I preparativi

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La mattina seguente mia madre andò come sempre a lavoro, ma quel giorno sarei dovuta andare a scuola alle 11:00 per assemblea quindi ne approfittai per andarmi a comprare, un vestito ne avevo nemmeno uno.

Apparte quello di quando andavo alle medie, ma non credo che sia adatto proprio per niente.

Così mi preparai in fretta e andai tra i negozi della città. Vidi e provai vari abiti, ma nessuno che mi convinse  finchè in un negozio non vidi in vetrina un abito bellissimo.

Un abito di colore blu spento che copriva tutto il busto, semplice, con un fiochetto vicino un vestito non troppo vistoso.

Mi piaceva era lui l'abito che avrei preso, lo provai e mi andò bene. Mi rimisi i miei vestiti, e le mie scarpe visto che avevo provato anche delle scarpe con i tacchi non troppo alti.

Appena mi finisco di vestire vidi il costo dell'abito, e per fortuna non era un prezzo troppo. Con me avevo portato fortunatamente i soldi che mi aveva lasciato mia madre, e anche altri che avevo io.

Ovviamente però, mai una volta che andasse bene qualcosa, perchè non bastavano quindi presi il vestito e parlai con la commessa.

"Senta...scusi?"dissi con gentilezza per evitare di farmi mandare a quel paese prima di iniziare la conversazione,
"Mi dica?" disse lei con altrettanta gentilezza, per fortuna.

"Mi potrebbe mettere da parte queste paia di scarpe per favore?" dissi,  sperando che facciano queste cose,
"Certo, il vestito lo prende subito?" chiesi,
"Si, certo il vestito lo prendo" dissi, e poi riuscii a pagare.

Feci una corsa a casa, erano ancora le dieci, ero ancora in orario, presi i soldi e facce un'altra corsa al negozio e appena arrivai presi subito le scarpe.

"Bene sono le dieci e venti..devo muovermi" dissi sperando di non fare ritardo.

Corsi e appena arrivai, mi restavano solo venti minuti. Cosi sistemai per bene il vestito nell'armadio, per evitarlo di sporcarlo o stropicciarlo.

Dopo cinque minuti mi avviai verso la scuola, una volta arrivata era già stanca. Avevo corso praticamente per quaranti minuti di seguito.

Passarono anche le ore successive, e sentii lo sguardo di Light fisso su di me, spero solo che me lo stia immaggianando.

La campanella suonò ed io uscii da scuola abbastanza velocemente. Volevo far vedere il vestito a mamma, e devo anche chiamare Riuga per l'orario per sapere quando viene a casa.

"(T/n), devo parlarti!" disse Light,
"Che c'è?" dissi arrabbiata,
"Sembri una bambina quando fai così. Comportati da adulta!" disse lui,
"Sei uno..." mi fermai di parlare perché la nostra professoressa stava passando lì affianco,
"Buongiorno" dissi e Light mi segue a ruota.

Me ne andai e Light cercò di trattenermi, ma io riuscii ad allontarmi e mentre tornavo chiamai Riuga.

"Come stai?" gli dissi appena risponse
"Bene, e tu?" disse,
"Sto bene, ti ho chiamato per sapere a che ora vederci per andare a casa mia" dissi,
"Verso le quattro, va bene?"
"Va benissimo, ci vediamo al parco e poi andiamo?"
"Ve bene..vicino al laghetto" disse lui
"Certo.." dissi, poi lo salutai velocemente e staccai la chiamata.

Appena tornai a casa parlai con mia madre che mi fece riprovare tutto l'outfit,
"Allora, come sto?" dissi,
"Sei bellissima, ma ti manca una cosa arrivo subito" disse uscendo dalla stanza.

Quando tornò viene con una catenina, d'oro bianco, bellissima e me la mise al collo.

"Grazie mamma, è bellissima"
"Te l'ho presa appena avevo saputo che saresti andata al ballo!"
"Grazie mamma..scusa sono le quattro devo andare"
"Va bene"

Mi cambiai velocemente per evitare di fare tardi, e corsi verso il parco appena arrivai lo vdii fermo seduto nella sua posizione strana. Ma stranamente era leggermente diverse, non aveva proprio quelle occhiaie marcate, ed era vestito diversamente dal solito.

"Scusa"dissi,
"No tranquilla...stai attenta!" disse mentre si alzava per aiutarmi stavo cadendo, e infatti mi prense dalle braccia, e mi sostenette.

"Grazie" dissi sottovoce arrossendo leggermente,
"Prego" disse anche lui arrossendo e un pò sottovoce.

Durante la strada nessuno parlò, ma io sono stata comunque bene una volta superato il momento d'imbarazzo.

Quando arrivammo aprii la porta, e chiamai mia madre. E dopo averli presentati iniziarono a parlare e mamma si concentrò talmente tanto alla conversazione, che con me non parlò nessuno. Io ero lì per bellezza!

Dopo una mezz'ora iniziai a pensare di dover parlare con il muro giusto per fare qualcosa.

"Scusate ma io devo andare" disse lui
"Va bene, allora ci vediamo" disse mia madre mentre portò tutto in cucina.

"Allora ti sei divertito a parlare con mia madre? No, sai perché io mi sono divertita tantissimo a parlare con il muro" dissi sorridendo ironica,
"Divertente..comunque tua madre e una donna acculturata..ecco perché. Ma comunque passeremo tutta una serata meglio che solo due ore, no?" disse,
"Non cercare di avere ragione, sappi che ho sempre ragione io!" dissi con aria di superiorità, ma allo stesso tempo di scherzo.

"Mhm..sei un pò permalosa vedo" disse lui con un sorriso per farmi capire che scherzava,
"Chi? Io? non so di cosa parli!" dissi scoppiando subito dopo in una risata.

Dopo se ne andò e io continuai con la mia giornata. Mamma mi ha detto che se anche le sembrava un tipo un pò  strano, si è accorta che era intelligente e serio, almeno un pò di  complimenti e credo che sia meglio di niente.

Anche questo capitolo è finito un pò più corto, comunque tra sabato e domenica ci sarà un altro capitolo ho fatto questo unin fretta perchè mi era stato richiesto da MiaPalacio4 che mi ha fatto capire con una parola che la storia gli piace comunque ringrazio tutti voi perché veremante di letture me ne aspettavo massimo 2-3 quindi vi ringrazio davvero di cuore tutti voi.

L (Lxreader) [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora