FLAVIO
Al mio arrivo questa mattina, il campus è vuoto e l'aria più fresca di quanto mi aspettassi. Mi stringo di più nel trench che indosso e proseguo in direzione del dipartimento. Una volta arrivato, il solito ragazzo alla reception mi rivolge un saluto, poi mi incammino verso il mio ufficio al piano superiore.
La stanza è poco illuminata, con calma estraggo dalla borsa delle cartelline e le dispongo ordinatamente nello scaffale, accendo il computer e dopo aver modulato l'apertura della veneziana sulla finestra, mi dirigo verso la porta con l'intenzione di andarmi a prendere un caffè al distributore. Qualcuno bussa alla porta.
«Dottor Solina, buongiorno.» È la voce di Evelyn, la segretaria del professor Milligan.
«Buongiorno Miss Stone» le rispondo.
«La dottoressa McLean mi ha consegnato questa. Lei non c'era, così le ho detto che gliel'avrei consegnata non appena fosse arrivato.»
«Oh, ha fatto benissimo, Miss Stone. Grazie.»
Afferro la busta con una certa foga, i miei nervi fremono per conoscerne il contenuto. La curiosità è alimentata anche dalla vicenda avvenuta ieri, non mi riferisco solamente alla strigliata che ho fatto a Chloe in laboratorio, ma anche a ciò che ho visto dopo, durante la pausa pranzo.
Prendo un tagliacarte e apro la busta, ne estraggo un foglio che comincio a leggere. Poche righe dopo ho un lieve sussulto nel petto. Non mi aspettavo di certo questa mossa, non da una come Chloe. Una mossa sleale, per giunta.
Una lettera di dimissioni non era contemplata nello scenario che mi ero costruito; avrei preferito riuscire a piegare ed educare il carattere sfrontato di Chloe, non intendevo di certo costringerla a battere in ritirata.
Mi siedo sulla poltrona, piego la testa all'indietro e comincio a riflettere. Forse tra la dottoressa Mc Lean e la dottoressa Moore c'è stato molto più di un battibecco acceso. Forse, la ragione della scelta di Chloe è causata da ragioni a me sconosciute. Tento di ripulirmi la leggera macchia sulla coscienza che mi sta costringendo a considerare me, e solo me, come unico responsabile della cosa.
Dopo svariate elucubrazioni arrivo alla conclusione che dovrò indagare prima di consegnare questo foglio al professor Milligan. La prima cosa che faccio, allora, è proprio quella di consultare il curriculum della dottoressa McLean alla ricerca di un numero di telefono. Lo trovo subito e compongo il numero. Pochi squilli dopo sento rispondere la voce cristallina di Chloe.
«Dottoressa Mc Lean, sono il dottor Solina.» Subito dopo il rumore secco della linea che cade. Chloe mi ha appena agganciato il telefono in faccia.
Trovo estremamente irritante e infantile questa reazione, però non mi arrendo e riprovo ancora, e ancora e ancora. Chloe non risponde più.
Prendo la lettera e la ripongo nel il cassetto della scrivania, aspetterò, magari questa è solo una reazione dettata dall'umiliazione, oppure vuole sentirsi importante e crede che io andrò a pregarla di tornare. Be', si sbaglia di grosso.
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Ridammi indietro il cuore
RomanceFlavio è un medico genetista di Milano in trasferta a Londra per un dottorato di ricerca finanziato dalla Kingstone University. Ha una fidanzata e un matrimonio alle porte. Chloe è una dottoressa fresca di laurea, scelta dall'università per entrare...