Torn in two

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(Alec)

Io ed Izzy dopo aver scelto gli anelli ed ovviamente nascosti in camera mia in un posto super segreto, anzi scelto da lei convinta che nessuno avrebbe guardato (il cassetto della mia biancheria intima), ci stavamo avviando a casa di Magnus.
E come dice "la curiosità uccide il gatto" perché eravamo intenti a scoprire cosa aveva Magnus.
Era pomeriggio inoltrato a New York con quell' aria invernale bella fresca che profumava di biscotti appena sfornati e annunciava l' arrivo della neve.
Mi strinsi nella mia giacca di pelle cercando un po' di calore ma il mio corpo non ne voleva sapere niente di scaldarsi: desideravo le mani dello stregone di Brooklyn sul mio corpo il quale pensiero mi fece avere un leggero brivido lungo la spina dorsale ed eccitandomi leggermente.
" Che hai Alec? " Mi fissò Izzy e saltò come una bambina nello schivare un tombino ghiacciato, e ci scivolai sopra battendo il sedere.
" Cazzo! " Gemetti.
" Alec, ma che? " Izzy si fermò guardandomi e si mise a ridere.
" Non c'è niente da ridere. " Mi alzai e schivai quel tombino.
" Rido perché hai imprecato dicendo una parolaccia e inoltre hai dato una botta al sedere. Se Magnus ti vedesse adesso... " Sorrise maliziosamente e mi tirò la mano per portarmi al suo passo.
" Ti prego, Izzy non cominciare coi doppi sensi. " Arrossii violentemente.
" Uffi, va bene. " Sbuffò Izzy.
Arrivammo al loft di Magnus ed entrammo dentro. Lo vidi in cucina davanti al medesimo pentolone tipico degli stregoni con un mestolo tra le dita e concentratissimo.
Izzy si sedette sul divano e iniziò ad accarezzare Chairman Meow, mi voltai e andai in cucina senza farmi sentire.
" Coda di topo; ala di pipistrello; lingua di gatto; cuore di lucertola; zampa di tartaruga... Siamo sicuri che non mi trasformo da solo in una creatura a cento occhi o mi avveleno? " Mormorò Magnus e sobbalzò quando gli strinsi energicamente una natica e gli lasciai un bacio sul collo.
" Che stai cucinando di buono? " Domandai in modo sensuale all' orecchio del mio fidanzato che sentii il suo formicolio nella sua pelle ambrata.
" Alexander, sei tu. " Miagolò Magnus e appese il mestolo ad un gancio del pentolone. Si rigirò tra le mie braccia e mi spinse dolcemente contro il tavolo per fiondarsi sulle mie labbra baciandole e mordendole contemporaneamente.
Ansimai per il fiato corto e per l' effetto che mi provocava ogni volta che mi baciava.
Scese con la bocca sul mio collo: cazzo il mio punto debole.
Buttai la testa all' indietro ansimando ancora e una sua mano mi strinse il cavallo dei pantaloni.
Magnus si staccò leggermente dalle mie labbra. " Scusami per come mi sono comportato. "
Appoggiai la fronte contro la sua. " Non importa. " Sussurrai con il fiato corto.
" Mi sei mancato. " Disse Magnus.
" Vieni qui. " Dissi e lui distrusse quella poca distanza per baciarmi di nuovo, inoltre infilò quella mano nei miei boxer sfiorandomi l' erezione.
Gemetti godendomi le sue mani dove il mio corpo le desiderava di più e mi morsi il labbro.
Sentii le gambe cedermi come se fossero gelatina così mi aggrappai alle sue spalle gemendo.
" Oh, ti prego... Magnus! " Gemetti e mi avvicinai rubandogli un bacio. Non riuscivo più a resistere con le sue mani che mi toccavano in un modo da farmi eccitare e scordarmi il mio nome.
" Vieni per me, Alexander. " Sussurrò Magnus al mio orecchio e con un ultimo movimento deciso della sua mano, mi liberai prepotente sulla sua mano e nei miei boxer.
Lo abbracciai e baciai di nuovo.
" Allora siete caduti dentro la pentola magica oppure... oh qui c'è aria hot! " Esclamò Izzy che ci fece sobbalzare e staccare.
Mi sentii la brutta ed imbarazzante sensazione di bagnato visto che ero venuto nei pantaloni.
" Che ci fai, Izzy? " Domandò Magnus e senza farsi vedere da mia sorella schioccò le dita pulendo i miei pantaloni fradici.
" In realtà sono venuta qui con Alec ma poi siete spariti in cucina e non di certo a lavare i piatti. " Disse Izzy con aria maliziosa.
" Mi dovete parlare? Allora davanti a dei drink. " Disse Magnus.
" Per me caffè. " Declinai il drink alcolico e così fu.

Sorseggiai il caffè sul divano insieme ad Izzy e Magnus col suo drink seduto o meglio dire levitando in aria con le gambe incrociate.
" Magnus, io sono preoccupato per te. Non so cosa ti succede ultimamente: prima sei dolce e carino mentre poi sei aggressivo e geloso di ehm Jace. "
Magnus arricciò il naso. " Jace-non-Trace biondino etero? Bleah! "
" Smettila di fare il finto tonto o non sei più mio cognato! " Esclamò Izzy.
Magnus sospirò. " Ok, mi avete scoperto. Io sono posseduto da Lilith. "
Mi si gelò il sangue nelle vene.
" Cosa?! " Esclamai.
Magnus tornò in piedi sul pavimento. " Sì, so che sembra assurdo, ma Lilith si è infiltrata nei miei incubi e nella mia mente trovando le mie paure peggiori. "
" E c'è un modo per fermarla? " Domandò Izzy riprendendosi dallo shock.
" L' infuso che stavo preparando, dovrebbe alleviare i sintomi demoniaci tra cui l' aggressività e il richiamo di Lilith. " Spiegò Magnus.
" Il richiamo di Lilith?! Dov'è lei? Io devo trovarla e ucciderla! " Mi alzai di scatto dal divano facendo sobbalzare Izzy.
" Alec! " Mi urlò dietro mia sorella che mi raggiunse alla porta seguita da Magnus.
" Fiorellino, non puoi andare. Non la troverai mai. " Disse Magnus.
" Sono uno shadowhunter, cazzo! Un Lightwood ed io voglio ammazzarla per essersi messa contro il Lightwood sbagliato e lo stregone sbagliato! Io devo assolutamente... " Non terminai la frase che Izzy mi mollò un ceffone.
" Alexander Gideon Lightwood, smettila di fare il bambino! " Urlò Izzy. " Ok, dopo questa vi lascio soli. Ci vediamo dopo Alec. " Uscì dalla porta correndo giù dalle scale.
Scivolai lungo il muro con lo sguardo basso e nascosi il viso sulle ginocchia singhiozzando.
Sentii Magnus percorrere con le dita i miei capelli fino alle labbra. Mi alzò il viso prendendolo tra le mani e mi asciugò coi pollici quelle mie lacrime salate e cristalline; poi si chinò verso di me dandomi un bacio sulla guancia ma io spostai il viso ed incontrai le sue labbra in un bacio che sapeva di lacrime.
" Affronteremo anche questa? " Domandai e mi sfuggì un singhiozzo.
" Ovvio. Ti ricordo che sono il sommo stregone di Brooklyn ovvero il più potente degli stregoni. " Sorrise Magnus.
Sorrisi e gli accarezzai il viso.
Il mio istinto di shadowhunter mi diceva di stare in allerta con Lilith in giro per la città e il cuore mi suggeriva di aiutare il mio fidanzato e di non smettere di amarlo.

I am torn in two...
Hold on, hold on, we' re barely alive
I am faded through...
Hold on, hold on, the fallen arise
I will fight this world for you
And let the dawn of love survive
Broken, I crawl back to life...

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