CHLOE
Un compromesso dopo l'altro. Un compromesso con me stessa che nessuna donna dovrebbe mai accettare di mandare avanti. Ma l'amore è una droga a cui difficilmente si riesce a resistere, soprattutto quando si è consapevoli che "tutto sta per finire", che il margine in cui l'amore si muove diventa ogni giorno più piccolo.
Sono scesa a patti con il mio spirito di autoconservazione per godermi Flavio fino alla fine, uno stillicidio d'amore che mi sta consumando, lentamente.
Lo sto perdendo, non che io abbia mai pensato di tenerlo in pugno, ma dovete credermi quando dico che l'innamoramento ti convince di poter fare cose assolutamente irrealizzabili. Ho sperato che magari quell'uno per cento mi sarebbe bastato per invertire la rotta della realtà. Ovviamente mi sbagliavo. Ne pagherò le conseguenze, ma voglio farlo. Le mie relazioni sono state blande, anestetizzate prima di conoscere Flavio.
Cosa si prova a legarsi davvero a un individuo, a desiderarlo come si desidera l'acqua in un deserto sconfinato e arido?
Ci si sente vivi oltre ogni aspettativa. Ci si sente onnipotenti e allo stesso tempo impotenti. Un connubio letale di concetti agli antipodi. Questo si prova.
Io voglio amarlo, ancora. Fino all'ultimo giorno che ci sarà concesso. No, non è una forma di masochismo la mia.
È solo una forma d'amore.
Mi ritrovo a uscire di casa, una sera, dopo aver ricevuto un messaggio da parte sua in cui mi chiedeva di vederci, per parlare. Per un istante lo stomaco si è ristretto a una fessura microscopica, ho provato ciò che forse anche Ethan ha provato tanti mesi fa, quando l'ho mollato.
Flavio sta per mollarmi e io ne sono perfettamente consapevole anche se non so fino a che punto sia pronta ad accettarlo.
Non faccio che mordicchiarmi le cuticole durante il viaggio in taxi che mi porta agli alloggi vicino al campus. Pioviggina. Fisso le goccioline attaccate al finestrino, fingo di toccarle facendo scorrere un dito lungo il vetro. Sono pervasa da un senso di stordimento che mi aiuterà ad attutire il colpo.
Indosso una t-shirt con su scritto "Do something you can be proud of" che non avrò più il coraggio di indossare dopo stasera. Ma se c'è una cosa per cui vado fiera, è la serenità con cui ho deciso di pormi con Flavio. Senza l'egoismo che fa parte dell'amore tanto quanto la passione e il desiderio di possesso.
Quanti giorni mi serviranno per ricompormi dopo la botta?
Picchietto con le dita sul vetro e inizio a contare, prima i giorni, poi le settimane.
Forse mesi?
No, no. Mesi no. Sarebbe un martirio decisamente intollerabile.
Il taxi si ferma. La pioggia è cessata. Pago la corsa e mi precipito davanti alla porta. Sistemo i capelli, passo le mani sulla gonna lunga che indosso come a dover togliere della polvere dalla stoffa. Suono.
Flavio apre. Sembra più bello del solito, con un'aria tormentata che credo di non avergli mai visto in viso. Indossa un completo grigio scuro e prova ad allentare con la mano la cravatta ancora legata al collo, lo aiuto scansandogli il braccio e facendolo al posto suo. Sfilo via la striscia di tessuto e la poso sopra una sedia, in cucina. Mi siedo. Il silenzio è intriso di elettricità, una tensione che potremmo quasi riuscire a toccare.
«Birra?» propone.
«Ok.»
Posa due bottiglie di Tennent's sul tavolo, ne afferro una e bevo con ingordigia staccandomi solo quando anche lui si è seduto davanti a me. Subito dopo, inizia a parlare col savoire faire che lo differenzia da tutti gli uomini che ho incontrato nella mia vita.
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Ridammi indietro il cuore
RomanceFlavio è un medico genetista di Milano in trasferta a Londra per un dottorato di ricerca finanziato dalla Kingstone University. Ha una fidanzata e un matrimonio alle porte. Chloe è una dottoressa fresca di laurea, scelta dall'università per entrare...