Non è un capitolo per la storia

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Questo NON è un capitolo della storia è un capitolo che ho dedicato a OliverBATIM (andate a visitare il suo profilo) per il suo compleanno quindi se non volete potete anche non leggerlo :3.

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"Ce lo fatta" dissi tutta felice
"Hai già terminato?" disse Nicole la mia coinquilina nonché migliore amica.

"Ho portato tutti gli scatoloni sopra" dissi fiera
"Solo?" disse
"Come solo tu che avresti fatto di più?"
"Io ho ripulito la mia stanza, sistemato parte dell'armadio e il letto per sta sera" disse con aria di sfida.

Non mi diede però tempo di risponderle
"Non ti sei ancora decisa del tutto vero?" disse riferendosi al fumetto sulla mia scrivania e poggiando a terra lo scatolone che aveva in mano che stava per portare giù.

"É difficile tutto qui" dissi un po' triste lei mi si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla.

"Senti Oliver la vita è tua e le decisione le prendi tu, però tentar non nuoce è un rifiuto può solo migliorarti e inoltre ricorda che io sono sempre dalla tua parte e ti assicuro che quel fumetto è fantastico non puoi privare al mondo intero di leggerlo" disse lei concludendo con una risata per evitare di farmi sentire ancora più triste.

Mi venne da ridere e subito dopo l'abbracciai
"Anche tu puoi contare su di me lo sai?"
"Certo" disse per poi staccarsi dall'abbraccio e riprendere lo scatolone.

"Comunque hai bisogno che porti giù qualche scatolone?" mi chiese
"Solo questo" era l'unico che avevo liberato, quello con le cose da disegno o meglio uno dei tanti.

Glielo porsi e mentre usciva dalla stanza disse
"Non perdere tempo" disse riferendosi al fumetto, per poi uscire completamente dalla mia vista.

"Lo so" dissi poggiando una mano sopra ho paura che non sia all'altezza rispetto gli altri.

Devo sistemare la mia stanza, presi i miei vestiti felpe, jeans, maglie di ogni genere e iniziai a sistemare il tutto nell'armadio e nei cassetti.

Appena mi voltai per prendere altri vestiti sobbalazai dallo spavento
"Dannazzione" dissi mettendomi una mano sul cuore quasi a vedere se ancora batteva.

Sul letto e sulle mio felpe c'era Kuma il gatto nero dagli occhi di ghiaccio di Nicole, che credo ora possa definire anche mio.

Questo gatto non mi ha mai sopportata più di tanto inizialmente non voleva farsi accerrazze e da quando finalmente ci sono riuscita non mi ha fatto nemmeno una volta le fusa.

Eppure è strano perchè nei confronti di Nicole sembra più un cane visto che molte volte la vuole proteggere.

"Kuma devi smetterla di farmi prendere questi spaventi" dissi avvicinandomi al letto, il gatto sbadiglio come a fregarsene di quello che gli avevo detto.

"Grazie" dissi in tono sarcastico
"Oliver, Kuma è con te?"
"Si si, sta sulla mia felpa preferita e non si sposta" dissi mettendo a posto un altra maglia.

"Kuma vieni, questa non è la tua stanza" disse Nicole facendo segno di seguirla, il gatto saltò giù dal letto e in meno di tre secondi era già fuori dalla stanza.

"Bravo, poi se ti parlo io sbadigli" dissi affacciandosi dalla stanza e alzando un po' la voce.

(Ci terrei a precisare che Oliver è simpaticissima, solo visto che questa storia è incentrata su di lei mi tengo almeno il gatto tutto per me)

Sentii Nicole ridacchiare dall'altra stanza, continuai a sistemare le mie cose finché non visi che la luce del sole andava pian piano calando.

Andai sulla terazza che aveva la mia stanza, era bellissima perchè da lì si vedeva central park.

L (Lxreader) [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora