𝑶𝑹𝑨 𝑽𝑶𝑮𝑳𝑰𝑶 𝑺𝑶𝑳𝑶 𝑻𝑬!

Capitolo 26

CARMEN'S pov.

Sorrido accarezzando i suoi capelli corti, ha la testa sul mio petto nudo. Vorrei questa stabilità, la desidero con tutta me stessa ma purtroppo sono consapevole che la nostra relazione è fatta di tanti alti e bassi, e stranamente, forse mi sbaglio, sono proprio quei momenti no, misti a quelli si che la portano avanti. Il suo cellulare vibra, immagino sia per motivi lavorativi, quindi rispondo al suo posto.

-Pronto?- in linea avverto un sospiro, poi una voce debole mi dice:

-Sono Ada, c'è Irama?-

-Sta... sta dormendo ora-

-Capito, mi scusi allora- attacca prima che possa chiederle informazioni. Ho un nodo in gola e sento gli occhi pizzicarmi. Allora le mie gelosie non erano semplici isterie! Io non sono per niente pazza!

-Carmen, ma cosa?- chiede, svegliato dai miei singhiozzi.

-Chi è Ada?- pare esitare alla mia domanda. L'ho scoperto? Mi ha tradita? Vorrei prenderlo a schiaffi.

-Che ti preoccupi? Ada è la mia truccatrice- dice infastidito. Si veste frettolosamente, io resto ferma ad un punto, preoccupata.

-Dai, vestiti, ti riaccompagno a casa- annuncia bruscamente. Eseguo e una volta in macchina lui non mi degna di uno sguardo.

-Perdonami- sussurro, -sai come sono fatta. Io sono istintiva, prendo la vita di pancia e...-

-Non è una scusa per me, questa- ribatte severo, -tu non ti fidi, cosa credi, che abbia cento ragazze sparse per l'Italia?- è allibito.

-No ma stando lontani- provo a trovare un'escamotage.

-Si, appunto. Stando lontani il rapporto dovrebbe essere più forte e invece tu lo indebolisci sempre con le tue stupide insinuazioni!- mi anticipa. Ha gli occhi cattivi, quasi mi spaventa. Alla stazione mi impone di uscire dalla macchina, provo a baciarlo sulle labbra ma si scansa.

-Va' al diavolo!- gli rispondo irata. Che pretende? Se non lo amassi non sarei tanto gelosa di lui. Meglio una menefreghista che si lascia scorrere tutto sulla pelle? Sono delusa e amareggiata. Adesso sento di odiarlo con tutta me stessa.