Epilogo: Only hope (Parte 1)

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(Alec)

4 mesi dopo...
Non appena tornati a New York dalla nostra luna di miele in Indonesia, io e Magnus trovammo un cestino abbandonato alle porte dell' Istituto. Con la mano tremante e pensando che fosse uno scherzo di cattivo gusto, scostai le coperte di lana che ricoprivano il cestino ed ebbi un tuffo al cuore: un neonato, ma non uno qualunque ed umano, uno stregone. Un piccolo stregone dalla pelle blu e delle piccole corna dolcemente arricciate.
" Magnus, guarda. " Ero senza fiato e non mi aspettavo per niente un bambino nella mia vita.
Anche Magnus era senza parole e fissava il neonato coi suoi occhi da gatto come ipnotizzato.
Lo stregoncino fece un sorrisino innocuo ed allungò una manina verso Magnus.
Magnus si risvegliò dalla trance e prese la manina blu nella sua mano inanellata con una dolcezza che non gli avevo mai visto.
" Lo teniamo con noi? " Lo dicemmo all' unisono e ci guardammo come se fossimo stati sincronizzati nel formulare la domanda.
" Si. " Disse Magnus. " Voglio essere padre e voglio trasmettergli l' amore che io non ho ricevuto da piccolo. " Giurai di vedere i suoi occhi farsi lucidi solo un attimo.
" E tu, Alexander? "
" Lo voglio tenere. " Sorrisi al neonato che mosse la manina blu sul mio viso.
" Ok, saremo papà di questo bambino, anzi i papà del nostro bambino. " Il mio stregone mise molta enfasi sulle parole pronunciate e poi sul suo viso si formò un' aria interrogativa.
" Che c'è? " Domandai.
" Che nome gli diamo? " Chiese Magnus.
" Che ne dici di Max? " Domandai e mi sentii gli occhi lucidi ma buttai indietro quelle lacrime amare.
Il mio fratellino minore Maxwell Lightwood era il fratello più piccolo di Izzy e me, era appassionato di fumetti ed Izzy lo stava allenando perché voleva diventare uno shadowhunter migliore come Jace solo che Sebastian Morgerstern lo aveva ucciso sotto gli occhi di Izzy.
Quindi decisi di chiamare quel piccolo stregone in onore del mio fratellino e di non dimenticarlo anche se io ne portavo il ricordo nel mio cuore.
Vidi Magnus annuire ed appoggiarmi una mano sulla spalla. " Tutto quello che vuoi, amore mio. "
Sorrisi a mio marito e mi voltai verso il neonato. " Allora piccolino, ti chiamerai Max Lightwood-Bane e adesso vieni a casa con noi, i tuoi papà. "

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