Una proposta

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Aprii gli occhi è per prima cosa vidi l'orario sul telefono, erano le sette e dieci di mattina.

Mi alzai mi vestii e come prima cosa decisi di andare a prendere dei fiori per mio padre che era ancora in ospedale, ma oltre ad essere ancora in ospedale era ancora in coma.

In questi giorni ero andata a visitarlo spesso e con spesso intendo praticamente ogni giorno.

"Sono 2427 yen, signorina" disse il fioraio dopo avermi dato il mazzo di fiori, presi i soldi e glieli diedi,
"Buona giornata"
"Anche a lei" risposi, per poi tornare in macchina.

Iniziai a guidare verso l'ospedale, come sempre c'era traffico decisi di prendere il telefono per vedere se mia madre, che era già lì, mi avesse mandato qualche messaggio.

"Perchè non va?" dissi riavviando il telefono, lo riaccesi e sembrò funzionare ben,
"Dovrei cambiarlo, c'è l'ho da qualche anno ormai" pensai ad alta voce.

"Temo sia colpa mia!" urlai e il telefono mi cadde dalle mani, arrivando fin sotto il sediolino del passeggero,
"Ogni volta prendo un infarto, ma non potresti farmi chiamare da Watari e intendo tipo normalmente?" dissi riuscendo a cacciare il telefono da li sotto, ma mi feci male la mano.

"Lo so, infatti è più divertente!" disse, solito L, cercai di riprendere il telefono ma il traffico decise di sbloccarsi, così lo lasciai sul sediolino accanto
"Che vuoi?" dissi.

"Gentile, comunque non ti sento bene lo hai raccolto il telefono almeno?" lo sentii poco,
"No, perchè il traffico si è sbloccato quindi ora aspetti!" dissi guidando tranquillamente.

"Non sai quanto sono contento che tra un po' sarà un tuo problema"
"Buongiorno, Watari. Bella giornata, vero?" dissi ridendo
"Hai proprio ragione!" lo sentii dire anche se la sua voce andò man mano ad abbassarsi, si era allontanato.

"Dai che vuoi?" dissi
"Niente, volevo sapere se oggi ti avrei rivista"
"Penso proprio di no, mia madre ha il turno di giorno e ora sto andando all'ospedale così che lei possa andare" dissi.

"Va bene" disse
"Addio!" dissi purtroppo non potevo decidere di staccare,
"Ti sei resa conto che devo staccare io, vero?" dissi, non gli risposi, lo sentii ridere leggermente. Certo, era strano che lo facesse, ma..no..mi sento ferita nell'orgoglio!

"Buona giornata" disse sbloccandomi finalmente il telefono, anche se solitamente dopo le sue 'chiamate' restava in tilt per un po'.

Arrivai all'ospedale senza altri intoppi, se così si possono definire,
"Buongiorno, (T/n)!" disse Chris era un infermiere del posto, ormai ci conoscevano in molti.

Tra infermieri e dottori per via dei mille controlli di mio padre, ma non ne ero felice per niente,
"Buongiorno, Chris!" dissi salutando e avanzando per la mia strada, fino ad arrivare alla stanza di mio padre.

"Come va?" chiesi a mia madre che era seduta,
"Come al solito, ma almeno i suoi parametri sono stabili" disse alzandosi dalla sedia che era accanto al letto, e prendendo la borsa.

"Non devi stare per forza tutto il tempo qui!" disse mia madre,
"Non ti preoccupare non ho comunque nulla da fare" dissi.

Volevo in realtà presentare L ai miei, ma volevo anche aspettare che papà si riprendesse, ovviamente non posso neanche aspettare che prima si riprenda per andare avanti con la mia vita.

Anche se per una cosa o l'altra alla fine lo conoscono entrambi. Ma devo dire che la mamma, lo aveva visto solo con i capelli..bhe come dire..non li aveva come al solito, e non era proprio sè stesso. Anche i vestiti erano diversi, e aveva cercato di avere una postura diversa.

L (Lxreader) [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora