Epilogo: Only hope (Parte 3)

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(Alec)

Andammo alla porta e fui circondato da due braccia piccole di una figura femminile più bassa di me ed urlante.
" Alec!!!! " Urlò Benedetta.
Le tappai la bocca. " Benedetta, fai silenzio! " Ma troppo tardi perché dall' altra stanza si sentì il pianto di Max.
" Magnus! " Urlò Benedetta più forte e lo abbracciò.
" Ok, pasticcino è un piacere vederti ma è... " Magnus si interruppe e mi guardò.
" Vado io. " Risposi e sentii in lontananza Magnus che parlava con Benedetta.
Arrivai alla culla e presi Max tra le mie braccia e cominciai a cullarlo.
" Shh, piccolino. È tutto ok. "
Il bimbo si calmò e si mise il ciuccio in bocca.
Raggiunsi Magnus e Benedetta, quest' ultima nel vedere Max le si illuminarono gli occhi. " Oh, porca Lilith! Che amore!!! Posso prenderlo? "
" Certo. " Sorrisi e glielo misi tra le braccia.
" È bellissimo. " La stregona diede un bacio sulla guancia a Max. " L' avete adottato? "
" In teoria, pasticcino, l' abbiamo trovato sulle scale dell' Istituto. Abbandonato e solo. " Spiegò Magnus.
" Ma povero amore blu della zia. " Altro bacio sulla guancia a Max e quest' ultimo le posò una mano sul viso.
" Tu e Jacopo non dovevate tornare domani? " Chiese Magnus.
" In teoria si, solo hanno anticipato il volo ed eccomi qui da sola perché Jacopo ha ricominciato in ospedale. Io, invece inizio domani. "
Vidi Max prendere tra le mani le ciocche verdi di Benedetta e cominciò a giocarci.
" Inizi domani? Non dirmi che... "
" Sei stata assunta? " Finì Magnus al mio posto.
" Sì! " Esclamò Benedetta saltellando con in braccio Max e le tirò un po' troppo forte i capelli. " Ahi! "
" Mirtillino, non tirare i capelli della zia. " Disse Magnus e con un gesto della mano apparve un orsetto di peluche nelle manine di Max così lasciò i capelli della ragazza.
" E in vacanza com'è andata? " Domandai.
" Oh, molto bene: ho conosciuto Gurghy che è il mio assistente; ho passato giorni molto belli con il mio fidanzato e visto posti fighissimi! " Sorrise Benedetta.
" E chi sarebbe Gurghy? " Ridacchiai per il nome.
" È un piccolo troll e fa il mio assistente personale. " La ragazza ci fece vedere sul telefonino la foto di un piccolo troll esile e alto un metro e cinquanta con un naso lungo e rosso, capelli corvini lunghi e spettinati a coronare la testolina, scalzo, vestito con una tunica verde smanicata, occhi neri furbi, una sottile coda che finiva in un ciuffo nero e tra le braccia una zucca arancione intagliata nel quale all' interno era accesa una candela.
" Wow, molto carino. " Sorrise Magnus.
" A Jacopo non andava a genio quando l' abbiamo visto la prima volta ma ora ci ha fatto l' abitudine. " La ragazza scosse le spalle e mise via il cellulare.
" La solita gelosia dei fidanzati, non ti preoccupare, Benedetta ci farai l' abitudine. " Ridacchiai e Magnus mi guardò malissimo.
" Non ci conterei molto. " Mi rispose mio marito.
" Ok, ora invece ho dei regali per voi tre. " Con un gesto della sua mano comparirono una copertina con dei draghetti per Max; un maglione blu per me e tre scatole di glitter per Magnus.
Ringraziammo la ragazza e la salutammo baciandola sulle guance.
" Va bene, ora vado, ci vediamo ragazzi. Ciao anche a te, amore blu della zia. " Diede un bacio a Max per poi accarezzarlo in testa e me lo passò tra le braccia.
Benedetta uscì anche se prima lasciò per noi un sacchetto di ciambelle al cioccolato e facendo delle smorfie buffe a Max che rise sommessamente.
" Che bello altri glitter tutti per me! " Disse Magnus con aria sognante.
" Ah si? Va bene stasera dormirai sul divano coi glitter. " Risposi guardandolo male.
" Cosa? No, no, no, no! Non puoi farmi questo, Alexander. Diglielo anche tu, Mirtillino. " Piagnucolò Magnus con gli occhi da cucciolo.
Scoppiai in una fragorosa risata. " Sto scherzando, Magnus. Non ti costringerò mai e poi mai a scegliere tra me e i glitter. "
" Lo sapevo, fiorellino. " Posò i glitter sul tavolo e mi schioccò un bacio sulla guancia.
" Ti amo, Magnus. " Sorrisi.
" Ti amo anch'io, Alexander. " Mi baciò sulle labbra e Max ridendo tirò ad entrambi un orecchio e fece in modo di avvicinare sia me sia Magnus in contemporanea ad una piccola distanza dal viso dell' altro ma in mezzo si mise lui e ricevette un bacio da me e uno da Magnus, uno su ogni guancia.
" Max, non ci siamo scordati di te. " Sorrisi e lui mi strinse il dito nelle sue manine.
" Siamo una famiglia, Mirtillino. Ti vogliamo bene. " Sorrise Magnus e Max mosse l' altra manina verso di lui e Magnus la prese delicatamente nella sua.

There' s a song that' s
Inside of my soul
It' s the one that I' ve
Tried to write over, and over again
I' m awake in the infinite cold
But you sing to me over,
And over, and over again
So I lay my head back down
And I lift my hands and
Pray to be only yours
I pray to be only yours
I know now, you' re my
Only hope...

Fine.

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