Capitolo 7 {30}. Italia

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Sono passato 7 giorni dal suo collasso, ma per Italia non sembra nemmeno un'ora. Ha lo stesso mal di testa, mal di stomaco, mal di cuore. Dolori che sono solo nella sua testa ma che fanno male davvero.

Non mangia più, non dorme più, cammina in continuazione. Si taglia le braccia. L'amore della sua vita l'ha rifiutata in malo modo. Non si sente nessuno.

Stamani inizia a camminare alle otto di mattina. Non si ferma mai. È arrivata a 23679 passi. Non li ha mai fatti così tanti neanche ad Amsterdam quando è andata a studiare inglese nella MixTree language. Camminava tanto, ma non superava i 16000 passi. Qui sta un po' esagerando.

Alle sue spalle una voce familiare. Quella del suo vicino di casa è compagno di banco, Simone. <<Hey>> non risponde al suo saluto. <<Mi sei mancata. Sai?>>

<<Allora sei l'unico>>.

<<Senti. Che intenzioni hai? Vuoi morire per caso? E per chi. Per quello stronzo che non ti meritava nemmeno un po'? Quanti chili hai perso da quando sei tornata?>> Non risponde e lui la invoglia. <<Rispondi>>.

<<Ehm...>> esita. <<3>>.

Lei comincia ad allungare il passo con le lacrime agli occhi. Lui le corre in o incontro, ma non parla. Capisce che non ne ha voglia. All'improvviso, però, Simone decide di fare il primo passo. La prende per il polso, là dove si è tagliata poco prima di uscire. <<Guardami, Italia>>. Alza lentamente lo sguardo. <<Tu... Sei una delle poche persone che... a cui voglio bene e a cui tengo molto. E non voglio che ti rovini. Ti prego>>.

Lei scuote semplicemente la testa. <<Tu non sai a me cosa può passare per la testa. Può essere che mi voglia togliere di mezzo, così sono tutti più felici e io libera>>. Lui la fissa con le lacrime agli occhi. <<Lasciami fare>>.

<<No>> le dice lui con una semplicità che in pochi hanno. <<Non te lo lascio fare, Italia. E sai perché? Sono pazzo di te dal primo momento in cui ti ho vista. E ti giuro che sei l'unica a cui io abbia detto questa cosa. Ti amo Giordano>>.

Lei lo fissa esterrefatta. <<Credo di non aver capito, Simone>>.

<<Ti amo>>.

I suoi occhi sbarrati fissi su quelli di lui. <<Mi dispiace. Non posso>>. Si gira e se ne va. Si nasconde dietro una parete. É sconvolta. Non crede di esserlo stata a tale livello prima d'ora. Si affaccia alla parete e fissa il ragazzo con un sorriso sulle labbra. Perché sono sempre i più belli quelli che le dicono TI AMO dandole false speranze. Lei ci sta male se poi non dovesse essere vero. Non potrebbe sopportare una sofferenza come quella arrecatole da Cameron. Anche lui le ha detto questa famosa frase, ma poi si è rivelato un mostro. Non vuole più sopportare tutto questo. Lei è una persona tutta a modo e non si lascia lisingare da un ti amo.

Decide di mettersi in cammino verso casa sua quando c'è quel uno a sbarrare il suo cammino. Un uomo sui 30 bello di aspetto ma sicuramente stronzo di carattere.

Lei saluta educatamente ma l'uomo le lascia un braccio davanti in modo che non possa passare. <<Bambolina>>. Il milanese nella parola lo si sente tutto.

<<Devo andare a casa. La prego>>. Lui non si muove. Si lecca le labbra. <<Se faccio tardi mi ammazzano>>.

<<Per due minuti non credo proprio>>. Lui l'afferra per il braccio e la strattona contro una porta. La testa colpisce il muro e le esce un goccio di sangue. L'uomo si sdraia su di lei e inizia a giocare con il suo corpo. All'improvviso una piccola immagine la difende da quell'uomo orribile. <<Vattene. Stronzo>>. L'uomo si alza e se ne va spaventato come un bambino.

<<Stai bene?>> chiede la voce che associa a Simone. Lui si porta il braccio di lei sulla spalla e inizia a camminare. Fortunatamente c'è una scorciatoia per arrivare a casa loro. Cosi non hanno fatto tutti i passi che aveva fatto per arrivare nella periferia. Non si era nemmeno resa conto di essersi spinta fin lì.

Bussa alla porta ed è la sorellina di Italia ad aprire la porta. <<Italia? Che è successo?>> chiede a Simone.

<<Un uomo. Si è spinta fino alla periferia. Fortunatamente la stavo seguendo. Altrimenti chissà che sarebbe successo veramente>>. Lui avvicina Italia alla sorella che la prende allo stesso modo amorevole di Simone. Alle sue spalle, lui dice ancora TI AMO. Lei lo sente. Infatti nel suo cuore gli sussurra ANCH'IO.

Le attenzioni del mio bullo // CAMERON DALLASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora