Capitolo 23

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Carmen's pov.

Sono qui, davanti al suo albergo. Lui non sa che sarei venuta quindi immagino che sarà piuttosto scombussolato dalla mia presenza. Spero almeno di vederlo contento dopo una prima fase di shock.
La receptionist mi dice il numero della sua camera, sono ansiosa. Infilo le mani nelle tasche del cappotto lungo. Già sapevo che Milano sarebbe stata gelida, il freddo entra nelle ossa.
Busso alla camera. Nessuno risponde. Origlio. C'è qualcuno ne sono sicura. Poco dopo avverto un sospiro e dei passi, i suoi. Sono abituata a quel rumore, lo riconoscerei tra mille.

Apre, è di fronte a me. Credo stesse dormendo, ha delle occhiaie orribili, ma lui è bello anche con quelle.
Non parlo, mi limito a decifrare i suoi occhi, cercando di captare se mi osserva sempre allo stesso modo e di analizzare qualche eventuale traccia di rossetto. Non ne ha, è pulito. Ma ha la faccia stanca, di una persona che non riposa da giorni. Mi dispiace per lui, forse l'ho giudicato in fretta, vorrei rimangiarmi il discorso crudele che mi sono preparata prima di arrivare. Ho pensato di rovinarlo e di farlo sentire come mi sento io quando non so dove sta o con chi sta. Ho escogitato delle punizioni ma avendolo di fronte non posso fare altro che buttarmi nelle sue braccia.

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