FLAVIO
Non volevo si innamorasse di me. Non lo volevo, davvero. Il motivo per cui ho cominciato la relazione con Chloe sfugge anche a me. Riflettendoci, però, l'unica ragione valida è che anche io ho bisogno di una donna che mi faccia stare bene, che soverchi le prospettive troppo intransigenti che mi sono imposto pur di non cadere preda delle debolezze della vita, in altre parole, dei sentimenti. E Chloe, a dire il vero, fino a ora, ci è riuscita.
Questa sera, tuttavia, la consapevolezza che in lei stia nascendo un sentimento nettamente più intenso, mi spaventa a morte. Già le ho causato qualche problema con la storia delle dimissioni e l'incidente, non ho intenzione di girare ancora il dito nella piaga. Non vorrei mai che un giorno Chloe venisse da me a rinfacciarmi il fatto di averla sedotta e poi abbandonata. Siamo due adulti e la cosa migliore da fare è essere chiari.
«Non innamorarti di me, Chloe. Credimi, ti farei solo del male» le dico.
Noto la sua espressione mutare repentinamente, lo sguardo si indurisce e i denti mordono le labbra più volte. Chloe sta assorbendo il colpo e, nonostante mi sembri chiaro che ci sia rimasta male, sembra quasi che la mia constatazione, a un certo punto, le rimbalzi addosso come se la sua anima fosse fatta di gommapiuma. È piuttosto brava a controllare le emozioni, o magari si è resa conto di aver esagerato, scambiando una sciocca infatuazione per qualcosa di più profondo.
Ci teniamo a distanza d sicurezza persino quando giunge il momento di uscire dal suo appartamento. Non un bacio, non un tocco, nessuna interazione fisica. Sembra quasi che a entrambi serva "distanza" per preservare noi stessi e la nostra incolumità emotiva.
Una volta sotto le coperte del mio letto, capisco che devo darci un taglio e staccarmi un po' per evitare che le cose progrediscano troppo, lasciando spiacevoli strascichi.
La mattina seguente chiedo al professor Milligan la possibilità di scontare le ferie e i permessi accumulati dall'inizio del mio contratto di lavoro. Accorperò alle vacanze natalizie qualche giorno in più, e lo farò col solo intento di allontanarmi da Chloe.
Dopo la famosa cena della "confessione", non la vedo più, accampando scuse plausibili che hanno a che fare con il lavoro e con la mia imminente partenza.
Ordino, in un noto fioraio di Londra, due bouquet da recapitare, la sera della Vigilia, a Lady Mary Anne e a Chloe. Questo pensiero rappresenta nei riguardi della signora McLean una sorta di riconoscimento per la disponibilità e la gentilezza mostrate nei miei confronti, quello per Chloe, invece, ha il compito di rendere meno cinica la mia inaspettata "sparizione".
Per Mary scelgo una composizione di rose, alstroemeria e hiperium. Quando è il turno di sua figlia, opto per un bouquet dal sapore bohémien che trovo particolarmente adatto a lei. Una combinazione di ortensie, perpetuini e garofani.
La sera successiva, salgo sull'aereo che mi porterà in Italia.
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Ridammi indietro il cuore
RomanceFlavio è un medico genetista di Milano in trasferta a Londra per un dottorato di ricerca finanziato dalla Kingstone University. Ha una fidanzata e un matrimonio alle porte. Chloe è una dottoressa fresca di laurea, scelta dall'università per entrare...