Oggi era lunedì, ed erano le otto. Ma ero gasatissima per il giorno dopo, non vedevo che arrivasse l'ora per andare in Inghilterra.
So che una volta arrivata lì, l'unica cosa che farò sará aiutare Watari a correggere compiti e sciocchezze varie, ma solo all'idea di cambiare continente e prendere l'aereo mi fa stare su di giri.
Infatti proprio per questo oggi sono potuta tornare prima a casa.
Ho fatto le valigie, o meglio la valigia e una volta che si fecero le nove di sera andai a dormire, domani per le quattro dovevo essere in piedi
Dato che per arrivare all'aeroporto ci avremmo messo due ore, poi per passare i controlli e tutto il resto, minimo un'altro ora e mezza, ma se tutto fosse andato per il meglio.
Quindi meglio dormire adesso, finchè posso.
La sveglia suonò e segnava le tre e mezza, non ce la posso fare! Il tempo di vestirmi e svegliarmi per bene che sarebbe arrivato Watari. Ma chi gliela dà tutta quella forza?
Aspettai un pó, mentre avevo il cellulare tra le mani, giusto per perdere un pó di tempo.
Sentii mia madre scendere,
"Mamma, che ci fai giá sveglia?"
"Ti volevo salutare, tra un pó devi partire, no?" disse con un sorriso dolce.Istintivamente andai verso di lei e l'abbracciai, mi resi conto solo dopo che erano le quattro e cinque minuti, meglio uscire di casa, oppure Watari per farmi uscire avrebbe o suonato il campanello, o il clacson.
"Mamma, vado fuori ad aspettare la macchina" mia madre annuì con gli occhi un pó lucidi.
Un pó la capisco, alla fine devo stare via una settimana o piu, e pure lontano dal Giappone e non solo da casa.
Abbracciai nuovamente mia madre salutai il mio cucciolo, per poi uscire da casa.
Appena fuori il tempo di aspettare due minuti contati che Watari arrivò giusto alle quattro e dieci.
"Buongiorno" dissi con un sorriso sulle labbra anche se ero stanca,
"Buongiorno" mi rispose l'uomo anziano probabilmente divertito, del fatto che fossi cosí emozionata e addormentata allo stesso tempo.Ovviamente tra la noia del viaggio, il fatto che ero andata a dormire presto, ma mi fossi addormentata solo verso mezzanotte, mi diede tempo quindici minuti per crollare dal sonno.
"(T/n), svegliati siamo arrivati" disse l'uomo anziano.
Mi svegliai gli feci un mezzo sorriso per poi scendere e prendere la mia valigia,
"Ficcio io" disse Watari, probabilmente consapevole del fatto che se solo per sbaglio, avessi accennato il fatto che mi ero portata la valigia da sola ad L, per Watari sarebbe stata la fine ma comunque preferisco pensare che sia solo abitudine."Grazie" gli risposi seguendolo.
Il tempo lì dentro non passava piú, siamo stati due ore e mezzo ad aspettare ogni genere di fila prima di accomodarci finalmente sulle poltrone blu dell'aereo, tutto normale visto che siamo in prima classe ma questo era ovvio.A quanto pare ancora ero stanca, infatti mi addormentai di nuovo consapevole anche del fatto che ci avremo messo dodici ore prima di arrivare.
Mi addormentai che erano le nove di mattina quasi, ma ogni tanto si sentiva la gente parlare e se non parlavano loro c'erano le hostess che parlavano.
Tranquillità zero, infatti mi addormentai in un sonno agitato che durò pochi minuti infatti per le nove e dieci ero già sveglia e il sonno mi era passato.
"(T/n), vuoi fare colazione?"mi chiese gentilmente Watari,
"Si dai, perché, no?"
"Allora cosa vuoi?"
"Un cappuccino e un cornetto"
"Bene" disse l'uomo prima di chiamare un hostess e dirle di portarci il cibo.Tutto arrivó nel giro di cinque minuti mangiai, e subito dopo presi un pó il telefono e mi misi a leggere delle storie horror, non sapevo che fare.
(Non ho scritto che l'horror e il vostro genere preferito perché non per tutti e cosí per me si)
Erano ormai le dieci e tutti o meglio quasi tutti, si erano addormentati poiché tutti si erano svegliati presto per prendere questo dannato aereo.
È comunque bellissimo stare sopra le nuvole e appena, stando seduti si sente subito una strana sensazione allo stomaco, ma una sensazione bella non brutta, per fortuna.
Alla fine riuscii ad addormentarmi anch'io di nuovo.
Sogno (T/n)
"Sinceramente da te non me lo aspettavo mi hai ingannato io mi fidavo di te, (T/n)! Ma soprattutto come hai potuto scegliere lui a me?"
"Tu sei un assassino! Se tu non lo fossi stato, sarei rimasta dalla tua parte!"
"Io volevo solo diventare il dio di questo mondo, e migliorarlo! E volevo solo che tu fossi la mia dea"
"Scordatelo ormai per te è finita devi soltanto pagare le conseguenze delle tue azionia! Ricorda che ad ogni azione corrisponde una reazione, e questa é la reazione che tu hai scatenato...io ti volevo bene!"
"Io invece ti amavo, e ti amo ancora"
Fine sogno
Mi svegliai di soprassalto dal sogno o meglio dall'incubo. Era Light che mi parlava ed eravamo in un luogo strano in una specie di magazzino, dietro di me c'era L e un ragazzino strano dai capelli bianchi, e la pelle dello stesso colore, assomigliava molto ad L.
Watari si stava ancora riposando presi il telefono, lo acceso il telefono e segnava le diciotto e quaranta, ho dormito parecchio ma ci vuole ancora qualche oretta prima di arrivare.
Continuavo a pensare al sogno, e per tranquillizzarmi presi le cuffiette e mi misi ad ascoltare qualche canzone rilassante.
Watari, dopo poco si svegliò e mi sorrise io mi tolsi le cuffiette capendo che voleva dirmi qualcosa,
"Vuoi mangiare qualcosa prima di scendere? Non so a che ora scenderemo e mangiare tardi non va bene a nessuna etá"disse lui con fare paterni, io annuii e lui ordinò.Mangiai e dopo passato il tempo sul cellulare alle nove in punto l'aereo atterrò.
Finalmente sono arrivata in Inghilterra, eppure ho una strana sensazione come se d'ora in poi le cose saranno piú movimentate, come se succederà qualcosa come se quel sogno fosse reale.
Ciao ce lo fatta, ecco un altro capitolo non ho scritto qualcosa di troppo importante ma l'ho scritto in modo da fare piú capitoli piú corti che sono per me piú comodi.
Scusate comunque se ho fatto passare tutto questo tempo.
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L (Lxreader) [Completata]
Fanfiction"Ma perchè?" dissi "Perché voglio stare con te" disse con un filo di voce. ○■○■○■○■○■○■○■○■○■○ "(T/n) cos..." disse avvicinandosi errore un grosso errore gli diedi un pugno ben assestato in pieno volto come mi aveva insegnato mio padre pieno di odi...