Mi da le spalle mentre con la mano va a toccare l'acqua all'interno della vasca, vedo il vapore uscire dalla superficie, segno che è ancora calda. Incapace di dire o fare altro mi vado a sedere sulla poltrona con la speranza che lui cambi idea sul fatto di dormire con me.
Non mi parla né mi guarda da un sacco di tempo, si muove nella stanza come se io io non ci fossi e questo, non lo nego, mi provoca una leggera stretta al cuore.
Che ho che non va?
Ho un uomo che brama di desiderio per me e io lo rifiuto.
Il suo modo di parlare e di mostrare amore farebbe sognare qualunque donna, perché non me?!Mentre penso faccio un grave errore. Lo guardo.
Lo vedo sciogliere la guarnacca che cade ai suoi piedi, seguita subito dopo dalla camicia, rimanendo così mezzo nudo con solo le barche e gli stivali.
Inevitabilmente sento le mie guance prendere fuoco e rapidamente distolgo lo sguardo, ma l'imbarazzo è talmente forte che non riesco a stare ferme e nel muovermi, con la gamba tocco il piede del tavolino, accanto a me, e lo spostamento fa infrangere per terra una boccetta di vetro.
Il rumore fa girare lui di scatto e costringe me ad alzare il viso verso di lui, lo vedo bello, aitante e disinvolto, contatto che non riesco a mantenere più di un battito di ciglia.Mi alzo dalla poltrona e corro verso la porta, ma riesco solo a sfiorare la maniglia che lui con un gesto repentino riesce a prendermi la mano e a bloccarmi tra lui e il muro.
Con le mani sopra la testa, vedo il suo petto fare su e giù per il respiro accelerato, lo sguardo serio e la stretta salda nei miei polsi. È troppo vicino e io sono accaldata, per la discussione di pocanzi, per il mio scarso tentativo di fuga, ma soprattutto per il fatto che è mezzo nudo e maledettamente vicino, troppo vicino.Con lo sguardo percorro il suo corpo, dal busto al petto, dal petto al collo, dove gli vedo pulsare una vena, dal collo alle sue labbra, che immediatamente inumidisce con la lingua, gesto che non passa inosservato, e che mi porta a mordermi il labbro inferiore e ad ingoiare un fiotto di saliva, cercando di non farmi sopraffare dal momento ma di agire con coscenza.
Istintivamente chiudo le gambe, mentre con gli occhi non riesco a staccarmi dalle sue labbra, che mai come in questo momento mi sono sembrate tanto invitanti.Non sarà un guerriero ma nonostante ciò il suo fisico non ha nulla da invidiare, la sua pelle è più scura della mia, segno che il sole l'ha baciata più volte, le sue spalle larghe, le braccia muscolose e il petto coperto da una leggera peluria chiara, lo rendono un Dio ai miei occhi.
Il mio respiro si fa corto e il mio petto inizia ad evidenziare con i suoi movimenti la mia mancanza di fiato.
Ed è in questo momento che lui agisce. Mi bacia, ma stavolta con passione e possessione.
Un bacio diverso da quello di poco fa, un bacio dove esprime tutto il suo ardore e la sua voglia di avermi e io mi lascio travolgere da tutto questo.Senza staccarsi mi alza, mentre io intreccio le gambe nella sua vita, si gira e mi porta sul letto, dove mi sdraia e con mani esperte inizia a sciogliere i lacci delle mie vesti.
"Non immaginate che tentazione siete per me!, vi voglio mia bellissima Jaqueline!", dice guardandomi per un attimo.
Attimo che a me costa caro, perché mi fa perdere tutto l'entusiasmo, ricordandomi con una sola parola le masquè.
<Sono una tentazione>, anche lui me lo ha detto, nell'attimo prima di dirmi addio."Fermatevi!", urlo, "Fermatevi ve ne prego!", dico dando sfogo alle mie lacrime.
"Se vi ho mancato di rispetto vi prego di perdonarmi non era..."
"Voi non avete colpe", dico interrompendolo e riallacciando il mio vestito frettolosamente, in preda ad una vera e propria crisi.
Le mie mani tremano mentre piango singhiozzando e lui davanti a tutto questo riesce a mantenere la calma e dopo essersi ricomposto avvolge le sue mani alle mie, gesto che anzicchè calmarmi mi agita ancor di più, ma non il coraggio di staccarmi.
"Aspetterò....ci volessero anche 100, 1000 anni, io vi aspetterò sempre!"
Le sue parole sono un pugno in pieno viso che mi lasciano inerme e incapace, di gridargli ciò che lui si merita di sentire, mentre in silenzio raccoglie i suoi vestiti, indossandoli alla benemeglio, per poi uscire dalla stanza lasciandomi sola con i miei fantasmi.
Passano ore e di lui nessuna traccia, ormai credo che se ne sia andato a dormire in un'altra stanza e magari condividendo il letto con una vera donna.
Mentre io affacciata alla finestra non faccio altro che guardare la luna e perdermi nella mia incapacità di amarlo.
Con un gesto involontario la mia mano va ad appoggiarsi alla maniglia della finestra e contrariamente a ciò che pensavo, si apre.
È molto alto, ma questo non mi scoraggia da ciò che voglio fare, anzi, senza indugiare mi arrampico e in un niente mi trovo all'impiedi sul davanzale pronta a lanciarmi nel vuoto.Tutto succede in fretta, il nitrito, le grida e una stretta che mi spinge all'interno facendomi cadere per terra, ma soprattutto lui, che senza indugio al galoppo e urlando a perdifiato attira la mia attenzione nell'attimo prima di lanciarmi, ma ahimè, neanche il tempo di bearmi della sua presenza che sento delle mani stringermi e catapultarmi dentro, sbattendo la testa sulla fredda pietra del castello.
Le immagini sono sfocate e le voci lontane, mi sento scuotere e vedo Dominique.
"Che volevate fare?, siete impazzita?", lo sento urlare disperato.
Mentre io corruco la fronte pensando che quello che ho visto è solo un miraggio, frutto della mia disperazione, ma prima di convincermene del tutto sento il nitrito di un cavallo, al che mi alzo di scatto e barcollando mi affaccio alla finestra e lo vedo, il mio cavaliere. Non è stato affatto un miraggio, lui è lì, davanti ai miei occhi, e basta questo per sentirmi felice.
"Era tutto vero!", dico tra me e me, non contenendo la contentezza.
"Cosa è vero?", chiede Dominique raggiungendomi alla finestra.
Ma il suo viso muta nell'attimo in cui guarda negli occhi le masquè.
"È lui dunque?", chiede serio senza che i due interrompano il contatto visivo.E io non ho bisogno di spiegazioni, capisco cosa intende dire.
"Si, è lui!", rispondo semplicemente.
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Il Cavaliere Misterioso
RomanceNel Medioevo la vita non è facile soprattutto per chi come Jaqueline che fa parte di una famiglia di contadini, i quali, per potersi permettere un tetto sopra la testa e dei viveri sono costretti a pagare dei tributi al Signore della terra in cui vi...