Sono passate tre lune dall'ultima volta che ho visto il cavaliere misterioso, ma in compenso in paese non si parla d'altro, è sulla bocca di tutti, nelle ultime sere è giunto in soccorso di altri uomini in balia di soprusi di ogni genere, ormai non c'è dubbio alcuno sul fatto che il Marchese ci odia e farà di tutto pur di vederci in ginocchio, in paese gira voce che è immischiato nella vendita clandestina di schiavi, cosa alquanto disumana ma per le sue tasche molto proficua, è dunque questo il suo intento, sottometterci tutti per venderci al miglior offerente, che farabutto!
Mia madre ogni qualvolta fa ritorno a casa mi racconta gli eventi che le hanno allietato la giornata e uno fra questi è lui, il cavaliere conosciuto e soprannominato ormai da tutti le masquè. Suscita curiosità e gratitudine in tutti in paese comprese mia madre e mia sorella, le quali nutrono una forte speranza in lui. Le vedove del luogo benché più anziane e sagge parlano di lui come la mano di Dio giunto da noi per portarci in salvo come risposta alle loro preghiere e di conseguenza a chi crede all'idea di un Salvatore e di chi invece più che per fede è guidato dalla disperazione non resta altro che aggrapparsi a questo mito.
Ma mentre la vita in paese continua con tutte le sue novizie, io invece mi crogiolo nella solitudine della mia umile dimora, ingannando il tempo rassettando in giro e prendendomi cura del nostro bestiame. Mai in tutta la mia vita queste cose mi sono sembrate così pesanti come adesso, mi sono sempre ritenuta una persona che si rimbocca le maniche pur di dare una mano, non c'è stato giorno in cui ho oziato ma ora fare tutto ciò vivendo sotto costrizione da parte di mio padre il tutto mi appare opprimente e ingiusto.
L'ho supplicato, gli ho posto più e più volte le mie scuse ma a nulla è servito, se c'è una cosa che ho preso da lui è la testardaggine e quindi non mi resta altro che rimanere qui fino a quando non gli sarà passata.Dopo aver munto e spazzolato ogni singolo animale, vado al fiume poco distante da qui per raccogliere l'acqua.
Persa nei miei pensieri vengo colta di sorpresa nel sentire un nitrito di un cavallo alle mie spalle, alche' mi volto di soprassalto."Perdonatemi, non volevo spaventarvi!"
Un uomo, tra i più belli mai visti è davanti a me, in sella al suo cavallo bianco con una postura regale, è una visione!, capelli corti di un biondo cenere, barba appena pronunciata, occhi di un verde intenso, lucente ed accattivante, labbra carnose con un sorriso meraviglioso che in questo momento sta dedicando alla mia immagine da sognatrice che mostro davanti alla sua bellezza.
Lo vedo tossire discretamente, temo sia imbarazzato, così mi desto dalla mia temporanea assenza."Perdonate mio Signore voi non avete nulla di cui rammaricarvi...io ero solo sovrappensiero", dico inchinandomi davanti la sua regale figura.
Con il capo chino sento lui scendere da cavallo e a piccoli passi diriggersi verso di me, sento il mio cuore battere forte, e non appena il suo profumo di rose di damasco mi invade non capisco più nulla, sa di buono, di bello, sa di lui.
"Gentile fanciulla, ho bisogno del vostro aiuto"
A sentire quella frase alzo il mio viso trovandomi il suo vicino, le mie guance inevitabilmente si tingono di rosso, facendomi chinare ancora una volta il capo.
"Come posso esservi utile mio Signore?", chiedo ingoiando il mio disagio.
"Ve ne prego", risponde costui prendendomi la mano e portandosela alle labbra, gesto che mi provoca brividi lungo tutto il corpo, "Non chiamatemi Signore, io sono Dominique III per servirla!", dice con un lieve inchino.
Ogni suo gesto mi confonde lasciandomi inerme davanti a lui e alle sue parole, non mi era mai capitato che un uomo del suo rango o semplicemente con la sua grazia mi trattasse con tanta gentilezza, come se non vedesse alcuna differenza sociale, il suo baciamano è lieve e delicato, quasi impercettibile tanto da lasciarmi con l'amaro in bocca, vogliosa di un altro suo contatto, e ne rimango ulteriormente estasiata quando mi dedica un sorriso sicuro e spavaldo, sorriso di chi sa l'effetto che fa a fanciulle come me, accompagnato da due occhi in grado di farti perdere immergendoti nelle sue sfumature di verde.
Non vedendo una mia reazione il mio interlocutore continua, "Sono diretto al castello del Marchese Basile, voi, sapete indicarmi il sentiero che conduce alla sua dimora?"
"C-certo, proseguite dritto lungo il fiume, poi vi troverate davanti un ponte, percorretelo e proseguite lungo il sentiero che vi porterà dritto al castello"
"Vi ringrazio mia dolce fanciulla dagli occhi come il cielo", dice senza lasciare la mia mano, "Non mi avete detto ancora il vostro nome!", esclama vicino al mio viso, anche troppo!
"J-Jacqueline!", dico con evidente imbarazzo.
"Jaqueline!", ripete intensamente, "Permettetemi di scortarvi fino alla vostra dimora mia dolce Jaqueline...."
"Oh! Vi ringrazio ma non c'è bisogno alcuno...", rispondo impacciata.
"Insisto!"
È l'ultima cosa che dice prima di ordinare al suo scudiero di prendere i secchi pieni di acqua e caricarli sul carro pieno di bauli, cosa che mi fa pensare che abbia l'intenzione di rimanere qui in paese per lungo tempo, per poi avvicinarsi nuovamente a me porgendomi la sua mano.
"Siete mai salita a cavallo?"
"Si mio signore!"
"Solo Dominique, ve ne prego!"
Dominique!, penso e ripenso al suo nome, mentre accetto il suo invito prendendo a mia volta la sua mano che con grazia e gentilezza mi accompagna verso il suo fidato cavallo, arrivati di fronte la bestia gli accarezza dolcemente la criniera, "Lui è Fulmine, il io più fidato amico....su saluta la nostra Jaqueline!", dice sorridendo.
Il cavallo immediatamente nitrisce e muove il capo simulando un inchino, alche' sorrido di gusto anche io, due inchini in un solo giorno, deve essere il mio giorno fortunato!
"Il vostro sorriso è incantevole!", mi sussurra in un breve attimo.
Tanto breve che mi chiedo se sia stato reale, scossa e in balia di emozioni contrastanti mi appresto a salire in sella con il suo aiuto, cingendomi i fianchi e con una spinta mi fa salire in groppa al suo destriero, con una monta all'amazzone, seduta con le gambe a sinistra, lui mi segue montamdo dietro di me, i nostri corpi si sfiorano e un'ondata di brividi mi percorre tutto il corpo.
Mi chiedo come un uomo possa sconvolgere talmente tanto la mente di una donna, per me è strano provare certe sensazioni ma alcol tempo sentire il calore del suo corpo mi proietta in un luogo inesplorato e nuovo per me, che mi stia innamorando?Lo osservo prendere le briglie e strattonarle per far galoppare Fulmine, essere circondata dalle sue braccia mi tormenta devo darmi un freno solo una stupida può fantasticare su di un qualcosa che non potrà mai succedere, lui è un nobile e io un'umile contadina.
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Il Cavaliere Misterioso
RomanceNel Medioevo la vita non è facile soprattutto per chi come Jaqueline che fa parte di una famiglia di contadini, i quali, per potersi permettere un tetto sopra la testa e dei viveri sono costretti a pagare dei tributi al Signore della terra in cui vi...