Mi scuso in anticipo per il capitolo corto ma ho preferito comunque postarlo ora invece di farvi aspettare per più tempo per uno più lungo anche perchè non sapevo poi quando avrei potuto pubblicarlo.
---------------------------------------------------------Un nuovo quartiar generale potrebbe essere interessante. Lavorare con nuove tecnologie e in un grattacielo in pratica.
"Quindi tra un po' avremo dimora fissa" dissi guardando lo schermo,
"Già" mi rispose, sentii Watari dietro di noi ridere."Che c'è? Ogni volta da una parte all'altra solo nelle ultime settimane siamo rimasti qua" disse, e noi ci girammo per guardarlo.
"Comunque Ryuzaki non avevi detto che lo avresti mostrato a tutti più tardi?"
"Quindi..ho avuto un anteprima addirittura?" dissi sorridendo, per poi andarmi a sedere alla mia postazione."A quanto pare" disse Watari dall'altra stanza, Watari lo faceva apposta perchè sapeva che L odiava ammettere certe cose.
(Si intende il fatto che vi ama, non se si fosse capito comunque dovrebbe 'odia' ammetterlo solo in presenza degli altri)
Quindi era divertente, purtroppo però eravamo entrambi consapevoli che lui sapeva tutto, ma finché potevamo perchè non dovevamo?
Dopo poco arrivarono anche gli altri e L spiegò loro del nuovo quartiar generale.
La giornata era la solita, quindi quella noiosa, non avevo nulla da fare eppure dovevo stare lì chiusa in quella stanza.
"Vieni (T/n), ti accompagno a casa!" disse Watari mettendosi la sua giacca, io mi alzai di corsa dalla sedia quasi cadevo, ma mi tenni in equilibrio.
Vidi L scuotere la testa con un sorrisino in volto,
"Che c'è? Sto impazzendo" dissi andando verso la porta e mettendomi il giubbino, ma sempre sorridendo per la gioia di tornare a casa finalmente."Non solo tu" disse Watari iniziando ad uscire, io mi misi a ridere seguendolo.
Entrammo in macchina e Watari iniziò a guidare verso casa mia. Bon vedo l'ora che tutto questo finisca non ce la faccio più tra la noia e la stanchezza.
"Buonanotte" dissi scendendo dall'auto sentii Watari dire qualcosa, ma bene non capii.
Una volta entrata notai mia madre sveglia in cucina,
"Che ci fai ancora sveglia?" le domandai togliendomi il giubbino."Niente non riuscivo ad addormentarmi, e allora sono scesa in cucina" disse calma non aveva mai parlato così.
Non aveva mai avuto quel tono calmo senza espressione, faceva paura eppure per quanto ne so non c'è nulla che non vada.
"Che c'è che non va?" dissi avvicinandomi al bancone della cucina per prendermi un bicchiere d'acqua.
"Ti ho già detto che va tutto bene, piuttosto vai di sopra che è tardi" disse aveva ancora quel tono, non si era mossa di un millimetro.
"Mamma, ho detto che c'è che non va?" le ripetei la frase so quanto può essere brutto restare intrappolata nella tua mente, e nei tuoi pensieri.
A scuola soprattutto alle elementari ti insegnano che la libertà e una di quelle cose brutte da perdere.
Ma loro intendono solo la libertà fisica, affinché non hai quel tipo di libertà potrai lo stesso viaggiare con la tua mente.
È comunque brutto non avere la libertà fisica, ma non avere quella mentale e anche peggio, quant'è brutto avere un pensiero fisso che ti tormenta vorresti solo smetterla di pensarci ed invece più ci provi ed è anche peggio.
STAI LEGGENDO
L (Lxreader) [Completata]
Fanfiction"Ma perchè?" dissi "Perché voglio stare con te" disse con un filo di voce. ○■○■○■○■○■○■○■○■○■○ "(T/n) cos..." disse avvicinandosi errore un grosso errore gli diedi un pugno ben assestato in pieno volto come mi aveva insegnato mio padre pieno di odi...