"Il paradiso è sempre dove l'amore dimora."
(Jean Paul)
«Dimmi, Cus... Non andrò in paradiso, vero?»
L'angioletta sentì il suo compagno di una vita tossire violentemente, mentre era ancora adagiata sul suo fianco. Nemmeno lei, ormai, riusciva ad aprire nuovamente gli occhi o muoversi: il suo legame con l'Hakaishin stava per essere completamente reciso.
Suo padre lo aveva preannunciato, nel giorno in cui la fanciulla aveva acquisito il titolo di Angelo del Decimo Universo. Se ci sarebbe stata una grave calamità con la quale il suo Dio della Distruzione avrebbe inavvertitamente terminato il suo ruolo, senza una cerimonia ufficiale con il richiamo dell'Angelo guida nel palazzo del Grande Zen'ō - come stava accadendo in quel caso - anche la giovane avrebbe cessato le sue mansioni con una sorta di disattivazione.
Da un momento all'altro, lei sarebbe crollata in un sonno profondo... dal quale, chissà quando, un giorno si sarebbe nuovamente risvegliata.
Il suo pensiero si rivolse a Rumsshi, che sicuramente stava patendo le più atroci sofferenze in quella disperata situazione. Lo stava aiutando solocon la voce... e, in quel momento, si rammaricò di non riuscire a dargli ciò di cui realmente aveva bisogno.
Su richiesta dell'Hakaishin aveva provato a cantargli una ninna nanna... finché non fu egli stesso a rivolgerle quella domanda, quasi spezzata dal pianto.
Per Cus, quelle parole la intristirono ulteriormente.
Anche le divinità della Creazione e della Distruzione avevano accesso ad una sorta di "paradiso" e "inferno" dopo la loro scomparsa, tuttavia... con un groppo alla gola la fanciulla pensò che, in ogni caso, loro non si sarebbero mai più incontrati. Gli Angeli erano ad un gradino superiore rispetto ai Kaiōshin e agli Hakaishin e, in quanto neutrali, non dovevano provare sentimenti di alcun genere. Per loro, quelle divinità non erano differenti dagli oggetti che utilizzavano per il loro ruolo...
... Ma così non era per lei.
Rumsshi era qualcosa di più: un compagno, un amico, una spalla sulla quale sfogarsi quando ne aveva bisogno. E la cosa era reciproca: anche per l'Hakaishin, Cus non era solo una guida che gli avevano assegnato per il suo compito di Distruttore, ma era diventata una persona a lui cara, da proteggere e da rispettare.
Per questo, l'angioletta provò a rispondere a quella difficile domanda cercando di rasserenarlo. Lui aveva commesso troppi peccati, e chissà se sarebbe davvero finito in quel paradiso oppure la sua anima sarebbe stata purificata come avveniva per i peccatori più incalliti.
«Penso di sì. Fossi nel Giudice delle Anime... ti farei passare senza problemi.»
«Lo dici solo perché mi vuoi troppo bene... e di questo ti ringrazio. Per me... l'aver vissuto al tuo fianco è stato già come essere in paradiso.»
L'angioletta si commosse a quella risposta. Udire quelle parole per lei erano una prova dell'affetto che Rumsshi provava nei suoi confronti: nonostante tutte le discussioni che avevano avuto... alla fine il Distruttore aveva dimostrato di ricambiare i suoi sentimenti.
Ma, in quel momento drammatico, un'altra domanda la sorprese ulteriormente.
«Dici che, prima di andare all'inferno... rivedrò anche Gowasu?»
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A tale of stars
Fanfiction[Writober 2018] Sulla scia dei prompt offerti quest'anno, un'altra raccolta di brevi storie sui personaggi dell'Universo 10. 1. Invito. [Gowasu, Zamasu - pre Super] 2. Nuvole. [Cus] 3. Insonnia. [Zamasu, Rumsshi] 4. Segreti. [Zamasu (Black)] 5. Futu...