Capitolo 50

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Carmen's pov.

Crede di raggirarmi come vuole. Pensa che sia un cagnolino. Gli faccio vedere io a quello stronzo. Non sono più una stupida ragazzina immatura alla sua prima cotta, sono una donna ed esigo rispetto se lo do! Cammino a passo svelto nonostante la cicatrice al tallone. Sicuramente mi starà uscendo il sangue ma me ne frego. Sono abituata al dolore. All'improvviso scorgo dei lampi nel cielo. Sono susseguiti da diversi tuoni. Verrà a piovere, devo sbrigarmi. Metto la borsetta sulla testa e comincio a correre, alla ricerca di un hotel. Intanto cadono le prime goccioline, seguite da moltissime altre. Mi scivolano sulla pelle, nei vestiti, nei tacchi. Sono fradicia. Ci mancava solo questa. Non conosco nemmeno bene Milano. Se Filippo non mi avesse messo i bastoni tra le ruota adesso il tassista mi avrebbe trovato un buon albergo dove soggiornare. Sono esausta. La corsa mi affatica. Non sono abituata a questi ritmi. Dovrei tornare in palestra. Ho preso anche qualche chiletto, la pancia è visibile sotto questo vestito.
-Carmen! Che fai? Ti prenderai una polmonite!-
-Di nuovo qui? Non ti avevo detto di starmi alla larga. Che succede? La tua ballerina ti ha lasciato?-
-Smettila!- tuona, e la sua voce, giuro, e più forte di quelli sopra di noi.
-Stammi a sentire e non mi disturbare. Ho sbagliato. Il successo mi ha dato alla testa. Quando sei sulla cresta d'onda spesso non ci pensi nemmeno all'altezza. La cavalchi e basta, noncurante. Perché una vita così non l'hai mai vissuta. Perché il tuo sogno non è un miraggio. Ti saresti mai immaginata che diventassi famoso a livello nazionale? Che le persone mi sostenessero a tal punto da considerarmi un esempio? Io no... Non ho mai avuto quell'arroganza di pensarci. Io ho seguito solo i miei sogni e questi si sono esauditi...- si ferma per prendere fiato, -ma ricordo che un giorno ti dissi che se dovevo scegliere tra te e il successo, avrei scelto te, ad occhi chiusi. E lo so, quella promessa non l'ho mantenuta bene. Ma dammi un'opportunità di riprovarci. Di mostrarti che sono sempre io, il ragazzo di cui ti sei innamorata. Che non sono un montato. Che non ti tradirò mai. Che nonostante mi passino di fianco migliaia di belle ragazze, nessuna varrà la tua bellezza esteriore e interiore- ammette, porgendomi la mano. Sono emozionata. Le lacrime mi stanno travolgendo. Lo guardo negli occhi. Quegli occhi che lo rendono una persona magnifica. Si, loro, proprio loro mi hanno aiutato a capirlo meglio. I suoi occhi sono puliti, cristallini. E non hanno un minimo di malizia.
-Io... Io... Ti perdono, ma voglio che tu Irama Plume, mi sposi e che sarai il padre dei miei figli- non resiste e mi prende in braccio. Insieme ruotiamo sotto la pioggia tra risate e lacrime.
-E io voglio che tu, Carmen Ferreri, dorma sempre con me. Voglio che sia felice con me. Che invecchi con me. Che guardi crescere con me i nostri bei nipotini. Che affronti con me questo cammino fino alla fine. -

The End

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