(Benedetta)
Mi ero svegliata di buonumore e sempre con le cuffiette nelle orecchie mi avviai verso l' ospedale per il turno del mattino. Catarina mi aveva detto che quel giorno non poteva esserci e che veniva sostituita da un collega. Io mi mangiavo le unghie per il nervosismo e pregai di non essere insieme alla mia rivale.
Passai le vetrate ed entrai dalla reception e nello spogliatoio, indossai la divisa bianca da oss. Sistemai i capelli in una coda di cavallo, cancellai le ombre scure sotto gli occhi con la magia ed infine raggiunsi il reparto.
Vidi uno scatolone di farmacia da mettere nel mobiletto così lo presi, mi copriva un po' la visuale e purtroppo mi scontrai con qualcuno che maledissi.
" È possibile che da quando sono qui devo sempre cadere?! " Urlai con le scatoline di farmaci intorno e il cartone finito in testa.
" Oh, Benedetta ti cercavo. Scusami. " Disse la voce.
Arrossii di botto riconoscendo la voce di Jacopo così mi tolsi il cartone dalla testa e accennai un saluto. " Buongiorno, scusa per il tono ma sai ehm, i-i-io... " Fantastico, non capivo più niente.
Jacopo sorrise. " Tranquilla ti dò una mano, anche perché oggi siamo insieme. "
Cosa?! Oh cazzo! Mi si bloccò il sangue nelle vene e senza rendermene conto mi feci aria con la mano con la faccia da ebete.
" Tutto bene? "
" No! Oh! Cioè, si! Tutto ok! " Sorrisi e cominciammo a prendere quei farmaci caduti tanto che le nostre mani si sfiorarono ed io lo fissai nei suoi occhi azzurri, mi ci persi. Forse la cosa era reciproca visto che nemmeno lui non smetteva il contatto visivo. Porca Lilith se mi ero innamorata!
" Quindi oggi sono con te? " Domandai interrompendo quell' atmosfera e ci rialzammo solo che si offrì lui di portare lo scatolone. Gentiluomo il biondo, sorrisi tra me e me.
" Esatto. Fammi pure le domande che vuoi ed io rispondo a tutto. " Sorrise Jacopo.
" Si, ne ho una. "
" Dimmi. "
" Non voglio essere troppo curiosa ma da quanto lavori qui? Cioè abbiamo la stessa età e tu sei il mio tutor infermiere/collega. " Ridacchiai e mi guardò maliziosamente.
" Sono qui da poco. Mi sono trasferito qui perché volevo cambiare ambiente dopo la morta di mia madre e ho deciso di diventare infermiere per salvare le vite. " Disse Jacopo.
" Oh, scusa non volevo essere invasiva. " Mi dispiaceva per lui, davvero.
" Non ti preoccupare, anzi mi ha fatto piacere parlare con te. Sei carina e simpatica. E tu dimmi, perché vuoi fare la oss? "
Arrossii per il complimento. " Mi è sempre piaciuto aiutare le persone in difficoltà oltre ai miei amici e inoltre sfrutto l' empatia che possiedo per ascoltare o consigliare. Sono molto fedele come persona e dò sempre aiuti, così ho scelto questo lavoro. "
" Molto profondo come pensiero. " Sorrise Jacopo ed insieme sistemammo le scatole negli appositi mobili e cassetti.
Mi sentii molto a mio agio in sua presenza tanto che lavorammo tra battute e risolini spensierati, e mi batteva forte il cuore quando mi sfiorava la mano o la spalla. Non mi ero innamorata così nemmeno da ragazzina nonostante vedevo parecchi ragazzi e anche la cotta breve che avevo avuto l' anno precedente per Magnus non era niente in confronto a Jacopo.You think I' m pretty
Without any make up on
You think I' m funny
When I tell the punch line wrong...A fine turno ci fermammo per un caffè e me ne offrì uno. Eravamo soli nella stanza ed io mi appoggiai alla finestra sorseggiando il caffè e annotando qualche appunto nella mia agenda tascabile.
Jacopo beveva il caffè andando avanti e indietro per la stanza.Let' s go all
The way tonight
No regrets, just love
We can dance, until we die
You and I
We' ll be young forever...Continuai a scrivere sull' agenda. " Sai Jacopo, stavo pensando... " Venni interrotta da lui che mi baciò. Lasciai cadere l' agenda per terra con il bicchierino di caffè ormai vuoto e gli passai le mani tra i capelli biondi.
Nel bacio ero timida all' inizio poi mi lasciai andare e seguii i suoi movimenti della sua bocca sulla mia.
Mi prese morbidamente per i fianchi adagiandomi contro la finestra e con una mano mi sciolse la coda di cavallo facendo cadere i capelli sulle spalle e il mio segno stregonesco brillò al sole.
Baciai le sue labbra che sapevano di caffè e ansimai quando mise un ginocchio tra le mie gambe, stavo perdendo il controllo di me stessa.You make me
Feel like I' m living a
Teenage dream
The way you turn me on
I can' t sleep
Let' s run away and
Don' t ever look back
Don' t ever look back...Cazzo, stavo davvero perdendo il controllo di me stessa e la mia magia minacciò di uscirmi in scintille verdi dalle dita, così mi staccai e lui mi guardò tra il confuso e il trasognato.
" Ho sbagliato qualcosa? Forse non avrei dovuto, come minimo adesso mi denunci. " Disse Jacopo trattenendo una risata.
" No, no. È stato... tutto perfetto. Non ti denuncio. " Arrossii e risi al tempo stesso.
" Vuoi uscire stasera? " Domandò Jacopo spostando una ciocca verde.
Rimasi immobile. Benedetta, la terra ti chiama sei con noi? " Oh, si. Va bene. " Oh, porca Lilith! Un appuntamento!
" Passo a prenderti alle 20, allora. " Disse Jacopo.
Mi venne un campanello d' allarme tanto che ebbi come l' impressione di sentire gli artigli di Silvia intorno alla gola. " No, no. Perché non ci vediamo direttamente al Taki' s? "
Jacopo annuì. " Non lo saprà nessuno qui che ci frequentiamo. "
" Bene, bene. " Sorrisi come un ebete.
" Ci vediamo stasera. " Disse Jacopo e mi diede un ultimo bacio poco casto del primo. Si staccò da me e mi salutò con la mano per andarsene.
Saltai di gioia e purtroppo con la magia non mi accorsi di aver sfiorato la macchinetta dell' acqua e così inondando la stanza.
" Ops. " Riparai il danno con un gesto della mano e decisi di chiamare Izzy.
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Finally found you: Malec
Fanfiction(Sequel di Love exists: Malec) È passato un anno dagli eventi accaduti in Love exists e i Malec sono più uniti che mai, tanto che Alec sta pensando di fare la proposta di matrimonio a Magnus. Benedetta, la stregona italiana ritorna a New York per un...