Il nuovo quartiar generale

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Io e papà tornammo a casa subito dopo.

"Allora, che scusa inventiamo con la mamma?" dissi
"Non lo so" disse mio padre.

Ormai eravamo arrivati a casa, ed eravamo dinanzi la porta d'ingresso.

"Cha faccio apro la porta?" sussurrai  preoccupata per via dei messaggi che mi aveva mandato mia madre, me ne accorsi solo in auto dopo aver acceso il telefono.

"Non lo so" disse mio padre,
"Ma non sai niente?" dissi ironica sempre in sottovoce aprendo la porta.

"Allora, cosa era successo di tanto importante, che siete praticamente scappati?" disse mia madre con un viso che trasmetteva ben più della rabbia.

"Questioni di lavoro" dissi, di solito sono brava a inventare scuse su due piedi e farle sembrare credibili.

Andai verso le scale per salire,
"Questioni di lavoro?" ripetè mia madre guardandomi, ci credeva poco ma in fondo era la verità.

"Sì, non posso mica parlarti dei particolari" dissi ridendo leggermente,
"E che c'entre tuo padre?"
"Ancora, dovrei parlarti dei particolari per spiegarti tutto" dissi finalmente arrivando al piano superiore.

In realtà anche un po' nervosa. Sarò strana io, ma quando spiego qualcosa e le persone non capiscono facendomi praticamente le stesse domande, mi innervosisco dopo un pò.

Entrai in camera per farmi una doccia così che la sera sarei riuscita ad andare prima a dormire.

Sul mio letto trovai il mio cagnolino addormentato, mica è scemo ha visto che non c'ero mai e si è preso il letto o forse si è proprio rubato la stanza.

Presi un leggings e una felpa e mi lavai velocemente, erano le sei di sera e mi sembrava strano il fatto che fossi già casa.

Tornai in camera per stendermi un po' prima di cena,
"Spostati" dissi scostando leggermente il mio cagnolino.

Gli volevo molto bene, però la stanchezza era leggermente più forte rispetto alla gentilezza in questo momento.

Il mio caro cucciolo mi guardò un po' male,
"Che c'è? Sono stanca!" mi lamentai, il mio cane semplicemente si spostò più in là facendomi spazio.

Questo cane mi capisce, ne sono sempre più convinta.

Mi coricai sul letto affianco a lui  addormentandomi in poco tempo.

Inizio sogno

Mi trovai in una specie di fabbrica abbandonata con vari edifici, che servivano probabilmente ognuno per una funzione diversa.

Il sole stava calando, ma la luce c'era ancora...per fortuna.

Stavo per entrare nell'edificio davanti a me finché non sentii qualcuno chiamarmi,
"(T/n)!" sentii ancora, girai ma non vidi nessuno,
"(T/n)!" mi girai nuovamente ancora ninete.

Fine sogno

"(T/n)!" mi svegliai all'improvviso, allora era mia madre che mi chiamava.

"Arrivo" dissi io da sopra presi un attimo il telefono per vedere l'orario.

Erano le otto, avevo già dormito per un'ora e mezza eppure sembrava che avessi dormito solo pochi minuti.

Mi alzai dal letto notando che (n/c) era ancora affianco a me, si alzò appena mi sedetti sul letto.

Lo accarezzai e una volta preso il telefono uscii dalla stanza per poi scendere.

"Stavi dormendo? Ti ho chiamata per un bel pò" disse mia madre poggiando sulla tavola la cena.

"Si" dissi con gli occhi socchiusi sedendomi al mio solito posto e guardando la Tv.

L (Lxreader) [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora