ma è l'unica cosa che al momento riesce a fare.
Mette tutti gli album in uno scatolone, e non si pente affatto di avervi messo anche quello con le foto di Cameron. Le foto in cui erano felici e ridevano insieme. Gli unici ricordi belli della sua adolescenza. Sigilla bene la scatola con lo scotch. Lo prende e lo porta al piano di sotto. I suoi abiti. Su di essi si sente ancora l'odore di Cameron. Quando li inserisce nell'apposito scatolone, l'odore non si sente più. Svanisce nell'aria come le sue speranze di essere felice con il suo ex ragazzo. Per lei, però, Cameron non è il suo ex, ma bensì il suo unico ragazzo.
Le scarpe vanno in un altro scatolone. Quando le prende sente i suoi passi sul selciato. Sente come i suoi piedi vi tremano all'interno per l'imbarazzo. Quelle che, però, le procurano più dolore delle altre sono le scarpe che indossava al ballo. Il giorno in cui Cameron ha dichiarato il suo amore per lei. Un ricordo bello ma alquanto doloroso.
Prende tutti i suoi gioielli e trucchi e li mette nel suo Beauty. Si guarda al piccolo specchio che vi è all'interno. Vede degli occhi incavati e tristi. Vi applica un po' di correttore. Sull'occhio sinistro si vede ancora il pugno datole da Cameron. Cerca di coprirlo con del trucco. Ma è talmente scuro che non riesce quasi per nulla a coprirlo. Quando vi passa sopra la mano per spargere bene il trucco sente di nuovo il pesante pugno che le ha tirato con il pugno di ferro. Piange di nuovo. Forte. Il suo sguardo non è più espressivo. Diventa molto freddo. Sembra aver perso vitalità. Rimette lo specchio dentro e lo lascia alla madre che lo porta nella macchina. <<Senza lui so che non viaggi>>. Quanto conosce sua figlia.
Tutt'a un tratto sente un clacson. <<Ragazze, è arrivato il nostro camion>> le ammonisce il papà. <<Avete tutto pronto, spero>>.
<<Si>>.
I ragazzi del camion prendono tutte le loro cose e le inseriscono nel camion. Uno di loro fissa Italia. <<Ha una figlia incantevole, sig. Giordano>>.
<<Grazie>> dice l'uomo.
<<A Milano, giusto?>>
<<Si, certo>> risponde secco il padre di Italia.
Inseriti tutti gli scatoloni sul camion, i ragazzi partono per Milano e i signori Giordano con la figlia finiscono di abbigliarsi per bene. Dopodiché prendono la valigia preparata prima, salgono nell'auto e partono per Milano.
STAI LEGGENDO
Le attenzioni del mio bullo // CAMERON DALLAS
RomanceItalia Giordano ha sedici anni, è la secchiona della scuola. È timidissima. Italia, ogni giorno, viene presa di mira dalla banda dei Dallas's Boys, della quale fa parte anche il ragazzo che le piace, Cameron. Per evitare i continui insulti, la banda...