Restai con Watari a correggere vari compiti, e solo ora capivo che era una vera tortura.
Però una volta preso la mano effettivamente è più che altro monotono.
Restammo appunto per tre ore a correggere.
"Allora (T/n), come va?"
"Bene" sentii poi ridacchiare un pó l'uomo.Erano ormai le 16:32 mi fermai un attimo, dato che mi mancavano solo altri quattro compiti da correggere.
Appena presi il telefono, vidi che avevo tre chiamate perse da mio padre, menomale che non era mia madre.
"Scusami Watari, posso uscire un attimo a chiamare mio padre?"
"Certo".Uscii fuori dalla stanza incontrando una ragazza che stava passando di là con una pila di libri in mano.
"Ti serve una mano?"gli chiesi
"Ehm..no, grazie" mi disse però poggiando i libri a terra e inspirando e espirando l'aria."Scusami, ma non mi ricordo di te come ti chiami?" disse ridacchiando un po' imbarazzata.
"Ma è naturale che non ti ricordi di me. È la prima volta che vengo qui, comunque sono (T/n) piacere" le dissi, lei mi sorrise e mi strinse la mano che gli avevo teso.
"Piacere, io sono Isabel" mi rispose era una ragazza carina con gli occhi verdi e i capelli rossi corti.
(Vediamo chi capisce)
"Scusami non sono affari miei, ma hai detto che è la prima volta che vieni qui. Quindi che ci fai?" mi chiese poi curiosa.
"Vedi sto aiutando Watari..."non mi fece finire di parlare,
"Ah, ora ricordo dove ho sentito il tuo nome. Tu lavori con L, giusto?" mi chiese."Si ,sono io" dissi ridacchiando.
"Va bene, dllora spero di incontrarti ancora. Ma ora devo andare domani ho il compito di fisica e non eccello in questa materia in oltre ho anche altri compiti quindi..scusami devo andare" mi disse lei.
"Senti tra un po' ho finito se vuoi posso darti una mano" le risposi,
"Davvero? Ti ringrazio allora io inizio a studiare in biblioteca, cosí ti faciliti le cose sennò poi devi trovare la mia stanza e anche se te la dicessi e po' difficile orientarsi qui se è la prima volta"disse lei."Credo di poter riuscire a trovare una stanza..ma certo come vuoi" le dissi
"Okay, ti aspetterò qui comunque" disse sorridendo e riprendo tutti i libri.Avrà praticamente saccheggiato la libreria prendendo tutti i libri di fisica a disposizione.
Le feci un cenno col capo per poi andare un po' più in là a telefonare mio padre.
"Papà, tutto okay?"
"Si volevo vedere come ti stava andando ma a quanto pare sei impegnata" disse ridendo,
"Bhe, in realtà si" dissi ridendo a mia volta. Mio padre non ride quasi mai, e quando lo fa automaticamente rido anch'io.Sentii poi dall'altro lato del telefono un rumore, sembrava che qualcuno avesse bussato ad una porta.
"(T/n), scusami devo andare"
"Va bene, ciao"
"Ciao a presto" mi disse per poi staccare la chiamata.Successivamente tornai nello studio di Watari, per terminare gli ultimi quattro compiti da correggere.
"Tutto bene?" mi disse Watari
"Si" gli risposi sedendomi di nuovo e prendendo la penna in mano.Sempre le stesse domande, e sempre le stesse risposte mi subii ancora quattro volte quella tortura per poi finire.
Erano ormai le 17:13, e dovevo aiutare Isabel a studiare.
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L (Lxreader) [Completata]
Fanfiction"Ma perchè?" dissi "Perché voglio stare con te" disse con un filo di voce. ○■○■○■○■○■○■○■○■○■○ "(T/n) cos..." disse avvicinandosi errore un grosso errore gli diedi un pugno ben assestato in pieno volto come mi aveva insegnato mio padre pieno di odi...